martedì 28 maggio 2013

ORTONA, SE CI SEI BATTI UN COLPO!

Già in passato abbiamo focalizzato la nostra attenzione su Ortona e sulla sua preoccupante situazione oltremodo carica di impianti pesantemente impattanti in termini di ambiente, salute ed economia locale (vedi il post "Ultimo avviso ai naviganti" cliccando QUI).

A tal proposito avevamo pubblicato un elenco di questi impianti che riproponiamo qui di seguito con uleriori aggiornamenti.


"Ortona deve affrontare tutte insieme una serie di pericolose criticità ambientali già attive o in via di definizione che stroncherebbero città ben più grandi:

1.     la Turbogas in Contrada Tamarete pronta ad entrare in funzione (venerdì 31 maggio c'è l'inaugurazione);
2. lo stabilimento e deposito di bitume della Pavimental (Società Autostrade);
3.  2 progetti per altrettanti depositi di pet-coke (scarto di lavorazione del petrolio, rifiuto speciale altamente inquinante);
42 centrali a biomasse (oli vegetali) di cui almeno una già in costruzione;
5.     la discarica di amianto a Villa Pincione;
 6. il famoso Centro Oli in Contrada Feudo, ossia il progetto di raffineria che seppure attualmente sospeso non è mai stato definitivamente cancellato e potrebbe essere riattivato in qualsiasi momento."

A questo elenco aggiungiamo:
- la distilleria D'Auria a Villa Caldari (del cui progetto di trasformazione parleremo in maniera approfondita più sotto) inclusa nell'ultimo rapporto 2012 del Ministero dell'Ambiente nell'elenco degli impianti a rischio rilevante (vedi la pagina "Impianti a rischio in Abruzzo" su questo blog);
- l' ENI in Contrada S.Pietro- Peticchio anch'esso inserito nell'elenco 2012 di impianti a rischio rilevante quale deposito di oli minerali.
 Sempre in quel post ci eravamo rivolti speranzosi all'allora neo-Sindaco dott. Vincenzo D'Ottavio confidando sulla sua sensibilità non solo di amministratore ma soprattutto di medico per intervenire in questa situazione critica.
Ricordiamo ancora una volta che ogni Primo Cittadino ha la funzione di massima autorità sanitaria locale che può esplicare in vari modi tra i quali il potere di ordinanza e può (deve) adottare il principio di precauzione ogniqualvolta ci sia anche solo il dubbio sulla nocività o pericolosità di determinati interventi. E' la stessa Comunità Europea che ci spinge in questa direzione.
 
Nello stesso tempo ci sorprende come l'opinione pubblica e la società civile ortonese non si siano adeguatamente mobilitate per fermare questa pericolosa deriva che naturalmente non riguarda solo la loro città perchè, com'è ormai stranoto, i venti trasportano per decine e centinaia di km. i fumi e le loro sostanze inquinanti, tossiche e nocive.

Adesso c'è in ballo la trasformazione della distilleria D'Auria attraverso un progetto che suscita parecchi interrogativi e preoccupa per le sue dimensioni in un'area già fortemente compromessa. Da alcuni nostri simpatizzanti di quella zona abbiamo ricevuto una serie di rilievi che volentieri mettiamo all'attenzione di tutti e che pubblichiamo qui di seguito:
Studio tecnico su trasformazione distilleria in centrale a biomassa da 49MGt termici e 12MGe elettrici
Raffronto tra le emissioni della distilleria e quelle della centrale a biomassa (eliminando i punti di emissione E3 E4 E5 bis)

Nell' adottare la centrale a biomassa, saranno eliminati tre camini che erano invece presenti nella distilleria, e sono E3, E4, E5 bis. Facendo la differenza tra le emissioni della centrale biomasse e quelle dei tre camini che andrebbero a sparire si ha che per le polveri e il monossido di carbonio vi è un effettiva diminuzione delle quantità emesse ma, per gli ossidi di azoto, ossidi di zolfo, composti clorati e composti contenenti fluoro, vi è un aumento delle quantità emesse. Nel complesso quindi non si può affermare che vi sia un miglioramento, forse è vero il contrario.

Polveri = passano da 2390 g/h a 1200 g/h = miglioramento
CO = passano da 98000 g/h a 19200 g/h = miglioramento
NOx (ossido d'azoto)= passano da 17500 g/h a 48000 g/h. = peggioramento
SOx (ossido di zolfo)= passano da 2800 g/h a 12000 g/h = peggioramento
Il Cloro e i suoi composti passano da 1050 g/h a 2400 g/h = peggioramento
Il Fluoro e i suoi composti passano da 175 g/h a 420 g/h = peggioramento
Invitiamo tutti a cercare in internet recensioni sulla pericolosità dei Nox e degli altri composti.

Consumo di acqua
L'impianto ha bisogno di circa 9 tonnellate di acqua ad ora ossia di 216 tonnellate di acqua al giorno equivalenti a 7 camion cisterna al giorno. La ditta afferma che parte dell'acqua la preleverà da un pozzo ma non specifica quanta. (pag 14 relazione tecnica)

Calcolo approvvigionamento vinacce da filiera corta

Calcolando la quantità media di ettolitri di vino prodotto in Abruzzo e Molise (corrispondono all'area identificata da un raggio di 70 Km dalla distilleria) è possibile calcolare quante vinacce si producono in tali aree (dati istat).

In Abruzzo sono stati prodotti 2.652.000 HL di vino nel 2009, 3.028.000 HL nel 2010 e 2.283.000 HL nel 2011ossia in media circa 2.654.000 HL di vino all'anno.

In Molise sono stati prodotti 319.000 HL di vino nel 2009, 271.000 HL nel 2010 e 255.000 HL nel 2011ossia in media circa 281.000 HL di vino all'anno.

