mercoledì 23 ottobre 2013

L'INQUINAMENTO UCCIDE: LO DEVONO TENERE BENE IN MENTE POLITICI ED AMMINISTRATORI QUANDO FANNO LE LORO SCELTE.

Ci sono due notizie recenti che rafforzano ulteriormente le nostre argomentazioni nelle battaglie contro l'inquinamento e in difesa della salute di tutti gli esseri viventi e dell'ambiente in cui vivono.

La prima, storica e di carattere scientifico internazionale, viene dalla IARC, l'Agenzia per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità: un suo autorevolissimo studio ha certificato senza possibilità di smentita che l'inquinamento atmosferico nel suo complesso è sicuramente cancerogeno per gli esseri umani.

La seconda, di carattere locale/nazionale, riguarda il sequestro di una centrale a biomasse a Cremona a causa dello stoccaggio abusivo nelle campagne adiacenti delle scorie tossiche e nocive prodotte dalla stessa.

Su entrambe le notizie riporteremo qui sotto i resoconti più dettagliati. Per il momento ci preme sottolineare lo stretto collegamento tra le due e l'insegnamento che ne dovrebbero trarre tutti i politici e gli amministratori: le decisioni che riguardano direttamente o indirettamente la salute delle persone ed il loro benessere vanno sempre prese sulla base delle conoscenze scientifiche più aggiornate. Per tutti coloro che hanno incarichi istituzionali o posizioni da decisori non è ammessa l'ignoranza di questi argomenti perchè con le loro scelte possono determinare la vita o la morte dei loro concittadini.

Dice il Prof.Umberto Tirelli, Direttore del Dipartimento di oncologia medica dell'Istituto tumori di Aviano: “La classificazione dell’OMS che include l’inquinamento atmosferico come cancerogeno è un passo importante anche per l’Italia a cui devono seguire interventi immediati da parte delle nostre autorità politico-sanitarie. Infatti, ci sono modi molto efficaci per ridurre l’inquinamento atmosferico, per esempio riducendo significativamente il traffico automobilistico nei centri delle città, impedendo la costruzione di alloggi vicino alle autostrade o alle strade di grande percorrenza, attivando piste ciclabili e pedonali e autobus ecologici per disincentivare il traffico automobilistico, controllando il livello di riscaldamento delle abitazioni e le emissioni industriali inquinanti”.

Soprattutto i Sindaci e gli Amministratori locali non possono agire in maniera schizofrenica comportandosi a seconda delle circostanze come Dottor Jekyll o Mister Hyde ma devono avere bene in mente una strategia coerente ed omogenea di lungo periodo che determini tutte le loro scelte pubbliche.
Gli Amministratori di Lanciano hanno un'ottima occasione per dimostrare tutta la loro buona volontà in questo senso, attraverso le modalità e la scelta delle priorità nell'adozione del "Piano del traffico": vogliamo ricordare loro, come leggerete più sotto, che "i dati più recenti indicano che nel 2010 almeno 223mila morti per cancro ai polmoni sono da imputare all'inquinamento dell'aria. I maggiori imputati, spiegano gli esperti che hanno condotto l'analisi, sono proprio le polveri sottili e le sostanze che derivano dai mezzi di trasporto."

E non dimenticate mai che la difesa della vita è l'atto più nobile che esista.

Verdetto storico dello IARC (Oms): "Inquinamento e polveri sottili certificati come fattori cancerogeni"


Non solo l'inquinamento in generale ma anche le polveri sottili sono state dichiarate cancerogene per gli esseri umani, perché causano un aumento del rischio di tumore ai polmoni. “Ora non si può più indugiare, bisogna agire per ridurre una delle principali cause di morte”, fanno sapere dall'IARC, agenzia dell'Oms.

18 OTT - Ormai è ufficiale, quello che molti pensavano già da tempo: l'inquinamento atmosferico è cancerogeno per gli esseri umani. A definirlo così e catalogarlo nel “gruppo 1”, quello che contiene le sostanze più pericolose, è stata l'agenzia dell'Oms specializzata per il cancro, ovvero l'IARC (International Agency for Research on Cancer), a seguito di un'attenta revisione di tutta la letteratura scientifica sull'argomento. Allo stesso modo, insieme all'inquinamento in generale, anche il particolato atmosferico, ovvero le cosiddette polveri sottili – che sono una delle componenti che causano “cattiva aria” – è stato separatamente revisionato e dichiarato cancerogeno.


Il motivo è semplice: dagli studi analizzati emerge in maniera chiara che sia l'inquinamento atmosferico che le piccole particelle che lo compongono aumentano il rischio di cancro ai polmoni, e in qualche caso anche alla vescica. E che, sebbene la composizione dell'aria inquinata cambi molto da luogo a luogo, questo problema è presente in qualche misura in tutte le regioni del mondo.
In altre parole, si tratta della sostanza cancerogena più diffusa al mondo. “L'aria che respiriamo si è riempita di diversi tipi di agenti che favoriscono l'insorgenza di tumori”, ha spiegato Kurt Straif, a capo della sezione dell'IARC dedicata alle monografie, che ha pubblicato l'ultima revisione della letteratura. “Oggi sappiamo che questo non solo un rischio generico per la salute, per quanto grande, ma è una delle principali cause ambientali della morte per cancro”.
Le sorgenti principali sono infatti trasporti, centrali elettriche, emissioni industriali e agricole e anche riscaldamenti e cucine. Tuttavia, precisano gli esperti, alcuni agenti inquinanti hanno anche fonti naturali.
“Classificare l'inquinamento come carncerogeno per gli esseri umani è un passo molto importante”, ha sotttolineato Christopher Wild, direttore IARC. “Ci sono metodi per ridurlo e, data la scala dell'esposizione, che colpisce tutto il mondo, la decisione dell'Oms dovrebbe dare un chiaro segnale alla comunità internazionale affinché agisca senza ulteriori indugi”. 

