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PETROLIO IN TERRAFERMA (Aprile 2013)
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PETROLIO A TERRA
Sguardo sintetico
alle iniziative in idrocarburi in Abruzzo, in terra-ferma [ferma?!?]:
aggiornamento al 16.06. 2015.
Istanze di permessi di
ricerca
Sono al momento in fase
“decisoria” [non “derisoria”] mediante Conferenza di Servizi le istanze:
n
San Buono, presentata il 26.07.2007 da
MedOilGas, della quale sono in regione Abruzzo (CH) kmq 262,86 su 736,3. La
Regione Abruzzo ha chiesto inutilmente l’applicazione della LR 49/2010: è
comunque ancora alla VIA regionale dal 11.04.2013; la fase decisoria sarà
possibilmente risolta d’autorità in CdS. Ora è Rochopper Italia.
n
Corropoli, presentata da JKX (ossia Gas Plus) il
01.10.2004, della quale sono in Abruzzo (TE) kmq 151,64 su 172,3. Il 5.12.2012
il ministero ha chiesto a Marche e Abruzzo una conferma della loro intesa, che
non è mai ancora arrivata; anche qui, la fase decisoria sarà possibilmente
risolta d’autorità in CdS. Ora appartiene a Rockhopper Civita.
Sono alla VIA, con soluzione
tramite Conferenza di Servizi per mancate risposte regionali ai
solleciti governativi:
n
San Rocco, presentata il 15.06.2006 dalla
Compagnia Generale Idrocarburi per kmq 67,75 in prov. di Chieti. Sollecito
03.02.2011. Risollecito 17.09.2012.
n
Carovilli, presentata da Enel Longanesi
Developments il 01.03.2002, kmq 70,48 su 673,2 in prov. dell’Aquila.
Interferisce col Parco Nazionale. Solleciti 14.02.2011 e 18.07.2012; la Regione
Abruzzo aveva già dato il parere VIA il 29.07.2007 e dovrebbe solo confermarlo
a seguito di alcune novità d’ordine amministrativo (= cambio intestazione).
n
Cipressi, presentata da Eni il 28.04.2006, kmq
42,03 in prov. di Pescara e 102,40 in prov. di Teramo. Presentazione a VIA reg.
23.11.2011. Sollecito ministeriale per VIA e Intesa 26.07.2012. La ripresa del
procedimento era stata comunicata il 12.02.2010, dopo la sospensione da LR.
n
S. Venere, presentata da Eni e Gas Plus il
22.06.2006, kmq 73,12 in prov. di Pescara. Sollecito ministeriale 01.08.2012;
sollecito del proponente 01.08.2012. Il 27.08.2012 il ministero a chiesto a
Regione Abruzzo l’invio del parere VIA e la conferma della sua intesa.
n
Villa Carbone, presentata da Gas Plus-MedOil il
28.04.2006, per 68,12 kmq in prov. di Teramo. Il sollecito 01.08.2012 chiede
anche l’espressione dell’intesa: infatti, il 27.02.2012 la Regione Abruzzo,
comunicando il suo parere VIA, si era dichiarata favorevole all’esclusione del
permesso dalla VIA.
n
Villa Mazzarosa, presentata da MedOilGas il
31.03.2006, kmq 13,4 in prov. di Teramo. Il sollecito 31.07.2012 chiede anche
l’espressione dell’intesa: il 28.02.2013, confermando la rinuncia inaugurata
con Villa Carbone, la Regione Abruzzo ha espresso parere favorevole
all’esclusione dalla VIA. Ora è Canoel 50% e GasPlusItaliana 50%.
Permessi
di Ricerca Vigenti.
n
Colle dei Nidi, chiesto da Gas
Plus-MedOil-Petrorep il 28.04.2006, kmq 82,84 in prov. di Teramo e 0,35 kmq
nelle Marche; è stata attribuito a Gas Plus-Canoel-Petrorep a decorrere dal
12.07.2013, con l’assenso della Regione Abruzzo rilasciato con le due determine
dirigenziali D13/37 [28.05.2008] e D13/47 [7.07.2008] e con lettera di conferma
n. 21659 del 24.01.2013. Comprende «l’esecuzione di un nuovo rilievo sismico
secondo transetti mirati per una lunghezza di circa 20/30 km» e la
«perforazione di un sondaggio esplorativo della profondità di 3500 m». Il decreto
di attribuzione ha «ritenuto che il permesso possa essere conferito al fine di
valorizzare per mezzo della ricerca le risorse nazionali di idrocarburi in
attuazione degli obiettivi programmatici individuati nella Strategia Energetica Nazionale decreto
interministeriale 8 marzo 2013». Il Tar-Lazio ha al momento bloccato il decreto
d’attribuzione, e si dovrà attendere l’eventuale appello in CdStato.