In totale Abruzzo e Molise producono mediamente ogni anni circa 2.935.000 HL di vino. Moltiplicando gli HL prodotti per il coefficiente 0,0172 si ottiene la quantità di vinacce che si possono ottenere da tale produzione vitivinicola ossia:

2.935.000 x 0,0172 = 50.482 tonnellate

Il valore 0,0172 t/HL è stato pubblicato in uno studio di Agroenergie Aprile 2011

Mancano oltre 39000 tonnellate di vinacce all'appello. Dove le prenderanno?

AMICI ORTONESI, SIAMO CON VOI IN TUTTE LE BATTAGLIE IN DIFESA NON SOLO DELLA SALUTE E DELLA SALUBRITA' DELL'AMBIENTE MA ANCHE DEL BENESSERE ECONOMICO DELLA COMUNITA' CHE SI PUO' SVILUPPARE SOLO SALVAGUARDANDO LE VERE VOCAZIONI NATURALI E TRADIZIONALI DELLA ZONA, LE UNICHE CHE POSSONO GARANTIRE UN FUTURO SANO E SERENO ALLE NUOVE GENERAZIONI.
PERO' OCCORRE CHE L'OPINIONE PUBBLICA LOCALE ABBIA UNO SCATTO D'ORGOGLIO PER DIFENDERE LA PROPRIA INTEGRITA' E PER NON SOCCOMBERE AL RICATTO OCCUPAZIONALE DI BREVE PERIODO CHE VIENE SPESSO FATTO DA QUALCUNO.
SALUTE E LAVORO DEVONO ANDARE DI PARI PASSO ED E' QUESTA L'UNICA STRADA VINCENTE PER LA NOSTRA SPLENDIDA ITALIA PIENA DI RISORSE, BELLEZZE E POSSIBILITA' CHE ALCUNI VOGLIONO SOFFOCARE IN NOME DEL MISERO INTERESSE PERSONALE.

sabato 25 maggio 2013

LE MILLE BALLE BLU



                                   
   Paolo Primavera, Presidente della Confindustria teatina, in molte occasioni si è speso  per magnificare il progetto di Ombrina Mare 2, piattaforma per l’estrazione di idrocarburi che la Compagnia inglese Medoil vorrebbe realizzare a circa 6 km dalla Costa dei Trabocchi e che sarebbe affiancata da una nave gigantesca per lo stoccaggio e la prima raffinazione degli idrocarburi estratti.  Anzi c’è una gara tra il Primavera e il rappresentante della Medoil a chi le spara più grosse in materia dei vantaggi  che ne ricaverebbe il Paese in termini di nuovi posti di lavoro, di investimenti, di stimoli all’economia attraverso l’indotto. 

Va al riguardo considerato che le Compagnie, come tutte le altre numerose società straniere che estraggono petrolio dal nostro mare,  pagano royalties irrisorie, di appena il 7%. Ma la gran parte delle compagnie non paga nulla in virtù del fatto che sono loro stesse ad autocertificare la quantità di petrolio estratto senza che lo Stato eserciti alcun controllo. Esse inoltre godono di un regime piuttosto generoso di esenzioni durante il periodo di prova (anche per tale motivo molte compagnie cambiano spesso ragione sociale), di franchigie e deduzioni dei costi. Il risultato è che l’intero incasso per tutti pozzi esistenti in Italia è stato nel 2012 di appena euro 276.529.819, e per l’Abruzzo nel 2011 di appena euro 254.899,33 e nel 2012 di euro 314.415,10. Poiché queste Compagnie poi mettono sul mercato il  prodotto raffinato ai prezzi correnti, non si vede come, con queste concessioni, il governo possa ridurre la bolletta energetica del nostro Paese. Infine la manodopera è costituita da pochissime unità, per lo più specializzatissime, ad onta delle balle spudorate che la Medoil e i suoi corifei vanno spacciando: insomma a noi resta solo l’inquinamento e la devastazione di coste di alto pregio paesaggistico. 

Ma veniamo alla Medoil: essa ha in Italia 2 permessi di ricerca in terraferma (per 65,33 kmq), 2 in mare (tra cui Ombrina; in totale per 286,51 kmq); è titolare unico o unico rappresentante in 12 concessioni di coltivazione in terraferma (631,70 kmq), tra cui 4 in Abruzzzo (compresa la recentissima “Civita” a Cupello) ed è contitolare di altre 5 concessioni (tra queste, 1 in Abruzzo); è titolare di  2 concessioni di coltivazione in mare (per 48,23 kmq); è in joint-venture in 7 titoli con la Edison (tutti a terra), in 5 con  Eni (3 in mare), in 9 la Gas Plus Italiana (tutti a terra), in 5 con PetroRepItaliana, in 3 con Sviluppo Risorse Naturali e in 1 con Total E&P Italia (a terra). Orbene, il Ministero espone i dati delle royalties dal 2008: da essi non risulta che dal 2008 la Medoil abbia mai versato un euro nelle casse pubbliche ! Dal bilancio della Medoil si può arguire, considerando la spesa per gli addetti italiani, che essa corrisponde a meno di 20 posti di lavoro in tutto. Se poi si considerano le società di servizio (Halliburton, Slumberger, Weatherford, Becker.. tutte con sede in Abruzzo tra Ortona e Pescara) gli abruzzesi che vi lavorano sono 2 o 3 ! Chi, come la senatrice Federica Chiavaroli, ha dei dubbi, può andare a consultare il sito del competente Ministero. 

La verità è che trasformare l’Abruzzo e il suo mare in distretto petrolifero sarebbe una vera sciagura, ed oltre ad avere effetti devastanti sul territorio e sulla salute della gente, di certo ci farebbe perdere molte migliaia di posti di lavoro nell’agricoltura, soprattutto quella dedita ai prodotti d’eccellenza, nella pesca e nel turismo e non creerebbe condizioni favorevoli allo sviluppo dell’industria manifatturiera.  

