giovedì 31 luglio 2014

L'INFAMANTE CROLLO DEL TRABOCCO TURCHINO NON DIVENTI IL CROLLO DELLA COSTA DEI TRABOCCHI.

Ci siamo lasciati durante le Regionali con gli "schizzi di petrolio sulle elezioni" (vedi QUI ) e da allora quegli schizzi si sono fatti macchie sempre più grandi.

E' ormai evidente che Renzi ed il suo governo sostengono con favore la nuova sconsiderata ondata di trivellazioni in nome di uno sviluppo economico e occupazionale che in tutti i modi abbiamo dimostrato che non solo non c'è ma che al contrario verrebbe seriamente compromesso proprio da questa scelta.

Soprattutto in Abruzzo, condannato dall'alto al mortifero destino di distretto petrolchimico, dove da decenni si è deciso di andare in tutt'altra direzione, adeguata alle sue caratteristiche, opposta e incompatibile con trivelle, pozzi, raffinerie e stoccaggi vari.
Soprattutto in Abruzzo dove a Pescara c'è stata la più grande manifestazione popolare della storia italiana contro la prepotenza petrolifera spalleggiata da politici conniventi se non, a volte, corrotti.

Ma tutto questo il neo-decisionismo renziano non può sopportarlo e quindi procede spedito alla faccia delle sacrosante rivendicazioni locali. Quello che il centro decide, la periferia dell'impero deve accettare senza batter ciglio.

Solo che noi, e con noi la stragrande maggioranza di chi vive e vuole continuare a vivere in Abruzzo, non ci stiamo.
Senza clamori mediatici Nuovo Senso Civico in questi mesi ha lavorato duro in questa direzione contribuendo tra l'altro in maniera decisiva all'elaborazione delle osservazioni della Regione Abruzzo per bloccare l'autorizzazione del tristemente noto progetto "Ombrina Mare".

Ma purtroppo non c'è solo Ombrina.
I petrolieri, ringalluzziti dal nuovo clima politico favorevole, sono tornati all'attacco in grande stile: al largo di Ortona la società Petroceltic ha ripresentato il progetto "Elsa 2" già pesantemente bocciato nel 2011 dal Comitato VIA nazionale ( vedi QUI su Primadanoi.it).
Al largo di Vasto sono stati autorizzati 3 nuovi pozzi nella concessione "Rospo Mare" alla società Edison che, vogliamo sottolinearlo, è la stessa imputata per il disastro ambientale di Bussi (vedi QUI su Primadanoi.it).

Com'è possibile tutto questo? Come potremmo fidarci? Come possono accettare tutto questo i nostri Amministratori senza fare tutto e anche più di tutto per fermare lo scempio? Cosa fanno concretamente politici locali e parlamentari abruzzesi al di là delle innocue iniziative di bandiera?

Nuovo Senso Civico, nato proprio per la splendida vittoriosa battaglia contro la raffineria/centro oli di Ortona, sarà come sempre in prima linea per difendere la salute, il futuro e il benessere economico di tutti gli Abruzzesi che non meritano di essere trattati da sudditi alla mercè del tiranno di turno.
Lavoreremo sodo perchè la vergogna mondiale del crollo del Trabocco Turchino non diventi il simbolo di una terra che non ha rispetto della sua bellezza, della sua storia e della sua dignità calpestata da pirati, avvoltoi e mezze cartucce.

In alto i cuori e avanti tutta!

NUOVO SENSO CIVICO

Per approfondimenti recenti vedi il dossier petrolio 2014 di Legambiente QUI su Primadanoi.it.

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