Sono in sospensione della decorrenza dei
termini per mancato pronunciamento regionale sull’esecuzione di
un pozzo:
n
Civita, di MedOilGas Civita ora Rockhopper
Civita , kmq 278,57 in prov. di Chieti, già prorogato una volta (scadenza
5.02.2015). Il pozzo non eseguito è il Civita Nord 1. Durante la sospensione è
stato proposto il pozzo S. Liberata 1, non approvato alla VIA regionale (sett.
2012); la sospensione è stata rinnovata il 12.12.2013, in attesa dell’esito del
ricorso al TAR contro il giudizio VIA negativo della Regione Abruzzo (n 2318
del 10.12.2013) sul nuovo pozzo S. Liberata 1 dir, spostato di pochi metri. La
decorrenza dei tempi è ripresa l’08.09.2014, ma il 31.03.2014 era stata
presentata una nuova istanza di sospensione. Il permesso ospita la concessione Aglavizza, già in corso dal
dicembre 2012. Dal 20.10.2014 è Rockhopper Italia.
n
Ortona, di Adriatica Idrocarburi-ENI, kmq 140,20
in prov. di Chieti, sospeso dal 27.07.2010 in attesa del pozzo Gagliarda 1 dir,
che ha superato la VIA al MATTM il 9.04.2010 [DSA-DEC-2009-0000937] ma non ha
ancora ricevuto l’intesa della Regione Abruzzo. Il I periodo scadeva il
10.07.2008. Non ha ancora usufruito di proroghe alle quali avrebbe diritto, ma
la sospensione è stata rinnovata il 27.07.2010, in attesa della Regione.
n
Mutignano, di Adriatica Idrocarburi-GasPlus, per
62,85 kmq in prov. di Teramo e 13,34 di Pescara. Il pozzo Sabbione 1 dir
incorse nella LR 02/2008 e causò la sospensione: la legge decadde e il permesso, dopo una
riduzione concordata, è tornato in vigore, ma la sospensione decorrente dal
18.12.2008 non è chiusa in attesa dell’intesa regionale su Sabbione 1, che non
è mai ancora arrivata. Era stato conferito il 9.06.2000, per kmq 98,99, e
prorogato [20.11.2007] fino al 9.06.2009. Il 17.02.2012 aveva subito una
piccola riduzione di area per far posto alla Concessione Colle S. Giovanni,
appena rilasciata (gen. 2012).
n
Bucchianico, di Adriatica Idrocarburi, 23,26 kmq
in prov. di Pescara e 155,7 di Chieti. Pietra dello scandalo: il pozzo Crecchio
1 dir, sospeso dal 27.09.2007 - nello stesso giorno in cui il ministero ha
sospeso “Ortona” e “Civita” [9.07.2008] - in attesa della pronuncia regionale
VIA, che non è mai ancora arrivata. Il permesso, che ospita dal 2002 la Concessione
Miglianico col suo famigerato Centro-Oli, ha già usufruito di 2 proroghe e
sarebbe dovuto scadere il 25.07.2008.
Sono sospesi per mancanza di
pronunciamento dell’intesa regionale abruzzese i
seguenti titoli, originariamente fuori legge per dimensioni, che hanno
presentato varie istanze:
n
Settecerri, di Adriatica Idrocarburi e MedOilGas,
636,93 kmq in prov. di Teramo, 244,36 di Ascoli Piceno e 0,88 di Rieti (in
tutto 882,17> 750). L’Ente Parco Nazionale dei Monti della Laga e del Gran
Sasso si era opposto all’esecuzione della prospezione geofisica, determinando
la sospensione finita il 10.01.2013. Il 21.01.2013, per evitare l’opposizione
del Parco, ha subito una riduzione di area a kmq 419,20 - di cui 363,36 in
prov. di Teramo e il resto nelle Marche. Il I periodo scade ora il 21.08.2016,
ma c’è tempo per chiedere legittime proroghe.
n
Fiume Aniene, di LumaxOil, 221,78 kmq in prov.
dell’Aquila, 658,67 di Roma e 30,97 di Frosinone (in tutto 911,02 > 750), I
periodo in scadenza il 5.01.2008, sospeso una seconda volta dal 11.08.2008 in
attesa dell’intesa della Regione Abruzzo alla proroga della vigenza del
Permesso “Sora”: infatti Aniene fa parte di un programma unitario di lavoro con
“Lago del Salto”, “Sora” e “Frosinone” approvato con DM 29.05.2000, e non ha
mai ricevuto riduzioni d’area. Copre il Parco Naturale dei Monti Simbruini, il rettangolo
fra Palestrina, Vicovaro, Avezzano e la Riserva Regionale Zompo lo Schioppo.
n
Lago del Salto, di LumaxOil, 416,18 kmq in prov.
di Rieti, 81,71 di Roma e 419,18 dell’Aquila, (in tutto 918,06 > 750).
