giovedì 31 dicembre 2009

AUGURI


Andrea Sabatello ci ha dato la possibilità di estendere i suoi auguri a tutti voi.

mercoledì 23 dicembre 2009

L’INDIFFERENZA E’ DI DESTRA O DI SINISTRA?


Nei giorni scorsi ho letto della richiesta di cancellazione da parte di una signora dal gruppo di Nuovo Senso Civico su fB perché considerato troppo di sinistra.
Chi vi scrive oltre ad essere uno dei fondatori e vicepresidente di Nuovo Senso Civico è anche consigliere comunale di opposizione al PD; anche il nostro presidente certamente non ha una storia a sinistra. Entrambi però ci confrontiamo quotidianamente con esponenti della sinistra di cui riconosciamo onestà intellettuale ed impegno in questa che è una battaglia civile ancor prima che ambientale e per questo li consideriamo amici, compagni, camerati e in definitiva fratelli, di lotta.
Questa è la nostra unica, vera e grande differenza da quel ristretto gruppo di ambientalismo presenzialista, settario e dalla vocazione minimalista.
Quando abbiamo deciso che era nostro dovere scendere in campo, per stimolare la classe politica della nostra Regione a uscire da schemi di pseudo sviluppo ormai vecchi di 40 anni e soprattutto per tutelare la nostra salute di cittadini, ci siamo spogliati da qualsiasi preconcetto politico.
Il nostro movimento è assolutamente trasversale alla politica ma alla politica si rapporta. All’interno del nostro movimento sono rappresentate casualmente tutte le aree politiche. Tutto quello che in una regione accade, nel bene e nel male è frutto di una azione politica.
BISOGNA AVERE L'ONESTA' INTELLETTUALE di riconoscere a chi governa gli atti positivi o negativi nei confronti dei cittadini a prescindere dal loro colore politico. Così come abbiamo elogiato la Provincia di Chieti di CENTRO DESTRA, che bene ha fatto almeno fino ad aggi, malissimo abbiamo scritto della Giunta Chiodi per tutto quello che, secondo il nostro punto di vista, sta facendo contro i cittadini abruzzesi. Come la Legge Perizoma appena approvata, che di fatto facilita il lavoro dei petrolieri prendendo per il naso i cittadini abruzzesi.
I Comitati ed i Movimenti di cittadini, così come fB, sono aperti a tutti, a nessuno viene discriminato per le sue tendenze sessuali, politiche o religiose.
Per quanto riguarda la petrolizzazione dell’Abruzzo cerchiamo di non dimenticare che il CANCRO NON E' NE DI DESTRA NE DI SINISTRA!
Anche quelli che hanno votato la Legge Perizoma hanno dei figli e dei nipoti che non saranno certamente protetti dall’inquinamento e dalle malattie perché i genitori sono solidali con le scelte del Presidente Gianni Chiodi.
Se chi partecipa di più alla vita sociale è di SINISTRA è compito della DESTRA dimostrare il contrario con azioni concrete e quotidiane; non si abbandona la battaglia nascondendosi dietro “sono tutti di SINISTRA o sono tutti di DESTRA”.
Se i giovani del PD si stanno dando da fare e in solo due giorni hanno raccolto più 5.000 firme, mentre i giovani del PDL, anche se tante volte da noi sollecitati non fanno nulla, certo non è colpa di NUOVO SENSO CIVICO. Noi plaudiamo chi concretamente si dà da fare nei limiti delle proprie possibilità e nel tempo stesso cerchiamo di stimolare gli altri ad agire, ma se gli “altri” non fanno nulla, rimanendo sordi e miopi rispetto a tutto ciò che li circonda non possono aspirare ad un pubblico riconoscimento, soprattutto da parte nostra.
NON CADIAMO NELLA TRAPPOLA DELLE IDEOLOGIE che, anche se importanti, appartengono solo ed esclusivamente alla sfera “ideale” di ognuno di noi.
Quella che stiamo vivendo in Abruzzo è una storia di grande crescita civile, una grande opportunità per tutti di smarcarci dalla mala politica e pensare al futuro in termini di crescita civile da cui dipende un sano ed onesto sviluppo economico.
Alessandro Lanci – NUOVOSENSOCIVICO