                    Enrico Graziani, già senatore della Repubblica

mercoledì 22 maggio 2013

ANCHE IL "CORRIERE DELLA SERA" SI SCHIERA CONTRO IL MOSTRO "OMBRINA": FINALMENTE DIVENTA UN CASO NAZIONALE IL TENTATIVO DI DEVASTARE L'ABRUZZO.

Finalmente anche la stampa nazionale che ha un peso rilevante nell'opinione pubblica e negli ambienti che "contano" prende una posizione netta ed inequivocabile in merito ad "Ombrina Mare" ed a tutti i devastanti progetti che mettono a repentaglio l'integrità e la salute del nostro meraviglioso Paese.

Non è un elemento trascurabile anche per l'autorevolezza di chi ha scritto l'articolo, lo storico e giornalista Ernesto Galli Della Loggia. Vogliamo ricordare che analoghe autorevoli prese di posizione furono determinanti nella vittoriosa battaglia degli anni '70 contro l'installazione della Sangro Chimica in Val di Sangro. Allora apparvero articoli su L'Unità, Il Mondo, L'Avanti!, Panorama e contro la "raffinomania" italiana scrisse parole indimenticabili Indro Montanelli.

La nostra azione di informazione e diffusione della verità deve proseguire incessante fino al raggiungimento dell'obiettivo finale che non è solo l'abbandono del progetto "Ombrina Mare" ma la cancellazione definitiva dell'aberrante disegno generale di trasformare la nostra splendida Regione in distretto minerario e petrolchimico.
Qui di seguito pubblichiamo gli articoli tratti da "Primadanoi.it" e dal "Corriere della Sera".


Abruzzo/Petrolio: anche il Corriere della Sera contro Ombrina: «bomba ecologica»

«Una mostruosità che snaturerà i luoghi»

ABRUZZO. Ombrina Mare va fermata. Non lo dicono più solo dall’Abruzzo.
Ieri il Corriere della Sera ha dedicato un articolo ad Ombrina Mare, il progetto petrolifero della Medoil che dovrebbe sorgere a circa 5 chilometri dalla costa abruzzese. Nel testo firmato dal giornalista Ernesto Galli Della Loggia non si lesinano critiche. Ombrina viene definita «bomba ecologica» ma anche una «mostruosa unità galleggiante di raffineria e stoccaggio del greggio destinata a bruciare le impurità fortemente presenti nel combustibile di pessima qualità estratto».
«Per rendersi conto della mostruosità del progetto», secondo il Corriere, «basta dire che le autorità statunitensi non hanno mai autorizzato un impianto del genere nelle loro acque territoriali. Consapevoli evidentemente delle conseguenze pressocché inevitabili di una simile mostruosità: probabile inquinamento delle falde freatiche, più che probabili perdite in mare del greggio estratto e dell’idrogeno solforato , inevitabile riversamento di sostanze chimiche della lavorazione, distruzione di ogni attività turistica e di pesca per un lungo tratto della costa, radicale snaturamento dei luoghi. Certo», va avanti il giornalista, «contro Ombrina Mare 2 gli abitanti della provincia di Chieti sono scesi da tempo sul sentiero di guerra, e una volta tanto anche la autorità regionale dell'Abruzzo hanno espresso la loro opposizione. Ma dal momento che in Italia esiste anche un ministero dei Beni culturali e del Turismo e un ministero dell'Ambiente, mi chiedo quando tempo dobbiamo ancora aspettare perché i loro titolari ci facciano sentire anch'essi il lo "no". Senza se e senza ma».

«Galli Della Loggia non può essere certo tacciato di estremismo», commenta il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, «e il Corriere della Sera è sicuramente il quotidiano che più ha supportato il governo Monti. Se lo scrivono loro che Ombrina Mare 2 va bloccata vuol dire che avevamo davvero ragione».
Acerbo ora si augura che il quotidiano nazionale «approfondisca il nesso tra il singolo progetto e la "Strategia Energetica nazionale" che ci ha lasciato in eredità il tanto osannato ministro Passera.
L'editorialista del Corriere non solo riassume efficacemente le ragioni dell'opposizione a Ombrina ma mette il dito sulla piaga della mancata tutela del paesaggio e del consumo di suolo. Una lezione per quei politici di centrodestra e centrosinistra che hanno finora ostacolato il parco della Costa Teatina e che in Abruzzo hanno finora impedito di approvare le nostre proposte per lo stop al consumo di suolo e la tutela del paesaggio».
 (DA PRIMADANOI.IT DEL 21/5/13)

domenica 19 maggio 2013

VISITATE LE NUOVE "PAGINE" SUL BLOG DI NUOVO SENSO CIVICO: INFORMAZIONI SEMPRE AGGIORNATE SUGLI ARGOMENTI PIU' SCOTTANTI CHE CI RIGUARDANO DA VICINO

In questi giorni sono state aperte su questo blog di Nuovo Senso Civico una serie di nuove pagine che riguardano gli argomenti più scottanti che trattiamo abitualmente e che rappresentano una fonte di informazioni e di aggiornamenti continui che mettiamo a disposizione di tutti per contrastare quello che è ormai un attacco frontale al nostro Abruzzo ma non solo.
Stiamo parlando come al solito di trivelle, petrolio, rifiuti e discariche, inceneritori e centrali a biomasse, ma anche di quello che proponiamo in tema ad esempio di mobilità urbana e di cosa intendiamo per "progresso" (ben diverso dall'imbroglio dello "sviluppo").

