martedì 26 gennaio 2010

OMBRINA MARE: UN CENTRO OLI GALLEGGIANTE TRA SAN VITO E PUNTA CAVALLUCCIO


Nel post precedente abbiamo parlato del Progetto Ombrina Mare 2 contro il quale sono state inviate le così dette osservazioni dalla Provincia di Chieti, da numerosi Sindaci e da numerose Associazioni e Movimenti.
Qui di seguiti riportiamo a titolo puramente divulgativo alcuni aspetti importanti di questa mostruosa assurdità.

Il Progetto Ombrina Mare presentato dalla Medoil Gas S.p.A. - che vi ricordiamo ha la sua sede operativa a Ortona in via del Porto 14 dentro gli uffici della Fratino Srl di proprietà del Sindaco Nicola Fratino - è costituito da 2 piattaforme petrolifere e una raffineria galleggiante lunga 350m, in pratica un centro oli che rimarrà operativo per i prossimi 24 anni di fronte alla Costa dei Trabocchi , tra S.Vito e Punta Cavalluccio!

IL PETROLIO ESTRATTO NELL'ARCO DEI 24 ANNI DAL POZZO OMBRINA MARE
COPRIREBBE IL FABBISOGNO NAZIONALE PER CIRCA 10 GIORNI
E QUELLO DEL GAS PER UN GIORNO SCARSO.
MA IN REALTA' TUTTO IL PETROLIO ESTRATTO DA OMBRINA MARE
NON E' DESTINATO ALL'ITALIA E LA COMPAGNIA - STRANIERA - LO VENDERA' SUL MERCATO LIBERO DOPO AVERLO DEPURATO IN ABRUZZO INQUINANDONE
IL MARE E LA COSTA.
SENZA PAGARE ALLA REGIONE UN EURO DI DIRITTI.


Il progetto prevede 2 piattaforme, una mobile tipo Galloway - esattamente come quella che stazionò nel 2008 tra Ortona e S.Vito - per la perforazione di 6 nuovi pozzi e una piattaforma fissa chiamata OMBRINA MARE A che andrà a posizionarsi sul tripode del pozzo Ombrina Mare 2 già completato nell'estate del 2008 e perfettamente visibile a occhio nudo al traverso di San Vito e Punta Tufano.

La dimensione del giacimento è stimata in 20 milioni di barili di petrolio amaro classificato API 17° praticamente poco al disopra del bitume e richiede quindi la desolforazione in un centro oli per poter essere trasportato e successivamente raffinato.
Poiché il centro oli di Ortona per ora non c'è a circa 4 chilometri dalla costa, in prossimità del pozzo si posizionerà una nave serbatoio galleggiante per il primo trattamento idrocarburi denominata FPSO: Floating Production Storage Offloading.

IN PRATICA UN CENTRO OLI GALLEGGIANTE CHE RILASCERA ' IN ATMOSFERA PIU' DI 8 TONNELLATE ALL'ORA DI FUMI ED ESATTAMENTE, COME CI INDICA LORENZO NEI COMMENTI:
7 kg per la torcia di emergenza
550 per il termodistruttore
7198 per il generatore a gas di energia elettrica da 1 MW
2971 per un secondo generatore a gas acceso per 4 ore al giorno
tutto compreso fa:

8290 kg/ora

e sicuramente c'è dell'altro!
Ed infatti in caso di blocco, cosa possibile e frequente come abbiamo constatato a Viggiano, la fiaccola metterà in atmosfera oltre
50 TONNELLATE L'ORA DI FUMI E INQUINANTI!!!

Inquinanti come SOX (ossido di zolfo) - NOX (ossido di azoto) - CO (ossido di carbonio) - H2S (idrogeno solforato) oltre a NMHC (idrocarburi non metanici) classificati come cancerogeni dall' Organizzazione Mondiale della Sanità ma legali in Abruzzo!
Per gli NMHC l'OMS dice chiaramente che non è possibile definire una soglia minima al di sotto della quale non si hanno effetti apprezzabili sulla salute. Insomma gli NMHC fanno morire lentamente l'ambiente - persone comprese - a prescindere dalla loro quantità!

Inoltre le attività di perforazione, di travaso, lavorazione e stoccaggio immetteranno altri inquinanti di vario genere alterando il ciclo biologico del mare e della costa.