Sospeso una seconda volta dal 11.08.2008, copre il lago del Salto, la Riserva Naturale
Monte Navegna e Monte Cervia e parte del Parco Naturale dei Monti Lucretii. Il
I periodo scadeva il 5.01.2008. La sospensione è stata accordata in attesa
dell’intesa abruzzese (chiesta dal ministero 11.06.2008 con nota 10476) alla
proroga della vigenza dello stesso permesso, che però non si sa quando sia
stata mai chiesta da Lumax Oil.
n
Sora, di LumaxOil, 476,41 kmq in prov. di
Frosinone e 419,09 dell’Aquila (in tutto 895,5 > 750). Triangolo tra
Capistrello-Luco dei Marsi, San Donato val di Comino-Atina e Veroli-Ferentino.
Sospeso la seconda volta dal 11.08.2008, in concomitanza con le sospensioni di
“Aniene”, “lago del Salto” e “Frosinone”, è ancora in attesa dell’intesa
regionale abruzzese (richiesta dal ministero con nota 10478 del 11.06.2008)
alla proroga, che anche qui non si sa quando sia chiesta da Lumax,
Ha presentato
domanda di riduzione e proroga il permesso:
---
Pescopennataro, di Adriatica Idrocarburi, solo 5,28 kmq in prov. di Chieti e 76,35
di Isernia. Ha ricevuto due sospensioni
e, quindi, il I periodo scadeva il 4.10.2011 come fissato. La riduzione è stata
accordata l’8.06.2010 per escludere aree del Parco della Majella e per ottenere
l’area del pozzo “Lago Saletta 1dir” dal Comune di Castel del Giudice (IS). Non
risultano ancora concesse proroghe.
Il permesso Monte Pallano, di
Forest CMI- Intergie, kmq 35,72 in val di Sangro (Ch), il cui I periodo sarebbe
scaduto il 02.05.2010, non risulta aver neanche chiesto proroghe. Tuttavia ha
dato vita all’istanza di concessione Colle Santo, attualmente in itinere. Il II
periodo dovrebbe scadere nel 2016, salvo un anno di possibile proroga.
Istanze
di Concessione di Coltivazione
n
Colle Santo, di ForestCMI-Intergie, kmq 35,72. C’è
una VIA negativa alla Regione contrastata al TAR. Per il 01.10.2012 il
ministero ha convocato a Roma una CdS per approfittare della sentenza TAR, sospensiva del rigetto nella VIA regionale, e
far passare il progetto comunque. Il 9.12.2013 la Regione Abruzzo comunicava il
suo parere VIA non favorevole, contro cui un ricorso amministrativo della
proponente ha ottenuto una riformulazione meglio motivata, ma non ancora
l’annullamento del parere.
Concessioni di
Coltivazione
Sono sotto accanimento
terapeutico per motivi occulti i seguenti titoli:
n
Filetto (Gas Plus). Scaduto a maggio 2012 e
prorogato di 10 anni. Un solo pozzo produttivo: Poggiofiorito 001 bis dir A, a Ovindoli (2006; m 1078). Un
secondo pozzo non eroga più: il Fonte Filippo 001 dir. Presentata domanda per
Stoccaggio “Poggiofiorito”, che ha già ottenuto VIA favorevole dal MATTM. La
produzione di gas è passata da smc 8.157.299 del 2008 a smc 4.826.408 del 2013.
n
Fiume Treste (ENI), kmq 115,60, in scadenza
21.11.2005 e in rinuncia dal 2006: i 4 pozzi produttivi rimasti, collegati alla
centrale di raccolta e trattamento di Cupello, non sono eroganti. Già passato a
stoccaggio.
n
S. Maria Imbaro (ENI), kmq 99,51, in rinuncia
mai accordata dal 1994, è scaduta senza proroghe il 25.01.2012 e senza
verifiche sulla chiusura dei pozzi.