Queste sono nel dettaglio le nuove pagine che si aggiungono alla storica sezione "Leggi, documenti, dossier" dalla quale si può attingere a molti documenti utili (basta cliccare sui titoli sotto il logo dell'Associazione):
  1. IN BICI A LANCIANO: notizie sulla mobilità pulita a Lanciano (servizio di bike sharing, appello per le piste ciclabili, ecc);
  2. CENTRALI A BIOMASSE IN ABRUZZO: una mappa continuamente aggiornata (anche grazie alle vostre segnalazioni) sul "business" del momento sintetizzabile nello slogan "a noi il fumo, a loro l'arrosto";
  3. SCRIVI AI PARLAMENTARI ABRUZZESI: gli indirizzi e-mail dei 21 parlamentari eletti in Abruzzo più alcuni ministri e presidenti di commissione per scrivergli ed invitarli pressantemente a fare di tutto per bloccare "Ombrina Mare" e tutte le trivelle nella nostra Regione, sia a terra che in acqua;
  4. IMPIANTI A RISCHIO IN ABRUZZO: l'elenco del Ministero dell'Ambiente degli impianti ad alto rischio presenti nella nostra Regione (stabilimenti chimici e petrolchimici, depositi di esplosivi, gas liquefatti ed oli minerali, distillerie, ecc). Una mappa purtroppo sicuramente non esaustiva della grave situazione che viviamo e che va peggiorando quotidianamente se non abbiamo uno scatto d'orgoglio e di dignità;
  5. VERSO RIFIUTI ZERO: tutti i passaggi di un percorso virtuoso che potrà liberarci dall'asfissiante accerchiamento dei rifiuti e degli speculatori che ci fanno affari d'oro e per sgretolare con fatti e documenti la falsa scelta alternativa (e suicida) tra discariche e inceneritori, entrambi devastanti per la nostra salute e il nostro benessere anche economico;
  6. LA NOSTRA IDEA DI LANCIANO: sono le "Osservazioni" presentate da Nuovo Senso Civico al "Piano Generale del Traffico Urbano" dell'Amministrazione Comunale di Lanciano che rappresentano una sintesi di quello che intendiamo per vivibilità urbana e di quale direzione dovrebbe prendere la nostra bellissima Città;
  7. FIRMA PER LE PISTE CICLABILI: da questa pagina si può aderire all'appello per la realizzazione delle piste ciclabili a Lanciano;
  8. I CANDIDATI (?) DI NSC: il programma ideale di Nuovo Senso Civico per un ipotetito candidato alle elezioni, sperando che un giorno non solo venga accolto a parole ma trasformato in fatti concreti;
  9. NSC E L'ENERGIA: la posizione e le proposte di Nuovo Senso Civico sullo scottante tema dell'energia, fonte spesso di tanti inganni e bugie a fin di male. 
Questi sono i nostri contributi al miglioramento della convivenza sociale nel rispetto della salute delle persone e dell'ambiente, del benessere in tutti i suoi aspetti compreso quello economico ed occupazionale, della giustizia sociale e delle opportunità per tutti, lontano da logiche clientelari, di casta o di privilegio.
In considerazione di tutti gli attacchi che stiamo subendo da ogni direzione (trivelle, inceneritori, rifiuti, cementificazioni selvagge, ecc.) E' GIUNTO IL TEMPO PER NOI ABRUZZESI DA OGGI IN POI DI ESSERE PIU' FORTI E SEMPRE MENO GENTILI CON CHI CI VUOLE DISTRUGGERE!       

venerdì 17 maggio 2013

ATTACCO ALL'ABRUZZO, CI SONO ANCHE LE BIOMASSE: L'INCENERITORE DI TREGLIO QUINTUPLICA.

 IL SEGUENTE APPELLO NON RIGUARDA SOLO I CITTADINI DI TREGLIO MA TUTTE LE PERSONE PER LE QUALI IL VALORE PRIMARIO E' LA DIFESA DELLA SALUTE E DEL BENESSERE DELLE COMUNITA' E NON IL SODDISFACIMENTO SFRENATO DI PURI INTERESSI ECONOMICI PERSONALI PER I QUALI TUTTO IL RESTO NON HA ALCUNA IMPORTANZA.
PER QUESTO NUOVO SENSO CIVICO INVITA TUTTI AD INTERVENIRE ALL'INCONTRO DI TREGLIO DI SABATO PROSSIMO E A PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DEI DANNI IRREPARABILI CHE STA SUBENDO LA NOSTRA BELLISSIMA REGIONE SACRIFICATA SULL'ALTARE DEL PROFITTO A TUTTI I COSTI.
DA ADESSO IN POI SEMPRE PIU' FORTI E SEMPRE MENO GENTILI CON CHI VUOLE APPROFITTARE DI NOI!



mercoledì 15 maggio 2013

A LANCIANO PARTE IL "BIKE-SHARING" (DOMENICA 19 C'E' ANCHE LA FESTA). BENE, E ADESSO LE PISTE CICLABILI! (FIRMATE L'APPELLO NELLA PAGINA DEDICATA)

Sabato 11 maggio è stato inaugurato a Lanciano il servizio di "bike-sharing", le biciclette in condivisione. Ne sono 44 elettriche e 22 normali posizionate in 6 postazioni all'interno della Città [vecchia Stazione/Viali - Piazza Pace (dietro ex-Liceo) - Olmo di Riccio (vicino Chiesa) - Piazza Cuonzo (zona stadio) - Piazza Giovanni Paolo II (Quartiere Santa Rita)- Marcianese (sede protezione civile)]. Per usufruirne bisogna iscriversi all'URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) versando una quota annua di €.20. Comunque per tutti i dettagli potete consultare la pagina dedicata del Comune di Lanciano cliccando QUI .

E' un'ottima iniziativa a sostegno della quale ci siamo sempre battuti in prima persona e della quale diamo atto sia alla vecchia Amministrazione Comunale che l'ha avviata e sia alla nuova che l'ha portata a termine.

Naturalmente si tratta solo di un primo passo in direzione del miglioramento della qualità della vita in Città attraverso una mobilità sempre più sana, efficiente e rispettosa.
Il secondo passo del tutto ovvio è la realizzazione delle piste ciclabili per incentivare ulteriormente l'uso di questi mezzi in una cornice di maggiore sicurezza.