TUTTO QUESTO SENZA NESSUNA POSSIBILITA' E VOLONTA' DI CONTROLLO DA PARTE DELLA REGIONE ABRUZZO.
Quando noi diamo del pinocchietto-bugiardino a Chiodi & Co. quando dice che il centro oli di Ortona non si farà è per questo motivo: come può la Regione ignorare e/o sottovalutare un simile problema?

Quale è la logica e quali le motivazioni che costringono la classe politica abruzzese, nella sua quasi interezza, ad una umiliante omertà su un simile problema che investe l'economia, la qualità della vita e la stessa salute dei cittadini?

La piattaforma fissa Ombrina Mare A è completamente automatica (non ha personale a bordo) mentre il centro oli galleggiante FPSO - battente bandiera straniera - avrà un equipaggio di 15 persone, naturalmente straniere anche loro.

sabato 23 gennaio 2010

SENZA COMMENTI BIS


Le polemiche che nascono ogni qualvolta decidiamo di tutelare il nostro Movimento ed i suoi esponenti ci costringe ad implementare questo post in data 25 gennaio 2010

Giovedì 21 gennaio presso la Sede della Provincia di Chieti, su invito e sollecitazione del Presidente Enrico Di Giuseppantonio, si è svolto un incontro per definire le "osservazioni" da inviare alle Autorità competenti in merito alla concessione di estrazione offshore denominata Ombrina Mare 2.
Questa concessione, la cui struttura pronta per essere imbragata alla piattaforma è visibile a occhio nudo al traverso di San Vito- Vallevò, è richiesta da una Società petrolifera a responsabilità limitata, spin-off della Mediterranean Oil and Gas.
Questa a sua volta è una piccola società petrolifera inglese - in Italia ha la sua sede a Roma in un appartamento a piano terra di via Orazio 30 - che sembra voler garantire un utile ai suoi azionisti (tutti stranieri!) pompando petrolio dal sottosuolo abruzzese con la connivenza di alcuni politici e imprenditori abruzzesi.
La sede operativa della Mediterranean Oil and Gas (M.O.G.) dedicata alle attività di Ombrina Mare 2 si trova invece ad Ortona in via del Porto 14, all'interno degli uffici della Fratino Srl di proprietà del sindaco Nicola Fratino, il che probabilmente non vuol dire nulla ma fa sorgere quanto meno dei legittimi dubbi in merito a chi, in questa brutta vicenda del petrolio abruzzese, è il controllore e chi il controllato.

All'incontro con la Provincia, oltre al nostro Lanci era presente, come sempre del resto, Fabrizia Arduini di EAA ed alcuni altri cittadini impegnati ed esperti sulla materia, ma erano come sempre assenti alcuni dei dirigenti dei movimenti e delle sigle "storiche" dell'ambientalismo abruzzese che, forse non per caso, sono gli stessi che hanno inneggiato in coro alla Legge Perizoma voluta dal presidente Chiodi. Legge ppromulgata ad arte, poche settimane fa, per annebbiare le coscienze dei cittadini abruzzesi creando una cortina di fumo sul problema petrolio.

Durante la riunione, che ha confermato l'impegno e la volontà del presidente Di Giuseppantonio di salvaguardare l'Abruzzo da questo scempio annunciato, Alessandro Lanci di Nuovo Senso Civico ha presentato le "osservazioni" (messe a disposizione di tutti i presenti) e già inviate al Ministero per lo Sviluppo Economico, All'Ufficio VIA della Regione Abruzzo, alla Presidenza della Regione Abruzzo e per conoscenza alla Procura della Repubblica di Lanciano.

Lo stesso documento, denso di riferimenti tecnico-legali perché sviluppato da un panel di veri esperti in diritto minerario ed in problematiche legate alle attività minerario-petrolifere, era stato già inviato dal nostro Movimento a 35 Comuni della costa abruzzese e dell'immediato entroterra, alla Regione e ad altre Associazioni, per aiutare tecnicamente alla stesura delle "osservazioni" e stimolarne l'inoltro.

