domenica 29 novembre 2009

LA NOSTRA MISSION: UN'ALTRA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE GIANNI CHIODI


Egregio Presidente Gianni Chiodi,
ci dispiace molto per il suo rifiuto di non ricevere e ascoltare noi, semplici cittadini, che spinti da sentimenti di rispetto per le Istituzioni vorrebbero soltanto essere concretamente tranquillizzati sulla petrolizzazione dell'Abruzzo - attraverso la visione di atti formali e non dalle solite frasi di politichese - da lei nel suo ruolo di Governatore della Regione che, ai nostri occhi, rappresenta la massima autorità dell' Abruzzo ed il suo più strenuo difensore.

Siamo invece molto delusi e ci dispiace molto per lei che da questo diniego ne esce sicuramente perdente sia sotto il profilo dell'immagine personale che della sostanza perché, pur rispettando l'Istituzione che lei rappresenta, noi facciamo fatica a trasferire gli stessi sentimenti a lei come politico e abruzzese a causa della protervia con cui rifiuta il dialogo ed il confronto su argomenti così importanti per il futuro della nostra Regione.

Chi le scrive lo fa a nome di oltre 30 mila cittadini (ma altri se ne aggiungono tutti i giorni ed altri ancora ne verranno) che si aspettano da lei risposte chiare, sostenute da documenti ufficiali, in merito alle dichiarazioni decantate da lei e dalla sua Giunta "...che non esiste nessun pericolo per l'intero Abruzzo di essere trasformato in un distretto petrolifero..." purtroppo i fatti dimostrano il contrario e hanno fatto svanire la speranza che lei rappresentasse, per l'Abruzzo, una forza innovatrice a cui concedere i privilegi del suo status.

Con le sue scelte sul piano della gestione del territorio ed il suo silenzioso diniego, ormai più che imbarazzante, lei è ai nostri occhi il Presidente di quei poteri forti che stanno dividendosi il territorio abruzzese con una spavalderia dettata solo dalla sicurezza dell'impunità.

Si informi e scoprirà che nessuno degli aderenti al Nuovo Senso Civico può essere definito un ambientalista afflitto dalla sindrome di NIMBY o un estremista contrario al progresso e allo sviluppo.

Nel nostro Movimento confluiscono simpatizzanti ed esponenti di tutti gli schieramenti politici e di tutti i ceti produttivi e sociali e la nostra "mission" - lo tenga ben a mente - corrisponde al desiderio di scomparire al più presto, perché quanto prima sarà sconfitta l'invasione petrolifera ed allontanati i sostenitori di questa che di fatto è una vera barbarie, tanto prima torneremo a fare la nostra vita.

Antonello Tiracchia
Presidente del Movimento
NUOVO SENSO CIVICO

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