Non ci stancheremo mai di ripetere che il progetto sulla migliore vivibilità nei centri urbani dev'essere generale, coerente ed omogeneo. Se andiamo verso una mobilità sempre meno nociva, caotica e stressante allora dobbiamo disincentivare e ridurre tutto ciò che è nocivo, caotico e stressante cominciando dall'uso indiscriminato dell'automobile. Se usiamo meno la macchina facciamo un gran bene non solo alla salute nostra ed a quella degli altri ma anche al nostro portafoglio e non avremmo certo bisogno di nuovi inutili parcheggi. Al loro posto cominciamo a fare qualche giardino pubblico in più.

L'uso della bicicletta è un piacere individuale che diventa beneficio collettivo e condividerne l'utilizzo può accrescere il senso di comunità. Per questo invitiamo tutte le persone ad avvicinarsi senza indugi a questo mezzo di trasporto sano e pratico e soprattutto ad averne il massimo rispetto. Possiamo dirci fiduciosi perchè è già evidente il successo dell'iniziativa e ci aspettiamo che l'Amministrazione Comunale farà di tutto per potenziare questo percorso virtuoso.
Infine invitiamo tutti a partecipare domenica prossima 19 maggio alla festa "BIKE PRIDE" che inizierà con il raduno alle ore 10 ai Viali per una tranquilla pedalata di 9 km. lungo le strade di Lanciano e che si snoderà lungo tutto l'arco della giornata con musica, giochi, cibo e iniziative varie.
Chi va in bici è tra amici!
Franco Mastrangelo - NUOVO SENSO CIVICO 

venerdì 10 maggio 2013

LE RAFFINERIE FANNO BENE ALLA SALUTE! BEN VENGA OMBRINA MARE... E POI IN ABRUZZO ABBIAMO 26 IMPIANTI A RISCHIO RILEVANTE.



Aumento incidenza dei tumori nei siti italiani a rischio
Tumori nei siti italiani a rischio. La loro incidenza, secondo un'analisi condotta su 23 dei 44 siti d'interesse nazionale dello studio Sentieri, aumenta del 9% negli uomini e del 7% nelle donne, per un totale rispettivamente di 57.391 e 49.058 nuovi casi diagnosticati tra il 1996 e il 2005. Sono queste le anticipazioni fornite a Siracusa dal Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione primaria dell'Iss e dall'Associazione italiana registri tumori (Airtum).
A questo dato contribuiscono, in particolare, i tumori maligni di esofago, colon-retto, fegato, colecisti e vie biliari, pancreas, laringe, polmone, pelle (melanomi), rene e vie urinarie, vescica e linfoma non Hodgkin. Negli uomini, inoltre, si osservano eccessi di mesotelioma e tumori maligni di prostata, testicolo ed encefalo. Fra le donne, invece, si riscontrano tumori maligni della mammella, del sistema linfoemopoietico nel suo complesso e, in particolare, della leucemia mieloide cronica. In entrambi i generi, è stato osservato un deficit di tumori gastrici. E se, infine, fra gli uomini è stato rilevato un deficit di leucemie totali, linfoidi, anche croniche, fra le donne, è emerso un deficit di tumori della tiroide, del corpo dell'utero e dei tessuti molli.
Sono questi i risultati preliminari emersi dalla prima fase dell'indagine, presentati a Siracusa nel corso della XXXVIII Riunione del Gruppo per la Registrazione e l'Epidemiologia del cancro nei paesi di Lingua Latina (Grell), dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) e dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Insomma, come ha spiegato al convegno Stefano Ferretti, ex segretario nazionale Airtum, quello che sappiamo oggi, in base a questi esiti preliminari, è che in certe zone, già considerate "a rischio" perché inquinate, i SIN appunto, si registra in effetti un aumento dei casi di cancro.
"Avere queste e informazioni e conoscere queste dati è utile alle autorità per la tutela della salute, che hanno così conferme statistiche su quanto accade in determinati territori", ha detto Ferretti. Compito del gruppo di lavoro Iss-Airtum è ora capire quale sia il contributo dell'inquinamento ambientale all'incremento specifico osservato per alcune sedi tumorali. Le analisi definitive sono attese entro la fine del 2013.
L'ELENCO COMPLETO DEI SIN: Aree industriali Val Basento (Potenza/Matera), aree industriali Porto Torres (Sassari), aree litorale vesuviano (Napoli), bacino idrico fiume Sacco (Roma/Frosinone), Balangero (Torino), Bari - Fibronit, basso bacino del fiume Chienti (Fermo), Biancavilla (Catania), Bolzano, Brescia Caffaro, Brindisi, Broni (Pavia), Casale Monferrato (Alessandria), Cengio e Saliceto (Savona/Cuneo), Cerro al Lambro (Milano), Cogoleto-Stoppani (Genova), Crotone-Cassano-Cerchiara (Crotone/Cosenza), Emarese (Aosta), Falconara Marittima (Ancona), Fidenza (Parma), Gela (Caltanisetta), laghi di Mantova e polo chimico, laguna di Grado e Marano (Udine/Gorizia), litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano (Caserta/Napoli), Livorno, Manfredonia (Foggia), Massa Carrara, Milazzo (Messina), Orbetello (Grosseto), Pieve Vergonte (Verbano Cusio Ossola), Pioltello Rodano (Milano), Piombino (Livorno), Pitelli (La Spezia), Priolo (Siracusa), Sassuolo-Scandiano (Modena/Reggio Emilia), Serravalle Scrivia (Alessandria), Sesto San Giovanni (Milano), Sulcis-Iglesiente-Guspinese (Carbonia Iglesias/Cagliari/Medio Campidano), Taranto, Terni Papigno, Tito (Potenza), Trento Nord, Trieste, Venezia Porto Marghera.
Roberta Ragni
greenME 

IN ABRUZZO CI SONO 26 IMPIANTI A RISCHIO RILEVANTE: ECCO L'ELENCO

In tutta Italia sono 1.100

(da PRIMADANOI.IT del 29 gennaio 2013)


