giovedì 7 giugno 2012

POLITICI, SINDACI E AMMINISTRATORI VARI, SMETTETELA DI RIEMPIRVI LA BOCCA CON IL “TERRITORIO” E COMINCIATE FINALMENTE A FARE QUALCOSA DI CONCRETO PER DIFENDERLO!


Cronache di quotidiana desolazione dal “territorio” abruzzese:

·        Sequestrato dalla Guardia Forestale nella zona industriale di Atessa, in Contrada Saletti, un capannone industriale contenente 1100 metri cubi di rifiuti speciali abbandonati da anni: denunciato il legale rappresentante della società proprietaria del capannone. Il Procuratore della Repubblica di Lanciano, Francesco Menditto, ha dichiarato in proposito: “Questo è un territorio che merita la massima attenzione a difesa delle tante bellezze naturali di cui è ricco.” [vedi: http://lancianocity.blogspot.it/2012/06/atessa-la-forestale-sequestra-un.html  ]
·        Sequestrata dalla Guardia Forestale a Civitaluparella una cava per l’estrazione di inerti perchè operava dal 2008 senza autorizzazione e per il mancato ripristino ambientale dell’area dovuto per legge dal 2003 [vedi: http://lancianocity.blogspot.it/2012/06/civitaluparella-cava-per-lestrazione-di.html ]
·        Annunciata l’ennesima installazione di una nuova centrale a biomasse, questa volta a Pianella (PE) [vedi: http://www.primadanoi.it/news/527508/Arriva-a-Pianella-la-entrale-elettrica-a-biomasse.html  + relativo commento]

Sono solo alcuni esempi diversi tra di loro (nei primi due casi c’è l’ipotesi di reato, nel terzo si tratta di un progetto del tutto legittimo e che sicuramente avrà seguito in pieno l’iter autorizzativo richiesto), ma che dipingono un quadro desolante della situazione e devono farci riflettere sul rispetto dovuto al nostro paesaggio, alla salute della collettività ed in definitiva anche all’economia della nostra regione.

Sui primi due casi nei quali il danno si è  già  concretizzato sarà la Giustizia a fare il suo corso. Noi vogliamo concentrarci sul terzo che è solo l’emblema di un fenomeno che sta esplodendo a livello nazionale e regionale e che la nostra Associazione segue da anni con la massima attenzione e competenza. Prevenire è meglio di curare e quindi è bene affrontare ogni singolo caso prima che non ci sia più nulla da fare.

Riepiloghiamo e sintetizziamo al massimo le acquisizioni basate su dati e studi scientifici autorevoli che potete leggere per esteso nel nostro “DOSSIER BIOMASSE” scaricabile dal sito www.nuovosensocivico.it :

  1. L’Italia non ha bisogno di produrre ulteriore energia perché il suo fabbisogno giornaliero, ancor più in periodi di grave crisi economica, è meno della metà dell’energia prodotta (basta consultare i dati in tempo reale sul sito del gestore TERNA). Detto questo si potrà poi parlare di eliminazione di sprechi e consumi inutili e di rimodulazione della parte strettamente necessaria spostandola sulle fonti davvero pulite e rinnovabili. Pertanto non bevetevi più le “eco-balle” secondo le quali abbiamo bisogno di questi impianti altrimenti “come accendiamo le lampadine di casa?” ;
  2. Le centrali a biomasse e biogas inquinano perché bruciano sostanze. Uno dei maggiori esperti italiani dell’argomento, il Prof. Federico Valerio dell’Istituto di Ricerca sul cancro di Genova, ha dimostrato che le centrali a biomasse inquinano decine di volte più di quelle a metano e addirittura più di quelle a carbone. Tra le sostanze inquinanti sviluppate, oltre alle famigerate polveri sottili e ultra-sottili, ce ne sono 4 già ufficialmente classificate “cancerogene” (benzene, formaldeide, diossine e idrocarburi policiclici aromatici) che si diffondono nell’aria per decine di km. e si depositano sul suolo irrompendo nella catena alimentare con tutti gli evidenti danni conseguenti per persone ed ambiente;
  3. Le centrali a biomasse e biogas sono un affare solo per quelli che le costruiscono e le gestiscono grazie al discutibilissimo meccanismo dei “certificati verdi” ovvero al finanziamento che paghiamo tutti noi attraverso un sostanzioso prelievo sulle bollette elettriche e nella quasi totalità dei casi non prevedono alcun sistema vantaggioso per le comunità locali tipo il “teleriscaldamento”, la produzione a freddo di “bio-metano” oppure la risoluzione di problemi locali di smaltimento di scarti agricoli o di bestiame. Anzi nella maggior parte dei casi queste biomasse (legname, oli vegetali, cereali, ecc) vengono importati da centinaia di km. di distanza se non dall’estero con evidenti ulteriori aggravi di inquinamento per il trasporto;
  4. L’inquinamento derivante dalle centrali a biomasse ha effetti negativi non solo sulla salute dei cittadini, ma anche sulle altre attività agricole ed economiche circostanti e finanche sul valore dei patrimoni mobiliari ed immobiliari;
  5. Non ultimo le centrali a biomasse, con specifiche autorizzazioni successive, possono diventare inceneritori di rifiuti industriali o da RSU (emblematico il caso dell’inceneritore di Massafra (TA) di proprietà Marcegaglia). E con l’emergenza rifiuti sempre più alle porte in Abruzzo è un rischio che non possiamo permetterci di correre!