venerdì 18 dicembre 2009

EXCUSATIO NON PETITA, ACCUSATIO MANIFESTA



Qui di seguito potrete leggere il comunicato stampa emesso dal Gruppo del PDL alla Regione Abruzzo; un comunicato stampa stranamente privo dei toni trionfalistici che avevano accompagnato il DdL, un comunicato quasi dimesso e tutto giocato sulla difensiva.
Probabilmente coloro che hanno votato la Legge Perizoma sono coscienti di avere votato una legge che ha come unico scopo salvare la loro credibilità politica, diluendo nel medio lungo termine la storia del petrolio abruzzese con tutti gli annessi e connessi.
Questa legge non impedisce niente, rimettendo di fatto tutto nelle mani del Governo che la impugnerà davanti al giudice delle Leggi.

Serve solo a sciacquettare la faccia di coloro che l'hanno votata ma probabilmente non stilata, perché questa legge è il cardine di un acuto progetto mediatico che, a nostro avviso, non può essere stato sviluppato da menti sicuramente furbe ma allo stesso tempo rozze e con una visione della politica da prima repubblica, più dedite ad un affarismo tattico che a una progettualità strategica.

Purtroppo con questa Legge Perizoma la Giunta Chiodi ha momentaneamente vinto, perché lo smisurato popolo abruzzese, che si identifica con la Casalinga di Voghera e il di lei consorte il signor Indifferente Tranquillo, ha recepito il messaggio che l'emergenza ambientale generata dalle attività petrolifere in Abruzzo è cessata.
In questo tranello mediatico c'è cascato anche qualche ambientalista a tempo indeterminato ed infatti qualche stupidotto si è affrettato a decantarla, già da
quando, come DdL era ancora in fase di gestazione; onestamente non abbiamo capito il perché, forse per acquisire dei meriti, ma agli occhi di chi? Forse della Giunta Chiodi per avere qualche vantaggio professionale in una delle tante agenzie-carrozzone della Regione?
Adesso dopo che il DdL è diventato la Legge Perizoma fa bene a tacere.


Noi pensiamo che il comunicato del PdL qui di seguito allegato sia una risposta all'attività mediatica che Nuovo Senso Civico ha attivato già la notte di martedì 15 dicembre u.s., quando ancora la legge era in fase di votazione.
Attività mediatica che ha smussato il clamore di una notizia che in realtà non c'è.

Purtroppo siamo costretti a non fidarci di questi esponenti politici che disprezzano il confronto diretto con i cittadini e trattano la cosa pubblica come un affare di parte, oserei dire privato.
Per questo motivo
nonostante la Legge Perizoma non molliamo la guardia; se nel corso dei prossimi mesi saremo smentiti dai fatti saremo felici di poter chiedere scusa all'attuale Giunta e a tutti firmatari della legge; nell'attesa però, insieme ad altri movimenti e comitati continueremo la nostra raccolta firme continuando ad aggregare consensi tra i movimenti giovanili degli schieramenti politici, le Associazioni di categoria ed i Sindacati.
Cogliamo l'occasione per rinnovare una richiesta di contatto con i giovani ed i movimenti ambientalisti, soprattutto di centrodestra, per rafforzare l'impegno che le organizzazioni giovanili di sinistra stanno già dimostrando, perché questa non è una battaglia di parte, è una battaglia per la difesa dell'intero Abruzzo.
Il degrado ambientale e sociale e la morte da inquinamento da idrocarburi colpisce tutti, a prescindere dalle convinzioni politiche!
Invitiamo inoltre tutti i nostri aderenti e simpatizzanti a non
farsi distrarre dalle altre mille emergenze ambientali dell'Abruzzo, tutte purtroppo gravi e mal gestite, ma comunque tutte scaturite da una malsana gestione della cosa pubblica in genere e del territorio in particolare.
Per questo motivo noi ci concentriamo sul problema petrolio perché solo dopo avere sconfitto gli inquinatori di professione e i traditori per vocazione potremmo vincere tutte le altre battaglie civili prima ancora che ambientali.

Non è vero il contrario.