Nei giorni precedenti l'incontro Nuovo Senso Civico, nell'ambito di un ben precisa strategia, aveva inoltre collaborato alla stesura della diffida inviata da Italia Nostra di Lanciano, nella sua qualifica di Pubblico Interessato, al comune di Ortona.
Questa diffida ha lo scopo di distogliere il Comune di Ortona da qualsiasi azione di favoreggiamento nei confronti delle istanze collegate e/o collegabili al così detto Progetto Miglianico (leggi: Centro Oli e simili).
La notizia della presa di posizione chiara e netta della Provincia di Chieti è stata riportata dai maggiori quotidiani, il centro addiritura l'ha riportata su tre pagine diverse, a dimostrazione che tutti, ma proprio tutti, abbiamo fatto un buon lavoro.

Questa è l'email che il Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, aveva inviato martedì 19 gennaio 2010 a esponenti delle numerose sigle di Associazioni, Comitati e Movimenti che si stanno impegnando per la tutela dell'Abruzzo dall'invasione dei petrolieri.

Preg.mi signori,
Gent.me signore
come ben sapete, la provincia di Chieti ha formalmente detto no alla costruzione del pozzo Elsa 2 progettato al largo di Ortona e all'installazione della Petroceltic prevista al largo di Casalbordino, con una serie di osservazioni inviate al Ministero dell'Ambiente con il contributo essenziale delle associazioni ambientaliste e dei comitati civici sorti a difesa delle coste abruzzesi.
Ora siamo di fronte ad un'altra minaccia per il nostro territorio, con la richiesta di installazione della piattaforma petrolifera "Ombrina 2".
A tal proposito, vi invito ad una riunione tecnica, nella quale cercheremo di programmare e concordare le azioni da intraprendere.
Ci vedremo giovedì 21 gennaio alle 16.00, presso la Sala di Giunta della Provincia di Chieti (corso Marruccino, 97 - terzo piano).

In considerazione dell'importanza della riunione, vi prego di non mancare.
A coordinare l'incontro ci sarà il consogliere provinciale Franco Mororni.
Cordiali saluti e buon lavoro.

Enrico Di Giuseppantonio


Per la prima volta da quando è sorto il problema del petrolio in Abruzzo un politico, esponente di una delle massime cariche istituzionali della Regione, con grande coraggio e intelligenza politica, si assume ben precise responsabilità e diventa promotore di un'azione concreta nei confronti di questo scempio annunciato.

L'Assessore della Provincia Remo Di Martino, il 7 gennaio 2010 a Ortona, rappresentava la carica istituzionale coperta da Enrico Di Giuseppantonio e quindi, a prescindere da qualsiasi considerazione di parte andava ascoltato con attenzione, anche per avere la possibilità eventuale di contestarlo civilmente, qualora il suo intervento non fosse stato ritenuto da qualcuno congruo, cosa che non ha fatto la prof che, come sempre in queste situazioni non è in grado di gestire la sua emotività.

Questi i fatti che sarebbero rimasti custoditi nel silenzio delle nostre numerose attività contro la petrolizzazione abruzzese se, dopo la riunione alla Provincia, non ci fosse giunta questa e mail girata da un esponente della sigla EAA-EPA, probabilmente per sbaglio, e la cui lettura ci ha lasciato senza parole, al punto tale che abbiamo pensato fosse una provocazione di cattivo gusto; dopo un facile e rapido riscontro ne abbiamo purtroppo scoperto la veridicità e deciso così di divulgarla.
Domenica notte, alle 01,30 ora italiana, la prof ha telefonato a chi scrive chiedendo di togliere dal blog l'email, cosa che la dice lunga sul senso civico della prof prima donna, adducendo il fatto che si trattava di corrispondenza privata.
La prof D'Orsogna, e glie ne saremo sempre tutti grati, ha avuto dei grandi meriti nella divulgazione di questo problema ma se non è in grado di sostenere il gioco del tavolo a cui si è voluta sedere deve avere l'umiltà di alzarsi o di tacere, perché così fa solo danni, soprattutto a se stessa.

