lunedì 30 aprile 2012

AVVISO AI FURBI: IL MONITORAGGIO DELL’ARIA NON PUO’ ESSERE L’ALIBI PER PEGGIORARLA.


A proposito dei recenti risultati del monitoraggio dell’aria svolto a Lanciano dal Mario Negri Sud che definiscono la situazione “sufficientemente buona con alcune criticità” (Tommaso Pagliani – MNS) avanziamo le seguenti osservazioni di merito e di metodo che possono essere estese all’analogo studio svolto a Treglio dallo stesso Consorzio.

Nel merito ribadiamo per l’ennesima volta l’aspetto fondamentale che prescinde da qualsiasi risultato: oltre al buon senso E’ LA LEGGE CHE CI IMPONE DI “MANTENERE LA QUALITA’ DELL’ARIA AMBIENTE, LADDOVE E’ BUONA, E MIGLIORARLA NEGLI ALTRI CASI” [direttiva della Comunità Europea 96/62/CE del 27/9/1996 recepita dall’Italia con D.L. n°351 del 4/8/1999].
Questo significa in maniera chiara che NON SIAMO AUTORIZZATI A PEGGIORARE LA QUALITA’ DELL’ARIA soprattutto in presenza di interventi non solo dannosi ma assolutamente inutili per la collettività (valga per tutti l’esempio della Centrale a biogas di Villa Pasquini nella cui zona lo stesso Mario Negri Sud definisce “anomala” la concentrazione di anidiride solforosa).

Per quanto riguarda il metodo queste sono le nostre perplessità:

1.    Il precedente studio del 2010 commissionato al Mario Negri Sud dalla Provincia di Chieti è stato condotto con un procedimento all’avanguardia detto “biomonitoraggio” che attraverso l’IBL (Indice di Biodiversità Lichenica) garantisce risultati certi e precisi sullo stato dell’aria e dell’ambiente circostante ed è riconosciuto dalla Comunità scientifica internazionale e dall’ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) superiore a qualsiasi altro monitoraggio puramente strumentaleI risultati di questa ricerca sono stati che la qualità dell’aria a Lanciano e nell’area circostante è pessima, la più bassa tra tutte le zone rilevate.
2.    Invece il metodo usato in quest’ultimo caso dal Mario Negri Sud è basato su dei rilevatori strumentali detti “radielli” che, in particolare del tipo utilizzato nel’occasione, sono stati criticati da fonti autorevoli quali il Prof. Federico Valerio dell’Istituto di Ricerca sul cancro di Genova e da esponenti di rilievo dell’ISDE (Associazione dei Medici per l’Ambiente) perché tecnicamente non all’altezza del compito.  Lo stesso Responsabile del Mario Negri Sud Dott. Tommaso Pagliani ha ammesso candidamente che gli strumenti utilizzati non sono in grado di rilevare le polveri sottili (e ultrasottili) che, lo ricordiamo, sono il primo fattore di inquinamento delle aree urbane ed il più dannoso per la salute umana.
3.    I 24 punti di rilevamento dello studio sono a nostro avviso insufficienti e troppo lontani l’uno dall’altro: alcuni mesi fa avevamo proposto all’Amministrazione Comunale di Lanciano un’operazione analoga svolta in collaborazione proprio con l’Istituto di Ricerca sul cancro di Genova che prevedeva circa 40 postazioni di rilevamento. Oltretutto, da quello che ci risulta, le postazioni fisse sono state collocate ad un’altezza di 2-3 metri quando di media chi è in strada respira a 1,50-1,80 metri e i bambini ancora più in basso.
4.    Ricordiamo ancora che il monitoraggio è stato condotto poco dopo il lungo periodo di abbondanti nevicate che ha oggettivamente “ripulito” l’aria in maniera radicale ed inusuale e quindi non può essere rappresentativo di una situazione “normale”. Sottolineamo inoltre che, come sostenuto da moltissimi autorevoli esponenti della comunità scientifica, PER ESSERE UTILE E RAPPRESENTATIVO IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA DEV’ESSERE SISTEMATICO, CONTINUO, COMPLETO (comprendente quindi anche le polveri sottili e ultrasottili) E CON APPROFONDIMENTI IN ZONE CRITICHE. Altrimenti è tempo perso e soldi buttati.
5.    Infine per quanto riguarda soprattutto Treglio riteniamo inaccettabile che chi commissiona e paga la ricerca (in quel caso la Società Gestione Calore Treglio) sia diretta parte in causa, la qual cosa può ingenerare equivoci e sospetti che sarebbe bene fugare del tutto prevedendo un sistema diverso per il quale il privato interessato deve sì finanziare il lavoro come espressamente vuole la legge, ma versando il dovuto ad un ente terzo autonomo che poi affiderà e pagherà direttamente l’istituto incaricato.

A questo punto, pur essendo i primi ad auspicare un ambiente sano e pulito per il quale ci battiamo da sempre senza rendiconti personali, CHIEDIAMO CHE, come già fatto dallo stesso Mario Negri Sud a San Giovanni Teatino, venga ripetuto lo studio utilizzando il “biomonitoraggio” che è l’unico sistema a non lasciare dubbi ed a permettere successivi interventi selettivi nelle aree critiche e si adottino in seguito sistemi di rilevamento permanenti, completi ed efficaci.
Nel frattempo e non ci stancheremo mai di ripeterlo, già oggi con le conoscenze in nostro possesso il Sindaco di Lanciano ha tutti gli strumenti per ottemperare agli obblighi di legge (ordinanze e “principio di precauzione” sancito dalla Comunità Europea) ed impedire ogni intervento peggiorativo della qualità dell’aria.
E’ di questi giorni la notizia che il Sindaco di Vasto Lapenna ha ordinato la sospensione della costruzione della centrale a biomasse della Istonia Energy a Punta Penna perché peggiorativa dei parametri ambientali.
Ci aspettiamo anche da noi analoghi interventi perché solo con azioni del genere l’aria sarà finalmente “pulita” in ogni senso.

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