ABRUZZO. Oltre 1.100 impianti a rischio di incidente rilevante sparsi in tutta Italia e che interessano 739 comuni.
E' la fotografia scattata dal rapporto di Legambiente e Protezione civile 'Ecosistema rischio industrie', presentato a Roma. Alle domande rivolte alle amministrazioni comunali che ospitano impianti pericolosi hanno risposto soltanto 211 comuni (29%) fra cui non compare Taranto che - afferma il capo della Protezione civile Franco Gabrielli - «non ci risulta essere un comune non implicato da questo punto di vista».
Ma tace anche l’Abruzzo che di impianti ne conta 26 (su 20 comuni diversi). Per Gabrielli quello che «preoccupa di più» è che «siamo un Paese poco sensibile su questi temi: siamo in una sorta di limbo; quello che mi allarma è la mancanza di consapevolezza».
E infatti il rapporto parla di «informazione ancora insufficiente ai cittadini sui rischi e sui comportamenti da tenere in caso di emergenza» (solo 105 comuni, 50%); mentre «scuole (18% dei casi), centri commerciali (13%), strutture turistiche (8%), chiese (7%), ospedali (2%)» continuano a esser «presenti nelle aree a maggior rischio», definite aree di danno, in 104 comuni.
La concentrazione degli impianti (dai petrolchimici alle raffinerie che in caso di incidente possono provocare incendi, contaminazione di suoli, acque, aria) riguarda soprattutto Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna.
«I comuni - spiega Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente - hanno il compito fondamentale di fare da raccordo tra la pianificazione urbanistica e la presenza di insediamenti a rischio; spetta loro l'informazione ai cittadini».
Per Simone Andreotti, responsabile Protezione civile di Legambiente, è di «fondamentale importanza che tutti facciano la propria parte per rispettare la legge».

I ‘MAGNIFICI’ 26
Stando al rapporto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare 8 impianti sono in provincia di Chieti, 7 in provincia di L’Aquila, 7 nel Pescarese e 4 nel Teramano.
Nel Chietino il ministero segnala una società di produzione e deposito esplosivi a piane di Santo Stefano a Frisa, uno stabilimento chimico e petrolchimico a Gissi, una distilleria a Villa Caldari di Ortona, uno stabilimento chimico e petrolchimico a Punta Penna a Vasto, una ditta di produzione ed esplosivi a Casalbordino, un deposito di gas liquefatti a Chieti scalo, una società di stoccaggi sotterranei a Cupello, il deposito di oli minerali dell’Eni in contrada San Pietro ad Ortona. Nell’Aquilano ci sono i laboratori nazionali del Gran Sasso, una società che si occupa di produzione e deposito di esplosivi a Oricola e una seconda a Tagliacozzo. Nella lista viene inserita anche la Micron, un deposito di gas liquefatti a Barisciano, e altri due a L’Aquila. Nel Pescarese il ministero segnala oltre allo stabilimento chimico e petrolchimico di Bussi anche due aziende che producono esplosivi a Città Sant’Angelo e due depositi di gas liquefatti, un deposito di oli minerali a Pescara.
Nel Teramano rientrano invece lo stabilimento chimico e petrolchimico di Ancarano, un deposito di esplosivi a Teramo e lo stoccaggio sotterraneo della Edison di Cellino Attanasio.
collegatevi al documento allegato qui sotto per avere l'elenco dettagliato

mercoledì 1 maggio 2013

ECCOVI LE E-MAIL DEI 21 PARLAMENTARI ABRUZZESI: SCRIVIAMOGLI SUBITO PER INDURLI A FERMARE OMBRINA E LE TRIVELLE

AGGIORNAMENTO DEL 9 MAGGIO ERMETE REALACCI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE CON TOMMASO GINOBLE, DEPUTATO ABRUZZESE, SEGRETARIO: adesso vediamo come si comportano. Nel frattempo non sarebbe male rinfrescare anche a loro la memoria per cui vi indichiamo le e-mail dei componenti con incarichi istituzionali.
CAMERA - VIII COMMISSIONE "AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI:
Presidente ERMETE REALACCI (PD) realacci_e@camera.it
Vicepresidenti TINO IANNUZZI (PD) iannuzzi_b@camera.it (oppure info@tinoiannuzzi.it )
                             MASSIMO FELICE DE ROSA (Mov.5 Stelle)  derosa_m@camera.it 
Segretari  TOMMASO GINOBLE (PD-Abruzzo) ginoble_t@camera.it
                   PATRIZIA TERZONI (Mov.5 Stelle) terzoni_p@camera.it 

Queste le prime dichiarazioni di Ermete Realacci:
Lavorerò, nell’ambito della mie competenze, perché la Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici affronti le tante questioni aperte e per fare delle politiche ambientali e territoriali la chiave per rilanciare l’economia e produrre nuova occupazione. […] La risposta alla crisi non può che venire da una scommessa sull’innovazione, sulla qualità, sulla green economy. Prima di tutto è necessario rilanciare l’edilizia a partire dalla qualificazione urbana, dalla manutenzione del territorio e delle infrastrutture e stabilizzare ed estendere gli incentivi per il risparmio energetico e la sicurezza antisismica degli edifici privati e pubblici. Affronteremo i problemi a partire dal merito delle proposte, mi auguro quindi sia possibile in molti casi avere maggioranze più ampie di quella che sostiene il governo. Così come sarà possibile che su alcuni temi ci siano maggioranze diverse. Mi attiverò da subito per rinunciare alla mia indennità di presidente di Commissione e mi risulta che una scelta analoga farà anche il vicepresidente Tino Iannuzzi.
 AGGIORNAMENTO DEL 6 MAGGIO - RISPOSTA DELLA SENATRICE PEZZOPANE: pubblichiamo qui di seguito la risposta che abbiamo ricevuto dalla senatrice Stefania Pezzopane:
"Non posso rispondere a tutti, fate girare la risposta. Ho presentato un apposito disegno di legge in senato ed una interrogazione. Inoltre ho parlato personalmente col neo ministro Orlando per sollecitare l'immediata attenzione. Appena insediate le commissioni spero si potrà esaminare il testo. Cordiali saluti. Stefania Pezzopane"