"Presidente Di Giuseppantonio, grazie per l'invito. Ovviamente - causa oceano - non potro' essere presente. Vi auguro un incontro fruttuoso. Per completezza pero', ci tengo a specificare che: Le osservazioni mandate dalla provincia di Chieti per Elsa2 le ha scritte da cima a fondo la sottoscritta pro bono, dopo innumerevoli sollecitazioni presso i rappresentanti della provincia stessa. Anche q9uelle inviate per Casalbordino e di Vasto sono state prese dal mio lavoro. La maggior parte delle lettere inviate al governo da parte di enti, chiesa, e comuni sia per Elsa2 che per Vasto/Casalbordino sono state da me sollecitate per tutto l'Abruzzo e qualche volta anche scritte direttamente da me, quando gli stessi enti non sapevano come fare o cosa scrivere. Molto probabilmente i miei testi verranno usati anche per Ombrina Mare per il quale ho gia' coordinato l'invio di almeno una quindicina di testi e per i quali attendo altre lettere. Spero che vogliate eticamente includere questi fatti in tutti i comunicati futuri in modo tale che la storia non venga riscritta da persone che badano piu' all'apparenza che ai fatti delle cose. Anche se a voi puo' non sembrare, vi assicuro che scrviere le osservazioni e' un duro lavoro che porta via tempo ed energia.
Grazie
Maria Rita D'Orsogna"



SU QUESTI LINK POTETE LEGGERE I TESTI INTEGRALI DELLE OSSERVAZIONI E DELLA DIFFIDA

domenica 17 gennaio 2010

PRESIDENTE, MA DA CHE PARTE STA?





Gentilissimo Presidente,
ancora una volta trincerato nelle sue posizioni, forse perché stressato, rifiuta il dialogo senza avere identificato bene i suoi interlocutori.
Le sue parole purtroppo dimostrano che lei o non è bene informato sull'argomento "Abruzzo-Petrolio" oppure che la strategia di comunicazione della sua Giunta, come sembra confermata dalla Legge Perizoma, ha lo scopo di annacquare il problema nel tempo, confermando così quanto scrisse la Petroceltic ai suoi azionisti, nel 2007, mentre si accingeva ad acquisire diritti di prospezione sul mare abruzzese per 2500 Kmq!

…TERMINI FISCALI FAVOREVOLI, BASSE SPESE D’INGRESSO NEL TERRITORIO, BASSI RISCHI POLITICI, INFRASTRUTTURA BEN SVILUPPATA, ALTI PREZZI DELLA BENZINA, COMPETIZIONE LIMITATA.

COSTI PER LICENZE INSIGNIFICANTI, PROGRAMMI DI LAVORO A DISCREZIONE [DELL'ESTRATTORE], REGIME MOLTO SEMPLICE, RENIDMENTI ALTI PER PETROLIO E GAS…


Con la mai abbandonata speranza di un incontro e di una intervista video che chiarisca una volta per tutti a noi abruzzesi la situazione reale la salutiamo cordialmente, pronti a ricrederci una volta realmente convinti dai fatti.

venerdì 15 gennaio 2010

LA RACCOLTA FIRME CONTINUA



Molti simpatizzanti ci hanno scritto in merito al futuro della raccolta firme, soprattutto dopo le dichiarazioni del presidente Gianni Chiodi
e la promulgazione della Legge Perizoma.

Ecco cosa ci ha scritto in merito l'avv. Enrico Graziani, già senatore della Repubblica e uno degli artefici della vittoriosa battaglia dei cittadini abruzzesi contro la Sangro Chimica sostenuta dall'allora ministro Remo Gaspari.

Correva l'anno... e tutto sembra immutato.


Cari Amici,

noi tutti riteniamo che interrompere la raccolta firme sia un errore, poiché significherebbe rinunciare al mezzo più efficace per informare e coinvolgere la gente, quando ancora molte realtà regionali non sono state ancora toccate dalla nostra azione di informazione e comunicazione sul problema abruzzo-petrolio.

Il nostro impegno nella raccolta firme, per quanto gravoso, non ci impedisce di portare la lotta su altri terreni, come ad esempio quello dei ricorsi amministrativi: si tratta di una strada che abbiamo già intrapreso, avendo coinvolto in questa attività personalità particolarmente competenti che, senza clamore, stanno facendo veramente un ottimo lavoro.

Nei contatti con le persone per raccogliere le firme inoltre è facile smontare la legge varata dalla maggioranza alla Regione che, come ben sai non tocca le concessioni già rilasciate e quelle per le piattaforme a mare e che davanti alla Corte Costituzionale è censurabile più che la precedente.

Si tratta insomma di una legge propaganda – o come icasticamente la definisce il nostro Presidente: una legge perizoma - di fatto un riconoscimento ufficiale alla pressione che abbiamo esercitato sull’opinione pubblica con la nostra attività.