n
S. Basile (MedOilGas), kmq 97,56, fuori
produzione dal 1999, in rinuncia e riattribuzione, ha cambiato programma di
lavoro nel 1995; è rimasto col solo pozzo Basile 001 non erogante, collegato
alla Centrale di Raccolta e Trattamento “Poggiofiorito” in S. Martino sulla
Marruccina.
n
Miglianico, di Adriatica Idrocarburi (il
famigerato Centro-Oli), 29,30 kmq, che è improduttivo dal 2004 e scade nel
19.04.2022 salvo proroghe. Dichiara 2 pozzi produttivi non eroganti (Miglianico
001 e Miglianico 002 DIR A) e un pozzo di reiniezione (Granciaro001). Ha
prodotto smc 322.012 di gas e 878.650 kg
di olio greggio nel 2004.
n
Aglavizza,
di MedOilGas Civita, kmq 7,32 (CH). Ci sono state 2 Conferenze di Servizi e ne
è stata convocata una terza il 20.07.2011. Col parere favorevolissimo di
Cupello, il rilascio è stato finalmente assicurato i 17.12.2012 e ha una prima
scadenza, dunque, il 17.12.2032. Il pozzo autorizzato Civita 001 non è ancora
dichiarato erogante.
n
S.
Mauro (Gas Plus-MedOil-Petrorep) kmq 25,12. Conferito nel 1990, non
scade prima del 9.02.2020. MedOil ha dato posto a CanoelItalia. Ha in
produzione il solo pozzo S.MauroNord 001dir (1998; m 1230), mentre i due pozzi,
S.Mauro 001dir e S.Mauro 002dir B-II foro, non erogano più. Ha un collegamento
con la Centrale di Raccolta e Trattamento “S: Mauro” nel Comune di Bellante
(TE) di 5400 mq. La produzione di gas è passata da smc 7.124.539 del 2004 a smc
2.194.612 del 2013.
n
Cellino Stoccaggio è una Concessione di Coltivazione passata a Concessione di Stoccaggio [non è molto chiaro come], di
30,38 kmq in provincia di Teramo, che si trova ad avere in scadenza il I
periodo (di 30 anni, coltivazione) il 10.12.2014; la Edison ha ovviamente
presentato istanza di proroga (decennale) perché continua a coltivare: infatti,
ha 5 pozzi dedicati allo stoccaggio, 12 pozzi in produzione e 6 pozzi ad altro
utilizzo. La produzione di gas di smc 24.763.889 nel 2004, ha subito un calo
nel 2009 (smc 15.989.821) e un altro nel 2013 (smc 11.833.128).
È fresca di attribuzione invece
(19.01.2012) la Concessione Colle s. Giovanni, di
Adriatica Idrocarburi e Gas Plus, 22,5 kmq in prov. di Teramo, che dichiara in
produzione il pozzo Colle Sciarra 001DIR
(2006; m 1927). Ha ottenuto il parere favorevole della Regione Abruzzo
(2.08.2011), e i nullaosta dei comuni di Atri e Pineto (22.01.2011), nonché la
dichiarazione di pubblica utilità. Ha un programma approvato (pure da Pineto)
che prevede 2 gasdotti dai pozzi Colle Sciarra a Pineto (DN 4” e DN 8”) e
l’installazione, ancora a Pineto, di un impianto di trattamento gas. 70 giorni
dopo l’attribuzione ha già fatto un cambio di intestazione della quota. Ha un
solo pozzo in produzione (Colle Sciarra 001 Dir)
PETROLIO IN MARE!
Stato degli interventi in idrocarburi nel mare
abruzzese.
Aggiornamento al 2.10.2014.
Dal sito ministeriale.
PROSPEZIONE
d 1
BP SP. La Spectrum Geo ltd. (???, norvegese, la stessa che fino al gen.
2014 ha investigato in Croazia) ha presentato istanza, il 26.01.2011, per
sottoporre a prospezione una fascia di mare larga più o meno 50 km e distante
12-18 miglia dalla costa (14510 kmq), che, in Abruzzo, passa per Martinsicuro
fermandosi a S. Salvo (più di 4000 kmq). La Conferenza di Servizi per la VIA si
è tenuta senza colpo ferire. La
prospezione può usare la tecnica air-gun. L’istanza ha già
ricevuto nulla osta dalla Pesca e parere positivo dai Beni Culturali, ed ha
superato la VIA nonostante il parere sfavorevole della Regione Abruzzo (23.04.2013).
Nell’Adriatico pugliese si
sovrappongono poi due richieste: una, della stessa Spectrum (la d 1 FP
SP di 16300 kmq) e l’altra (la d 2 FP PG
di 14280 kmq) della Petroleum Geoservice Asia Pacific , entrambe in fase di
raccolta pareri (quelli del Min. della Pesca positivo è già arrivato da tempo:
28.08.2012! [vedi dopo].
