venerdì 18 dicembre 2009

EXCUSATIO NON PETITA, ACCUSATIO MANIFESTA



Qui di seguito potrete leggere il comunicato stampa emesso dal Gruppo del PDL alla Regione Abruzzo; un comunicato stampa stranamente privo dei toni trionfalistici che avevano accompagnato il DdL, un comunicato quasi dimesso e tutto giocato sulla difensiva.
Probabilmente coloro che hanno votato la Legge Perizoma sono coscienti di avere votato una legge che ha come unico scopo salvare la loro credibilità politica, diluendo nel medio lungo termine la storia del petrolio abruzzese con tutti gli annessi e connessi.
Questa legge non impedisce niente, rimettendo di fatto tutto nelle mani del Governo che la impugnerà davanti al giudice delle Leggi.

Serve solo a sciacquettare la faccia di coloro che l'hanno votata ma probabilmente non stilata, perché questa legge è il cardine di un acuto progetto mediatico che, a nostro avviso, non può essere stato sviluppato da menti sicuramente furbe ma allo stesso tempo rozze e con una visione della politica da prima repubblica, più dedite ad un affarismo tattico che a una progettualità strategica.

Purtroppo con questa Legge Perizoma la Giunta Chiodi ha momentaneamente vinto, perché lo smisurato popolo abruzzese, che si identifica con la Casalinga di Voghera e il di lei consorte il signor Indifferente Tranquillo, ha recepito il messaggio che l'emergenza ambientale generata dalle attività petrolifere in Abruzzo è cessata.
In questo tranello mediatico c'è cascato anche qualche ambientalista a tempo indeterminato ed infatti qualche stupidotto si è affrettato a decantarla, già da
quando, come DdL era ancora in fase di gestazione; onestamente non abbiamo capito il perché, forse per acquisire dei meriti, ma agli occhi di chi? Forse della Giunta Chiodi per avere qualche vantaggio professionale in una delle tante agenzie-carrozzone della Regione?
Adesso dopo che il DdL è diventato la Legge Perizoma fa bene a tacere.


Noi pensiamo che il comunicato del PdL qui di seguito allegato sia una risposta all'attività mediatica che Nuovo Senso Civico ha attivato già la notte di martedì 15 dicembre u.s., quando ancora la legge era in fase di votazione.
Attività mediatica che ha smussato il clamore di una notizia che in realtà non c'è.

Purtroppo siamo costretti a non fidarci di questi esponenti politici che disprezzano il confronto diretto con i cittadini e trattano la cosa pubblica come un affare di parte, oserei dire privato.
Per questo motivo
nonostante la Legge Perizoma non molliamo la guardia; se nel corso dei prossimi mesi saremo smentiti dai fatti saremo felici di poter chiedere scusa all'attuale Giunta e a tutti firmatari della legge; nell'attesa però, insieme ad altri movimenti e comitati continueremo la nostra raccolta firme continuando ad aggregare consensi tra i movimenti giovanili degli schieramenti politici, le Associazioni di categoria ed i Sindacati.
Cogliamo l'occasione per rinnovare una richiesta di contatto con i giovani ed i movimenti ambientalisti, soprattutto di centrodestra, per rafforzare l'impegno che le organizzazioni giovanili di sinistra stanno già dimostrando, perché questa non è una battaglia di parte, è una battaglia per la difesa dell'intero Abruzzo.
Il degrado ambientale e sociale e la morte da inquinamento da idrocarburi colpisce tutti, a prescindere dalle convinzioni politiche!
Invitiamo inoltre tutti i nostri aderenti e simpatizzanti a non
farsi distrarre dalle altre mille emergenze ambientali dell'Abruzzo, tutte purtroppo gravi e mal gestite, ma comunque tutte scaturite da una malsana gestione della cosa pubblica in genere e del territorio in particolare.
Per questo motivo noi ci concentriamo sul problema petrolio perché solo dopo avere sconfitto gli inquinatori di professione e i traditori per vocazione potremmo vincere tutte le altre battaglie civili prima ancora che ambientali.

Non è vero il contrario.


Questo il comunicato del Gruppo PDL in Regione.
"Non è una semplice coincidenza che nel corso della stessa seduta consiliare sia stato approvato un piano energetico che imprime una forte spinta alla produzione di energia con fonti rinnovabili e, nel contempo, che sia stato ribadito ancora una volta un fermo no non soltanto al Centro Oli di Ortona ma, più in generale, a impianti analoghi e alla produzione di energia tramite estrazione di idrocarburi liquidi. Si tratta di una strategia coerente con quanto da sempre affermato dal presidente Chiodi".

E' quanto dichiara Emiliano Di Matteo, vicepresidente del gruppo PdL in consiglio regionale, che spiega: "Non siamo contrari per partito preso all’inserimento della VIS (valutazione di impatto sanitario) ma, trattandosi di uno strumento non ancora normato e soprattutto codificato con le opportune basi scientifiche, finirebbe per costituire, al momento, un mero ostacolo burocratico a qualunque impianto. Il che non significa che non ci sia la nostra disponibilità ad approfondire tale valutazione, fermo restando che qualora ne ravvisassimo l’opportunità andrebbe introdotta in una legge organica come per le altre valutazioni già previste. La maggioranza - sottolinea Di Matteo - non soltanto non si è sottratta a un confronto a tutto campo con l’opposizione ma, al contrario, ha consentito che si dibattesse, in via del tutto irrituale, anche sui singoli emendamenti, motivandone la bocciatura. Dispiace pertanto dover prendere atto che le opposizioni non solo hanno votato contro il provvedimento ma che alcuni esponenti, mi riferisco ai consiglieri Caporale e Acerbo, si sono abbandonati a insulti e invettive che, oltre ad essere del tutto fuori contesto nella sede istituzionale, sono parsi del tutto gratuiti e strumentali".
Ufficio Stampa Gruppo PdL
Consiglio Regionale d'Abruzzo

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