Questo il comunicato del Gruppo PDL in Regione.
"Non è una semplice coincidenza che nel corso della stessa seduta consiliare sia stato approvato un piano energetico che imprime una forte spinta alla produzione di energia con fonti rinnovabili e, nel contempo, che sia stato ribadito ancora una volta un fermo no non soltanto al Centro Oli di Ortona ma, più in generale, a impianti analoghi e alla produzione di energia tramite estrazione di idrocarburi liquidi. Si tratta di una strategia coerente con quanto da sempre affermato dal presidente Chiodi".

E' quanto dichiara Emiliano Di Matteo, vicepresidente del gruppo PdL in consiglio regionale, che spiega: "Non siamo contrari per partito preso all’inserimento della VIS (valutazione di impatto sanitario) ma, trattandosi di uno strumento non ancora normato e soprattutto codificato con le opportune basi scientifiche, finirebbe per costituire, al momento, un mero ostacolo burocratico a qualunque impianto. Il che non significa che non ci sia la nostra disponibilità ad approfondire tale valutazione, fermo restando che qualora ne ravvisassimo l’opportunità andrebbe introdotta in una legge organica come per le altre valutazioni già previste. La maggioranza - sottolinea Di Matteo - non soltanto non si è sottratta a un confronto a tutto campo con l’opposizione ma, al contrario, ha consentito che si dibattesse, in via del tutto irrituale, anche sui singoli emendamenti, motivandone la bocciatura. Dispiace pertanto dover prendere atto che le opposizioni non solo hanno votato contro il provvedimento ma che alcuni esponenti, mi riferisco ai consiglieri Caporale e Acerbo, si sono abbandonati a insulti e invettive che, oltre ad essere del tutto fuori contesto nella sede istituzionale, sono parsi del tutto gratuiti e strumentali".
Ufficio Stampa Gruppo PdL
Consiglio Regionale d'Abruzzo

martedì 15 dicembre 2009

VIDEO, REGOLE, SHORT STORY E GALLERIA DEI POTENTI

L'AQUILA, ORE 23.55 DEL 15 DICEMBRE 2009

Alla Regione stanno ancora votando il DdL di Gianni Chiodi; il centro destra ha ricusato tutti gli emendamenti. E' stata bocciata l'applicazione della VIS (Valutazione di Impatto Sanitario) che Chiodi ha più volte definito "inutile"; l'abolizione della VIS oltre che facilitare la realizzazione del centro oli e delle piattaforme in mare apre anche all'insediamento di nuove discariche per prodotti tossici provenienti da tutta Europa. Il nostro mare e in pratica tutto l'Abruzzo con questo atto è stato svenduto da traditori del mandato elettorale ad un'orda di barbari.
Ci riferiscono che erano presenti nell'aula almeno due "infiltrati dell'ENI" e, quantunque sia vietato dai regolamenti, un "lobbista" identificato nell'arch. Antonio Sorgi* che presente all'interno dell'emiciclo consigliava agli esponenti della Giunta Chiodi cosa votare.

Domani saremo più chiari.
La battaglia per salvare l'Abruzzo dalla mala politica inizia ora.


*Antonio Sorgi: Dirigente della Regione Abruzzo Responsabile degli Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni ambientali ed Energia. Forse per questo suo importante incarico il suo nome è sempre presente in tutti gli atti amministrativi che coinvolgono l'Abruzzo in disavventure ambientali.

NEMO PROFETA IN PATRIA
Noi con questa dichiarazione volevamo solo stimolare il Presidente Gianni Chiodi a riceverci e non certo costringerlo a presentare un DdL partorito in fretta e con quel sapore di magica ambiguità che solo la sua Giunta sa proporre.



Quindi stabiliamo delle Regole...




...per incominciare la replica di un grande successo
della nostra Galleria dei Potenti aggiornato in tempo reale!



...poi una bella e istruttiva short story


QUANDO IL POTERE PARCHEGGIA. MALE.

Era una bella mattina, un’Audi nera, tronfia di funerea

ricchezza e di mistero giungeva spedita, lì,

verso l’incrocio, dove c’è il bar.

Senza alcun tentennamento, infischiandosene di

ogni forma di educazione stradale, civica e sociale

l’aristocratica vettura parcheggiò all’angolo.