18 ottobre 2013
 

Perché questo verdetto è così importante?


18 OTT - Quando si dice che molte delle sostanze che respiriamo in città e talvolta anche in campagna fanno male alla salute non si dice nulla di nuovo. Ma allora perché è così importante che l'Oms abbia classificato l'inquinamento atmosferico come cancerogeno? Il vero elemento di novità, probabilmente, è che per la prima volta non sono le singole sostanze ad essere classificate nel “gruppo 1”, quello delle più pericolose e sicuramente cancerogene, ma l'inquinamento in generale.


Nel passato, lo IARC Monographs Programme, la cosiddetta “enciclopedia dei cancerogeni” che ha pubblicato la revisione che ha portato a questa nuova storica classificazione, aveva già fornito evidenza che molte singole sostanze o mix di esse che si trovano nell'aria inquinata fossero causa dello sviluppo dei tumori. Tra queste il diesel esausto, solventi, metalli e polveri. Ma questa è la prima volta che l'inquinamento nella sua totalità è stato definito cancerogeno. “Il nostro obiettivo era quello di valutare l'aria che tutti respiriamo, invece che focalizzarci su elementi specifici”, ha spiegato Dana Loomis, che fa parte del programma. “E in questo senso i risultati puntano tutti nella stessa direzione: il rischio di ammalarsi di cancro ai polmoni è significativamente più alto nelle persone che sono esposte ad inquinamento ambientale”.
Già prima della nuova classificazione Oms si sapeva che l'inquinamento può causare un ampio spettro di malattie, a partire da quelle respiratorie per arrivare a quelle cardiache. Tuttavia, studi indicano che negli ultimi anni i livelli di esposizione sono incrementati significativamente, soprattutto nei paesi a più rapida industrializzazione con popolazioni molto numerose e questo ha avuto ripercussioni sui decessi per cancro: i dati più recenti indicano che che nel 2010 almeno 223 mila morti per cancro ai polmoni sono da imputare all'inquinamento dell'aria. I maggiori imputati, spiegano gli esperti che hanno condotto l'analisi, sono proprio le polveri sottili e le sostanze che derivano dai mezzi di trasporto. A dirlo oltre 1000 studi scientifici con ricercatori che provengono da cinque continenti, e che si basano su dati epidemiologici che riguardano milioni di persone che abitano Europa, Nord e Sud America, Asia.

18 ottobre 2013
Tratto dal sito QUOTIDIANOSANITA.IT: clicca su http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=17574 

Scorie tossiche nei campi Sequestrata centrale a biomasse

Trovati reflui industriali di colore nerastro 26 volte più tossici del consentito, liberamente dispersi nei campi di un'azienda compiacente. I cittadini si lamentavano per l'odore nauseabondo



Cremona, 19 ottobre 2013 - Una discarica abusiva di scorie tossiche è stata scoperta nei campi agricoli del cremonese e una centrale a biomasse è stata sequestrata dai carabinieri del Noe di Brescia, insieme ai terreni di un'azienda agricola compiacente. L'indagine dei militari è scattata dalle lamentele di alcuni cittadini che si lamentavano per delle esalazioni sospette e dopo i controlli ambientali. I carabinieri hanno scoperto così una grande quantità di  rifiuti speciali pericolosi, gestito da una società agricola che si era prestata allo stoccaggio abusivo nei propri terreni delle scorie prodotte dalla centrale a biomasse.
Sin dal primo accesso i sospetti dei carabinieri sono caduti sulle scorie ed i liquidi sparsi sul terreno agricolo confinante e nascosto alla vista dei passanti, che si presentavano di colore nerastro e dall'odore nauseabondo. I carabinieri del Noe hanno eseguito ulteriori accertamenti tecnici e campionamenti per rilevare la composizione chimica e le caratteristiche del materiale sospetto, insieme all'Arpa di Brescia e l'amministrazione provinciale di Cremona.
Le analisi chimiche hanno rilevato la positività al parametro del 'cod' (chemical oxygen demand) che rappresenta un indice che misura il grado di inquinamento dell'acqua da parte di sostanze ossidabili, principalmente organiche, risultato pari a 2.632 mg/l ovvero oltre 26 volte superiore ai limiti previsti dal decreto legislativo 152/2006 per i reflui industriali sul suolo.
A seguito dell'allarmante risultato delle analisi, è scattato immediatamente il blitz che ha portato alla segnalazione alla procura della Repubblica di Cremona dei 2 soggetti ritenuti responsabili ed al sequestro probatorio della centrale a biomasse gestita da una società milanese nonchè del terreno, perchè contaminato per presenza di scorie e liquidi costituenti rifiuti speciali pericolosi provenienti dall'impianto.
Sul posto è intervenuto il sindaco del comune di Gadesco Pieve Delmona che, constata la gravità della situazione, si è riservato di emettere nelle prossime ore un ordinanza sindacale a tutela della salute pubblica e dell'ambiente.

Da ILGIORNO.IT http://www.ilgiorno.it/cremona/cronaca/2013/10/19/968308-centrale-biomasse-cremona-inquinamento.shtml

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