AGGIORNAMENTO DEL 4 MAGGIO: su richiesta di molti, PER FACILITARE L'INVIO DELLE E-MAIL AI 21 PARLAMENTARI RIEPILOGHIAMO QUI TUTTI GLI INDIRIZZI:   castricone_a@camera.it delgrosso_d@camera.it colletti_a@camera.it distefano_fabrizio@camera.it piccone_f@camera.it vacca_g@camera.it melilla_g@camera.it legnini_g@camera.it sottanelli_g@camera.it gutgeld_i@camera.it amato_maria@camera.it tancredi_p@camera.it ginoble_t@camera.it dincecco_v@camera.it antonio.razzi@senato.it federica.chiavaroli@senato.it gaetano.quagliariello@senato.it gianluca.castaldi@senato.it paola.pelino@senato.it rosettaenza.blundo@senato.it stefania.pezzopane@senato.it
Vi chiediamo di mandare anche a noi l'invio per conoscenza (CC) agli indirizzi info@nuovosensocivico.it oppure francomnsc@email.it
SE POI VOLETE MANDARE L'E-MAIL CONTEMPORANEAMENTE A TUTTI I 21 PARLAMENTARI ALLORA POTETE FARE COPIA E INCOLLA SULLA RIGA DEI DESTINATARI DELLA VOSTRA CASELLA DEL BLOCCO DEGLI INDIRIZZI QUI SOTTO INSERENDO ANCHE IL TESTO SUCCESSIVO:

castricone_a@camera.it;delgrosso_d@camera.it;colletti_a@camera.it;distefano_fabrizio@camera.it;piccone_f@camera.it;vacca_g@camera.it;melilla_g@camera.it;legnini_g@camera.it;sottanelli_g@camera.it;gutgeld_i@camera.it;amato_maria@camera.it;tancredi_p@camera.it;ginoble_t@camera.it;dincecco_v@camera.it;antonio.razzi@senato.it;federica.chiavaroli@senato.it;gaetano.quagliariello@senato.it;gianluca.castaldi@senato.it;paola.pelino@senato.it;rosettaenza.blundo@senato.it;stefania.pezzopane@senato.it


A TUTTI I PARLAMENTARI ELETTI IN ABRUZZO


Con la storica manifestazione del 13 aprile a Pescara alla quale hanno partecipato decine di migliaia di persone compresi moltissimi Sindaci ed Amministratori locali, l’Abruzzo ha detto un NO chiaro e tondo non solo al progetto “Ombrina mare” ma all’intero disegno di trasformare tutta la regione in distretto petrolchimico.


Noi tutti intendiamo invece difendere l’Abruzzo Regione verde d’Europa, la sua bellezza e le sue vere vocazioni e per questo pretendiamo da lei e da tutti i Parlamentari che hanno avuto i voti degli abruzzesi di attivarsi concretamente per far abrogare subito l’art.35 del “Decreto sviluppo” n°83 del 22/6/2012 (che ha permesso la “riattivazione” di Ombrina e di altri progetti simili) e per ottenere l’approvazione di qualsiasi atto normativo che cancelli definitivamente lo sciagurato obiettivo di trasformare la nostra bellissima regione  in distretto minerario.

Seguiremo con attenzione tutta la vostra attività parlamentare e non vi daremo tregua finché non sarà raggiunto il risultato positivo che tutti gli abruzzesi attendono.

Con fiducia,
…………………………..




AGGIORNAMENTO DEL 3 MAGGIO: ieri si è costituita presso la sede della Provincia di Chieti una "task force" per organizzare il contrasto a Ombrina Mare ed alla petrolizzazione dell'Abruzzo.
Erano presenti oltre al presidente Di Giuseppantonio e al Consigliere delegato alle questioni petrolifere, Franco Moroni, i rappresentanti dei comuni di Chieti, Casacanditella, Casalincontrada, Fossacesia, Francavilla al Mare, Lanciano, Mozzagrogna, Ortona, Rocca San Giovanni, San Vito Chietino, Torino di Sangro, Torricella Peligna e Vasto. Erano presenti inoltre i rappresentanti di Confcommercio Chieti, Legambiente Abruzzo, Nuovo Senso Civico, WWF Abruzzo.
In quest'ottica è stato programmato un incontro il 13 maggio con i parlamentari eletti in Abruzzo. In preparazione di questo confronto DIVENTA SEMPRE PIU' IMPORTANTE INTENSIFICARE LA NOSTRA AZIONE DI SCRIVERE AI SUDDETTI PARLAMENTARI ED AL MINISTRO DELL'AMBIENTE PER MANIFESTARE TUTTA LA NOSTRA OPPOSIZIONE A QUESTI PROGETTI (VEDETE QUI SOTTO COME FARE).
Sono già partite centinaia di e-mail (continuate a mandarcele per conoscenza in modo da poter verificare i ritmi).
NON MOLLIAMO MAI PERCHE' TUTTI UNITI CE LA POSSIAMO FARE! 


Adesso un governo c'è, che piaccia o no.
E ci sono anche due nuovi ministri che ci riguardano molto da vicino perchè intervengono negli iter di approvazione dei progetti petroliferi: il Ministro dell'ambiente Andrea Orlando (PD)
e il Ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato (PD)
Saranno loro i nostri interlocutori finali e speriamo tutti ardentemente che le cose vadano meglio rispetto alla coppia Clini-Passera che ci ha ridotti nelle attuali disastrose condizioni.

