sabato 26 novembre 2011

ABBIAMO SCELTO DI DIFENDERE LE MASSE (UMANE) DALLE BIO-MASSE


Hanno dichiarato guerra all’Abruzzo ed alla sua gente: è un’armata invisibile ma presente dappertutto, composta da pochi uomini ma determinati e con alleanze potenti. In tutta la nostra regione ci sono al momento 40 richieste per l’apertura di centrali elettriche a bio-masse e ben 10 progetti riguardano l’area frentana e zona circostante: alcuni sono già in funzione come a Treglio (da giovedì scorso, 24 novembre), altri sono in via di realizzazione o in attesa di autorizzazione come a Lanciano (Villa Pasquini), 2 a Vasto (nei pressi del gioiello naturale di Punta Aderci), 2 a Ortona, e poi a Guardiagrele, Villalfonsina, Casoli, Monteodorisio… E ci limitiamo alle centrali a biomasse tralasciando tutte le altre corazzate dispiegate: raffinerie, impianti di estrazione, turbogas, discariche, mega-elettrodotti e via devastando.

Va considerato che non c’è alcuna necessità di questi impianti,poiché la potenza elettrica installata in Italia è di 110 Gigawatt, a fronte di una richiesta di picco e per poche ore di 57 Gigawatt. Inoltre è costretta ad importare elettricità da Francia e Svizzera, “grazie alle centrali nucleari che non possono essere spente durante la notte” per circa il 18%, ad un costo notevolmente inferiore rispetto a quella prodotta in Italia.(Dati TERNA, 2009 www.terna.it) (Autorità per l’Energia ed il Gas Piano Strategico 2007-2009 All. A, pag 6)

Sgombriamo subito il campo: le centrali elettriche a bio-masse sono classificate attività insalubri di prima classe e le ricerche condotte negli ultimi anni da prestigiosi istituti scientifici tra i quali l’Istituto Nazionale dei tumori di Genova hanno dimostrato che la combustione a bio-masse è altamente inquinante, addirittura 30 volte più di una centrale a metano e perfino di una equivalente a carbone. Altrettanto inquinanti sono le centrali ad oli vegetali. I fumi emessi contengono diossina in quantità 100 volte superiore alle comuni caldaie a metano ed una serie di altre sostanze micidiali che possono produrre gravi danni ai polmoni (in particolare asma e tumori) e favorire l’insorgenza di altre malattie quali ictus, infarti e via di questo passo. Le polveri emesse dalle ciminiere si depositano su case, terreni e coltivazioni e quindi entrano nella catena alimentare e nei cibi che andremo a ingerire.

Tutto questo accadrebbe già se le centrali bruciassero solo quanto dichiarato al momento, ossia cippato e altri cascami di natura agricola (vinacce e sansa). Ma attenzione perché i generali delle armate invisibili stanno preparando la seconda fase dell’attacco, la più micidiale. L’articolo 17 del Decreto Legislativo n°387 del 29 dicembre 2003 consente di bruciare in questi impianti anche rifiuti fossili (scarti del petrolio) e quindi rifiuti solidi urbani e così alla fine, magari in presenza di un’emergenza rifiuti ormai alle porte in regione grazie alla mancanza di politiche serie di riduzione dei rifiuti e di raccolta differenziata, ci troveremo pieni di inceneritori di immondizie, paradossalmente finanziati da quella sovrattassa del 7% sulla bolletta elettrica che paghiamo tutti noi e che va a finanziare anche impianti del genere!

Ma queste armate silenziose troveranno una risposta di massa molto meno silenziosa perché oppone all’interesse piccolo ed esclusivo di pochi, la difesa del bene primario ed universale: la SALUTE. E questo motto è scritto a chiare lettere sulle bandiere di Nuovo Senso Civico che per primo ha evidenziato l’operazione in corso, partendo da Treglio e che adesso si schiera a fianco degli abitanti di Villa Pasquini a Lanciano, che si oppongono alla realizzazione di una centrale a biogas in un’area già pesantemente inquinata a causa anche delle diverse discariche presenti nei paraggi. La centrale a biogas, oltre alle solite conseguenze per l’inquinamento crea gravi problemi territoriali perché, per la produzione di biogas, occorrono 400/500 ettari di terreno che andranno seminati, fertilizzati e trattati chimicamente e quindi sottratti alle colture tradizionali, con diminuzione della produzione locale e aumento dei prezzi anche a discapito dei consumatori.

Il Mario Negri Sud nel corso del 2010 ha svolto uno studio sulla qualità dell’aria per conto della Provincia di Chieti che ha evidenziato dati molto allarmanti soprattutto sulla fascia costiera e nelle aree attorno a Lanciano e Vasto. Su una scala tra 1=pessimo e 7=eccellente Lanciano e Villa Pasquini si trovano tra 1 e 3.

Ci siamo sempre vantati di vivere in una regione invidiabile per la qualità della vita, con una natura ricca e generosa di luoghi e cibi, vini e olii, con la possibilità di spostarsi dal mare alle montagne in un’ora. E adesso invece con un’operazione subdola perché mimetica e sotterranea, condotta da troppi anni dall’alleanza di politici lontani dalla gente, pochi affaristi e speculatori di ogni sorta e contraria alle vocazioni ed alle aspettative della stragrande maggioranza degli abruzzesi, si sta distruggendo tutto questo incommensurabile patrimonio di bellezza, cultura, economia ma soprattutto salute.

E invece no: noi difenderemo fino allo stremo la nostra terra ed il nostro mare e costringeremo a farlo tutti quegli amministratori pubblici, a cominciare dai Sindaci, che sono lì per nostro conto e per difendere gli interessi collettivi ed il bene comune dal saccheggio dei miseri interessi personali.

Nuovo Senso Civico è in prima linea mettendo a disposizione tutto il suo bagaglio di esperienza fondato non su vaghe opinioni ma su studi e documentazioni scientifiche rigorose: non siamo qui a vendere fumo come certi personaggi!


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