La portiera si aprì lentamente ed ancora con il cellulare

all’orecchio scese nessuno: era il consigliere regionale

Emilio Nasuti che, invece di darsi da fare per onorare

gli impegni presi durante la campagna elettorale in materia

petrolifera, preferiva dare pubblico sfoggio

del suo nuovo status.



... e finalmente la Galleria dei Potenti in tutto il suo splendore!











SIAMO PROPRIO MESSI BENE!






venerdì 11 dicembre 2009

LEGGI PERIZOMA E FATTI CONCRETI





Dopo il flop del DdL sostenuto lo scorso marzo dall'Assessore all'Agricoltura della Regione Abruzzo Mauro Febbo - che avrebbe dovuto salvare l'Abruzzo dall'invasione petrolifera ed in cui, in buona sostanza, si dichiaravano illegittime le attività petrolifere in Abruzzo ma allo stesso tempo se ne stabilivano le procedure ed i pseudo vantaggi economici per i comuni (!?!?!) - la Giunta Chiodi ci riprova con un DdL che porta il nome del Presidente della Regione Gianni Chiodi ma che, nonostante sia più blasonato del precedente, nella sostanza è ancora più risibile.

Dopo averlo letto e riletto noi, poveri e comuni cittadini abruzzesi ambientalisti per caso e privi di titoli accademici, ci siamo posti la domanda: ma cosa abbiamo fatto di male per essere considerati degli idioti dai nostri rappresentanti politici? O se preferite: perché i nostri rappresentanti politici amano passare per degli ignoranti?

Insomma se l'abbiamo capito noi, "ambientalisti per caso" come mai non l'hanno capito i luminari a tempo pieno dell'ambientalismo abruzzese che invece hanno plaudito al DdL?

Questa domanda temiamo rimanga senza risposta anche perché, nel pittoresco arrembaggio a chi è più bravo a salvare l'Abruzzo dal cane dall'alito pesante è, alla luce dei fatti, superflua.

Questa volta nella lotta a chi è più bravo ha vinto il PD che, zitto zitto, ha smarcato tutti con due mosse vincenti che - scusate il personalismo - ma per quelli che sono nati e cresciuti sull'altra riva del fiume ammetterlo e lodarlo è un grande atto di coraggio e di umiltà.

Il PD abruzzese questa mattina si è finalmente scozzonato di dosso la becera arroganza petrolifera di Del Turco, facendo così ulteriormente sprofondare nel più buio dimenticatoio la scialba figura del suo successore e dei suoi affaccendati segugi.
In realtà c'era già stata un'avvisaglia quando, una settimana fa, la rappresentanza giovanile del PD si era mossa per raccogliere firme per la petizione promossa da NSC, raccogliendone in un week end circa 5000 (!!??)sarà quindi grazie a loro decisivo contributo se per Natale potremmo superare le 40 mila firme!

Stamane i rappresentanti del PD alla Regione hanno infine dato uno scappellotto terminale - sotto il profilo politico - all'instabile DdL perizoma del presidente Chiodi, presentando alla stampa un DdL sviluppato insieme a docenti di Diritto Amministrativo e Costituzionale e non negli uffici delle relazioni istituzionali di qualche società petrolifere.
Questo DdL andrà in commissione martedì prossimo e se la maggioranza regionale non lo farà suo - anche con i dovuti e leciti emendamenti - avremo la prova provata che anche l'attuale Giunta Regionale rappresenta e difende interessi estranei all'economia e alla salute dei cittadini abruzzesi che l'hanno eletta per essere protetti e tutelati e non per essere prima raggirati e poi intossicati dai miasmi delle attività petrolifere.

Confermiamo comunque il nostro pensiero: se il presidente Gianni Chiodi e la sua Giunta vogliono tutelare l'Abruzzo dalle orde dei petrolieri non devono scrivere leggi ridicole.
Devono impegnarsi per fare due cose molto semplici, che tra l'altro non richiedono l'uso di ambigue terminologie forensi.

Primo passo: convocare i Presidenti delle Province ed i Sindaci, sottoporre loro un documento pubblico in cui il problema petrolio viene presentato in termini di costi e benefici per l'intera comunità abruzzese; far quindi sottoscrivere un documento di rifiuto che vada ben oltre gli schieramenti di parte.

