mercoledì 22 maggio 2013

ANCHE IL "CORRIERE DELLA SERA" SI SCHIERA CONTRO IL MOSTRO "OMBRINA": FINALMENTE DIVENTA UN CASO NAZIONALE IL TENTATIVO DI DEVASTARE L'ABRUZZO.

Finalmente anche la stampa nazionale che ha un peso rilevante nell'opinione pubblica e negli ambienti che "contano" prende una posizione netta ed inequivocabile in merito ad "Ombrina Mare" ed a tutti i devastanti progetti che mettono a repentaglio l'integrità e la salute del nostro meraviglioso Paese.

Non è un elemento trascurabile anche per l'autorevolezza di chi ha scritto l'articolo, lo storico e giornalista Ernesto Galli Della Loggia. Vogliamo ricordare che analoghe autorevoli prese di posizione furono determinanti nella vittoriosa battaglia degli anni '70 contro l'installazione della Sangro Chimica in Val di Sangro. Allora apparvero articoli su L'Unità, Il Mondo, L'Avanti!, Panorama e contro la "raffinomania" italiana scrisse parole indimenticabili Indro Montanelli.

La nostra azione di informazione e diffusione della verità deve proseguire incessante fino al raggiungimento dell'obiettivo finale che non è solo l'abbandono del progetto "Ombrina Mare" ma la cancellazione definitiva dell'aberrante disegno generale di trasformare la nostra splendida Regione in distretto minerario e petrolchimico.
Qui di seguito pubblichiamo gli articoli tratti da "Primadanoi.it" e dal "Corriere della Sera".


Abruzzo/Petrolio: anche il Corriere della Sera contro Ombrina: «bomba ecologica»

«Una mostruosità che snaturerà i luoghi»

ABRUZZO. Ombrina Mare va fermata. Non lo dicono più solo dall’Abruzzo.
Ieri il Corriere della Sera ha dedicato un articolo ad Ombrina Mare, il progetto petrolifero della Medoil che dovrebbe sorgere a circa 5 chilometri dalla costa abruzzese. Nel testo firmato dal giornalista Ernesto Galli Della Loggia non si lesinano critiche. Ombrina viene definita «bomba ecologica» ma anche una «mostruosa unità galleggiante di raffineria e stoccaggio del greggio destinata a bruciare le impurità fortemente presenti nel combustibile di pessima qualità estratto».
«Per rendersi conto della mostruosità del progetto», secondo il Corriere, «basta dire che le autorità statunitensi non hanno mai autorizzato un impianto del genere nelle loro acque territoriali. Consapevoli evidentemente delle conseguenze pressocché inevitabili di una simile mostruosità: probabile inquinamento delle falde freatiche, più che probabili perdite in mare del greggio estratto e dell’idrogeno solforato , inevitabile riversamento di sostanze chimiche della lavorazione, distruzione di ogni attività turistica e di pesca per un lungo tratto della costa, radicale snaturamento dei luoghi. Certo», va avanti il giornalista, «contro Ombrina Mare 2 gli abitanti della provincia di Chieti sono scesi da tempo sul sentiero di guerra, e una volta tanto anche la autorità regionale dell'Abruzzo hanno espresso la loro opposizione. Ma dal momento che in Italia esiste anche un ministero dei Beni culturali e del Turismo e un ministero dell'Ambiente, mi chiedo quando tempo dobbiamo ancora aspettare perché i loro titolari ci facciano sentire anch'essi il lo "no". Senza se e senza ma».

«Galli Della Loggia non può essere certo tacciato di estremismo», commenta il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, «e il Corriere della Sera è sicuramente il quotidiano che più ha supportato il governo Monti. Se lo scrivono loro che Ombrina Mare 2 va bloccata vuol dire che avevamo davvero ragione».
Acerbo ora si augura che il quotidiano nazionale «approfondisca il nesso tra il singolo progetto e la "Strategia Energetica nazionale" che ci ha lasciato in eredità il tanto osannato ministro Passera.
L'editorialista del Corriere non solo riassume efficacemente le ragioni dell'opposizione a Ombrina ma mette il dito sulla piaga della mancata tutela del paesaggio e del consumo di suolo. Una lezione per quei politici di centrodestra e centrosinistra che hanno finora ostacolato il parco della Costa Teatina e che in Abruzzo hanno finora impedito di approvare le nostre proposte per lo stop al consumo di suolo e la tutela del paesaggio».
 (DA PRIMADANOI.IT DEL 21/5/13)

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