Un ruolo importantissimo però dovranno svolgerlo i parlamentari eletti in Abruzzo che, se vogliono, possono fare molto per scongiurare la deriva petrolchimica della nostra regione.
Per questo abbiamo pensato che occorra un'operazione di "sveglia" e di "pressione civica" per ricordargli i loro doveri.

Poco più sotto vi indichiamo gli indirizzi di posta elettronica istituzionali di ognuno di loro e vi invitiamo a scrivergli per sollecitare il loro impegno alla soluzione dell'enorme problema che ci affligge.
Abbiamo elaborato un testo base che può essere utilizzato allo scopo, ma potete scrivere ciò che volete, naturalmente sempre in termini civili.
Aiutateci a diffondere questa iniziativa.
Ecco il testo (potete inviarlo contemporaneamente a tutti e, se possibile, per conoscenza a info@nuovosensocivico.it oppure francomnsc@email.it . Comunicateci anche le eventuali risposte così le pubblichiamo sul blog):  

A TUTTI I PARLAMENTARI ELETTI IN ABRUZZO



Con la storica manifestazione del 13 aprile a Pescara alla quale hanno partecipato decine di migliaia di persone compresi moltissimi Sindaci ed Amministratori locali, l’Abruzzo ha detto un NO chiaro e tondo non solo al progetto “Ombrina mare” ma all’intero disegno di trasformare tutta la regione in distretto petrolchimico.



Noi tutti intendiamo invece difendere l’Abruzzo Regione verde d’Europa, la sua bellezza e le sue vere vocazioni e per questo pretendiamo da lei e da tutti i Parlamentari che hanno avuto i voti degli abruzzesi di attivarsi concretamente per far abrogare subito l’art.35 del “Decreto sviluppo” n°83 del 22/6/2012 (che ha permesso la “riattivazione” di Ombrina e di altri progetti simili) e per ottenere l’approvazione di qualsiasi atto normativo che cancelli definitivamente lo sciagurato obiettivo di trasformare la nostra bellissima regione  in distretto minerario.



Seguiremo con attenzione tutta la vostra attività parlamentare e non vi daremo tregua finchè non sarà raggiunto il risultato positivo che tutti gli abruzzesi attendono.



Con fiducia,

[nome e cognome] “amica/o dell’Abruzzo”
 
Naturalmente sarebbe buona cosa far conoscere le nostre intenzioni anche al Ministro dell'Ambiente all'indirizzo orlando_a@camera.it :

AL MINISTRO DELL'AMBIENTE ANDREA ORLANDO 

Con la storica manifestazione del 13 aprile a Pescara alla quale hanno partecipato decine di migliaia di persone compresi moltissimi Sindaci ed Amministratori locali, l’Abruzzo ha detto un NO chiaro e tondo non solo al progetto “Ombrina mare” ma all’intero disegno di trasformare tutta la regione in distretto petrolchimico.




Noi tutti intendiamo invece difendere l’Abruzzo Regione verde d’Europa, la sua bellezza e le sue vere vocazioni e per questo chiediamo l'immediata abrogazione dell’art.35 del “Decreto sviluppo” n°83 del 22/6/2012 (che ha permesso la “riattivazione” di Ombrina e di altri progetti simili) e  l’approvazione di qualsiasi atto normativo che cancelli definitivamente lo sciagurato obiettivo di trasformare la nostra bellissima regione  in distretto minerario. Nel frattempo ci aspettiamo che non vengano più concessi permessi di esplorazione e ricerca e concessioni per le attività estrattive nella nostra regione sia in terra che in mare.



Seguiremo con grande attenzione tutta la sua attività ministeriale in merito finchè non sarà raggiunto il risultato positivo che tutti gli abruzzesi attendono.



Con fiducia,

[nome e cognome] “amica/o dell’Abruzzo”
  
ELENCO DEI 21 PARLAMENTARI ELETTI IN ABRUZZO CON LE RELATIVE E-MAIL 

MARIA AMATO (Camera - PD)
amato_maria@camera.it 









ROSETTA BLUNDO (Senato - Mov. 5 Stelle)
rosettaenza.blundo@senato.it
 GIANLUCA CASTALDI (Senato - Mov.5 St.)
gianluca.castaldi@senato.it






 ANTONIO CASTRICONE (Camera - PD)
castricone_a@camera.it
 FEDERICA CHIAVAROLI (Senato - PDL)
federica.chiavaroli@senato.it 
 ANDREA COLLETTI (Camera - Mov. 5 St.)
colletti_a@camera.it 
 VITTORIA D'INCECCO (Camera - PD)
dincecco_v@camera.it




 
DANIELE DEL GROSSO (Camera - Mov.5 St.)
delgrosso_d@camera.it 
FABRIZIO DI STEFANO (Camera - PDL)
distefano_fabrizio@camera.it 
TOMMASO GINOBLE (Camera - PD)
ginoble_t@camera.it 
ITZHAK GUTGELD (Camera - PD)
gutgeld_i@camera.it 
GIOVANNI LEGNINI (Camera - PD)
legnini_g@camera.it 
GIANNI MELILLA (Camera - SEL)
melilla_g@camera.it 
PAOLA PELINO (Senato - PDL)
paola.pelino@senato.it 
STEFANIA PEZZOPANE (Senato - PD)
stefania.pezzopane@senato.it 
FILIPPO PICCONE (Camera - PDL)
piccone_f@camera.it 
GAETANO QUAGLIARIELLO (Senato - PDL ora Ministro delle Riforme Istituzionali)
gaetano.quagliariello@senato.it 
ANTONIO RAZZI (Senato - PDL)
antonio.razzi@senato.it 
GIULIO SOTTANELLI (Camera -Scelta Civica)
sottanelli_g@camera.it 
PAOLO TANCREDI (Camera - PDL)
tancredi_p@camera.it 
GIANLUCA VACCA (Camera - Mov. 5 Stelle)
vacca_g@camera.it 








AUGURI A TUTTI NOI E AVANTI TUTTA!