Secondo passo: il Presidente Gianni Chiodi, con il documento sottoscritto da Province e Comuni, prende la macchina e va a Roma, anche senza cuoco al seguito, per dire ai suoi capi politici che gli abruzzesi non ne vogliono sentire parlare di petrolio e di raffinerie sul loro territorio e che si aspettano il rispetto degli impegni presi durante la campagna elettorale dal Presidente del Consiglio; impegni che hanno poi permesso alla coalizione dell'attuale Giunta di vincere per un soffio le elezioni.


Qui di seguito i link per leggere il DdL sviluppato dai proff. Stelio Mangiameli ed Enzo Di Salvatore presentato stamane dal Capogruppo regionale del PD Camillo D'Alessandro e dai consiglieri:
Claudio Ruffini
Franco Caramanico
Giuseppe Di Pangrazio
Giuseppe Di Luca
Marinella Sclocco
Giovanni D'Amico.

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mercoledì 2 dicembre 2009

QUANDO IL SAGGIO INDICA LA LUNA, LO STUPIDO GUARDA IL DITO


A proposito delle incomprensibili manifestazioni di giubilo in merito alla grande campagna mediatica sul nuovo Disegno di Legge che dovrebbe impedire lo scempio petrolifero dell'Abruzzo e del suo mare riceviamo questa nota dall'avv. Enrico Graziani*.


Un giudizio sul recentissimo disegno di legge regionale di modifica alla L.R. n. 2 del 10.03.2008, novellata dalla L.R. n. 14 del 15.10.2008.

L’obiezione fondamentale è la seguente: avendo in buona sostanza lo Stato riservato a sé la materia dell’energia, il divieto da parte della Regione dell’attività di prospezione, ricerca, estrazione e prima lavorazione di olio combustibile è illegittimo, così come lo era nella precedente normativa in materia, impugnata davanti alla Corte costituzionale con rilievi non superabili, come del resto si ammette nella lettera di accompagnamento del d.d.l. al Direttore della Direzione Affari della Presidenza. Ed anzi tale illegittimità è aggravata.

Al riguardo va detto che potrebbe essere utile solo il rifacimento del piano paesistico.

In realtà l’obiettivo evidente del disegno di legge regionale in questione è solo quello di allentare la stretta da parte di forze diverse e crescenti e sopire l’allarme dell’opinione pubblica che si andava diffondendo velocemente soprattutto a motivo della nostra instancabile attività di proiezioni di dvd sul petrolio e di raccolta delle firme..

Insomma si tratta di un disegno di legge-propaganda che, peraltro, non riguarda – né potrebbe essere altrimenti - la ricerca e l’estrazione di olio combustibile in mare: giova ricordare che la desolforazione può essere fatta anche sulle piattaforme. Un disegno di legge, tuttavia, che rivela la difficoltà in cui si dibatte il Governo regionale, costretto a riconoscere di fatto la giustezza della battaglia portata avanti da diverse associazioni e da alcun forze politiche. Con esso il Presidente Chiodi e la Giunta regionale cercano di riprendere l’iniziativa per sfuggire all’assedio cui sono sottoposti. E sembra che, al primo impatto, il tentativo di sparigliare le carte sia riuscito,almeno dal punto di vista mediatico.

In realtà ciò che può salvare la nostra terra è solo LA REVOCA da parte del Governo di tutte le concessioni, che può essere ottenuta solo con la forza irresistibile dell’opinione pubblica, come è avvenuto in Brianza.

Perciò ciò che dobbiamo chiedere alla maggioranza di centro-destra alla Regione è che faccia ogni possibile pressione sul Governo nazionale di centro-destra - cosa che finora non ha fatto - per ottenere la revoca della concessioni, di tutte le concessioni.

Per questo non solo non dobbiamo fare pause nel nostro impegno, ma anzi dobbiamo intensificarlo.

Enrico Graziani


(*)

L'Avv. Enrico Graziani, già Senatore della Repubblica per due legislature, negli anni '70 è stato uno dei più attivi artefici della vittoria dei cittadini abruzzesi contro l'insediamento della Sangro Chimica - una società per azioni costituita a Chieti presso lo Studio del notaio De Cinque e che aveva tra i suoi patrocinatori anche l'ex ministro Remo Gaspari - che voleva costruire una gigantesca raffineria nella Val di Sangro.