Noi di Nuovo Senso Civico abbiamo detto subito e con determinazione che quella legge era un bluff, mentre altri innalzavano salamelecchi a se stessi ed inni di vittoria, per poi mestamente ricredersi.

Rinunciare alla firme oggi significa abbandonare l’obiettivo di far pesare una larghissima opinione popolare nelle scelte di governo, opinione che poi è il fattore decisivo e l’unico che i governanti, ai vari livelli, temono.

Il limite alla raccolta delle firme non può essere temporale ma numerico: siamo convinti che il nostro traguardo deve essere costituito da centomila firme.

È assolutamente necessario continuare nella raccolta se, oltretutto, non vogliamo che il movimento langua e si riduca solo ad azioni di tipo elitario.

Questo è quello che pensiamo.

Enrico Graziani

lunedì 11 gennaio 2010

BUUHHH BUUHHH QUANTO MI DISPIACE!


Hanno deciso di organizzare una mega manifestazione oceanica di protesta contro tutto quello contro cui si può protestare.
Però non hanno invitato i miei amici Alex e Anto che sono proprio degli scostumati; alle manifestazioni portano sempre troppa gente, pure dal teramano!
Invece loro fanno manifestazioni veramente chic, riservate a pochi intimi.
Pensate che per trasportare la folla hanno già affittato due Smart.
Una in versione Lusso!

giovedì 7 gennaio 2010

VITE SOSPESE

Beirut "Vite Sospese"- Fotografia di Riccardo Rinetti. Per gentile concessione dell'Autore.

Gentilissimo Presidente Gianni Chiodi,
innanzitutto la ringrazio anche se con un certo ritardo per gli auguri che lei, nel suo discorso di fine anno, ha fatto a tutti gli abruzzesi ed invito i nostri lettori che volessero ascoltarlo di andare su: http://www.abruzzolive.tv/politica.html

Personalmente dopo avere ascoltato più volte e con molta attenzione il suo algido discorso ho avuto la sensazione che le vite di noi poveri cittadini abruzzesi, di fatto relegati al ruolo di sudditi, siano sospese come quelle dei due libanesi nella fotografia, sopravvissuti a se stessi dopo decenni di guerra.

Qui in Abruzzo negli ultimi quaranta anni non abbiamo avuto la guerra ma abbiamo anche noi un territorio devastato dalla mala politica mentre le coscienze di molti cittadini sono annichilite dal clientelismo e dal servilismo al potere, come quelle dei libanesi dal fragore delle bombe e dalle stragi.

Nel suo discorso lei parla dell'Abruzzo che vorrebbe e per il quale lei e la sua Giunta si sta impegnando: ossia un Abruzzo forte con un ruolo preciso e identificabile.
Ma non spiega come praticamente si esprimerà questo ruolo.

Noi temiamo che lei quando usa i termini preciso e identificabile si riferisca alla costruzione di inceneritori e discariche per legalizzare lo smaltimento in Abruzzo di rifiuti pericolosi provenienti da tutta l'Europa (come in realtà già criminalmente avviene) e alle attività di piccole e sconosciute compagnie petrolifere che hanno trovato in Abruzzo il territorio adatto per le loro scorrerie, come cita, in una ormai tristemente famosa relazione agli azionisti, l'irlandese Petroceltic.

Lei fa giustamente riferimento al terremoto de l'Aquila e dell'immagine positiva che l'Italia è riuscita a conquistarsi per l'efficienza con cui ha gestito e gestisce questo dramma.
E' vero, anche io ho potuto constatare questo e l'ho documentato più volte con un pizzico di orgoglio, anche quel giorno quando a Villa Sant'Angelo la signora Nancy Pelosi, speaker della Camera degli Stati Uniti venne accompagnata dal Presidente della Camera Gianfranco Fini, e disse di essere fiera di avere in Abruzzo le sue radici; quel giorno a Villa Sant'Angelo c'era anche lei, ma tra il pubblico!

Lei sa benissimo che il terremoto è per la sua Giunta una grande opportunità per adombrare le manovre che mirano a spartire il potere politico derivante dalla ricostruzione secondo schemi ormai tristemente consolidati, esattamente come avviene ormai da decenni per la sanità.