Nuovo Senso Civico e tutta la cittadinanza dell’area di Lanciano hanno piena evidenza e consapevolezza di questi fatti essendosi battuti (e continuando a farlo quotidianamente) per contrastare la Centrale a biomasse di Treglio già attiva e quella a biogas di Villa Pasquini prossima all’entrata in funzione.

Non abbiamo nulla contro l’iniziativa economica privata ma questa non deve danneggiare i luoghi e le persone che la ospitano.
Non abbiamo nulla contro Sindaci ed Amministratori locali ma questi devono interpellare prima i loro concittadini mettendoli al corrente dei nuovi progetti così impattanti, chiedendo il loro parere dopo aver messo a confronto pubblicamente i proprietari  e sostenitori dell’opera con gli studiosi che le contestano su basi scientifiche.
Nella nostra esperienza locale dobbiamo registrare amaramente che i due Sindaci interessati  hanno consultato preventivamente solo le proprietà che ovviamente hanno dato tutte le massime garanzie e rassicurazioni, poi demolite una per una con il nostro lavoro metodico e lontano da qualsiasi propaganda. In un anno abbiamo organizzato a Lanciano due convegni nazionali sul tema con l’intervento dei massimi esperti del settore che hanno sbugiardato i falsi profeti dello pseudo-progresso.

Pertanto ci appelliamo a tutti i cittadini di Pianella, come di Ortona e di tutte le località che saranno interessate da questo fenomeno: avete tutto il diritto di chiedere spiegazioni e di avere tutte le informazioni su queste opere che andranno a modificare sensibilmente la vostra qualità della vita.
Se le proprietà ed i sostenitori politici sono sicuri di fare il bene della loro comunità non avranno alcun timore a presentare il progetto pubblicamente confrontandosi su questi temi: Nuovo Senso Civico è disponibile a farlo in ogni momento.
Se poi gli amministratori locali cominciassero ad avere dei dubbi sentendo qualche campana diversa, allora sarà loro dovere svolgere tutti gli approfondimenti del caso perché è in gioco la salute dei loro cittadini ed i Sindaci, come ben sanno, sono la principale autorità sanitaria locale.
Se invece gli impianti che verrete  a proporci saranno realizzati in maniera tale da aumentare la salubrità delle nostre zone e senza danneggiare la salute di persone e ambiente arrecheranno cospicui vantaggi anche economici in termini di risparmio energetico delle famiglie e di robusto aumento dei posti di lavoro, allora saremo i primi a sostenere le vostre attività ed a consigliarle in ogni comune.

Alla luce del sole non c’è niente da nascondere.

 AGGIORNAMENTO QUOTIDIANO DELL'8 GIUGNO 2012
P.S.: Come volevasi dimostrare "giorno nuovo, impianto nuovo". Spunta fuori oggi un nuovo progetto di centrale  biomasse a CEPAGATTI all'insaputa dei cittadini interessati [vedi:
http://www.primadanoi.it/news/527585/--Sorpresa-la-Regione-dice-s%C3%AC-a-nuovo-impianto-a-biomasse-.html
MA LA VOLETE SMETTERE DI PRENDERCI PER I FONDELLI?? 
(SEGNALATECI OGNI ULTERIORE PROGETTO DI CUI SIETE VENUTI A CONOSCENZA)

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