Io credo che in questa ottica vada interpretato il fatto che lei si sia fatto accompagnare in alcune delle sue rare uscite pubbliche dall'ex ministro Remo Gaspari; un vecchio politico abruzzese capace ed abile mi dicono, ma anche un vero maestro di un modo di fare politica desueto e censurabile, che forse era accettabile solo per la povertà e l'ignoranza dell'epoca in cui ha operato ma che sicuramente non è più accettabile al giorno d'oggi.
Forse è per questo motivo, o per altri che ignoro, che quando mostro agli abruzzesi il video girato a Cupello in cui l'ex ministro Gaspari, accompagnato e presentato da lei, dice che per crescere l'Abruzzo deve farla finita con le raccomandazioni ed il clientelismo e deve chiudere gli ospedali inutili gli spettatori scoppiano in una fragorosa risata.

Poi lei dice, cito le sue testuali parole:
Non è vero che la classe politica abruzzese sia dedita a curare gli interessi personali più di quelli della comunità che amministra come purtroppo si legge sempre più spesso nei blog e si sente nei bar
.
Questo passo mi ha gratificato perché vuol dire che lei, o chi per lei, dedica un po del suo tempo a leggere sulla rete quello che dei semplici cittadini - di tutte le estrazioni politiche - dicono e pensano sulla gestione abruzzese della cosa pubblica.
Si capisce anche che l'accenno al bar ha un mal celato significato offensivo, probabilmente lei è un frequentatore di bar e sa cosa significa.

Infatti se ben ricordo l'ultima volta che l'ho vista di persona era l'estate scorsa e lei era proprio in un bar di Giulianova! era molto stizzito perché noi di Nuovo Senso Civico, insieme al Comitato Difesa Beni Comuni che aveva organizzato la proiezione del nostro video Viaggio nei Paesi dell'Ormai - che per inciso le consiglierei di vedere - dall'altra parte della piazza facevamo quello che avrebbe dovuto e dovrebbe fare la sua Giunta: informare i cittadini sui pericoli insiti nel degrado ambientale, sanitario ed economico a cui vanno incontro i territori antropizzati quando, per mala gestione politica, ignoranza, faciloneria o peggio vengono svenduti sottobanco alle industrie petrolchimiche.

Lei in quell'occasione non ha avuto il coraggio di intervenire e dire la sua, si è limitato a dire a coloro che le facevano capannello che quelli li (cioè noi) l'avevamo stufata e che dovevamo farla finita.
Io quel giorno, al bar di Giulianova, ero tra coloro che facevano capannello intorno a lei.
Mi ero infatti avvicinato con il proposito di presentarmi e invitarla a prendere la parola - perché tutti noi di NSC abbiamo un altissimo concetto della Istituzione che lei rappresenta - ma quando ho visto sul suo volto quell'espressione di stizza e acredine ho capito che il mio invito sarebbe stato preso come una provocazione.

I fatti mi hanno dimostrato che feci bene a non invitarla sul palco, perché per lei non sembra concepibile un momento di confronto con la gente comune, lei vola alto, come confermano i fatti che in questi giorni stanno coinvolgendo la sua Giunta e che purtroppo dimostrano che quello che scrivono sempre più spesso i blog sia meno del vero, ma comunque sempre più dei giornali dei pennivendoli.
Infatti lei rappresenta un modo di fare politica così lontano dalla gente comune che anche i cittadini più attenti e colti hanno difficoltà a capire come si stia operando in questo momento per spartirsi il grande potere che si cela dietro la Sanità.

Gentilissimo Presidente non si passa alla storia attraverso algidi proclami e con il sostegno a DdL e Leggi risibili che mostrano chiaramente da che parte batte il suo cuore di amministratore pubblico, come per esempio la ormai famosa Legge Perizoma in materia petrolifera.

Se lei vuole fare qualche cosa di veramente utile per l'Abruzzo ascolti anche coloro che l'hanno votata e non si faccia incantare da quelle lobbies che, per meri scopi economici e personali, identificano il progresso nello sfruttamento banditesco della sanità pubblica, nella cementificazione selvaggia, nello smaltimento dei rifiuti prodotti altrove e nella costruzione di raffinerie che serviranno soltanto ad arricchire pochi e ad impoverire tutti.
Con la dovuta stima
Antonello Tiracchia
(Abruzzese per Scelta)