RICERCA.
Permessi in vigore.
I Permessi, come le Prospezioni, usano
in genere piattaforme mobili. Nel mare teatino sono in vigore 4 permessi:
BR 268 RG, appoggiato sulla costa tra
Francavilla ed Ortona, adiacente a sud del titolo d 496 BR EL ed ad ovest del
titolo d 495 BR EL e in testa a VegaOil (60%) e Petroceltic (40%). L’attività
programmata non ha superato la VIA ministeriale ed è stata sospesa (16.04.2010)
in attesa dell’esito del ricorso al TAR dei titolari. Copre 126,58 kmq. VegaOil
è stata sostituita da Cygam Energy Italia. I ministri Amb. e Beni Cult. hanno
già firmato il decreto di compatibilità per il pozzo Elsa 2.
BR 269 GC, appoggiato sulla costa fra
Ortona e Torino di S. e coprente 271,25 kmq. Il 27.04.2012 ha ottenuto un
decreto di proroga fino al 5.05.2015. per consentire alla titolare MedOil di
risolvere le difficoltà della concessione d 30 BC MD “Ombrina 2”. L’istanza di
proroga non è stata sottoposta ad alcuna verifica di compatibilità legale,
normativa ed ambientale e ad alcuna consultazione pubblica: il permesso occupa
tutta la costa dei “trabocchi”. La piattaforma Ombrina 2 è considerata
attualmente non operante. Il 29.05.2014 è stata presentata istanza per una
nuova sospensione dei termini che è scattata il 4.05.2015. Dal 3.12.2014 è
Rockhopper Italia.
BR 270 EL, al largo di Ortona e
adiacente alla 269 costiera, si trova immediatamente ad ovest del titolo 495
della stessa Petroceltic e si estende per 144,5 kmq. Il permesso è stato
rilasciato con decreto del 15.06.2012., dopo un preavviso di rigetto ai sensi
del D. Lgsl. 128/2010, una riperimetrazione, il parere positivo di tutti, fra
cui della capitaneria di porto di Ortona e, pur in mancato intervento, delle
amministrazioni locali in conferenza di servizi. È consentita la tecnica
“air-gun”. È stata chiesta sospensione del decorso temporale il 23.04.2015.
BR 271 EL, di 327,10 kmq e adiacente al
270, ancora Petroceltic, rilasciato con decreto del 15.06.2012. Ha la stessa
storia del precedente 270, con l’aggiunta del parere favorevole anche della
Capitaneria di Porto di Termoli. Le amministrazioni non hanno espresso alcuna
incompatibilità, nonostante punta Aderci e il Parco della Costa Teatina.
Consentito l’air-gun.
BR 272 EL., di 474 kmq fra i paralleli
di Silvi e Ortona, Petroceltic, rilasciato il 15.03.2013. Ha già chiesto una
sospensione dei termini temporali il 23.04.2015. Aveva avuto una riperimetrazione
(31.12.2010) e una riduzione di area in fase di ricerca, e un parere favorevole
a fine 2012 della Capitaneria di Porto di Ortona.
Istanze di Permessi di
Ricerca
Si
trovano in itinere le istanze seguenti, tutte di Petroceltic:
d 494 BR EL, di 373,7 kmq fra il Vasto
e le Tremiti, al confine con la ZTB; è in fase di VIA al ministero, ove ha
ricevuto pareri negativi dalle isole e dal Molise; per sfuggire ai pareri
negativi pugliesi è stata riperimetrata il 31.01.2011. È in fase di raccolta di
nulla-osta (il 3.12.2012 ha ricevuto quello della Dir.Gen.Pesca); il 13.03.2014
ha ottenuto, dal MATTM, il decretoVIA
favorevole con prescrizioni.
d 505 BR EL, di 729,7 kmq tra
Francavilla ed Ortona; dopo un preavviso di rigetto, è tornata in Conferenza di
Servizi mediante la presentazione da parte della titolare dei verbali del TAR
(28.09.2011).
e
le seguenti istanze di Enel Longanesi Developments
d
508 BR EN , presentata il 31.07.2014, 675,3 kmq fra il parallelo di
S.Benedetto d.T. e quello di Roseto d.A. In esame CIRM.
d
509 BR EN, presentata il 16.06.2014, 739,5 kmq fra i
paralleli di Alba Adriatica e Silvi. In esame CIRM:
Prospezione
Il primo Agosto 2014 è stata aperta alla
concorrenza per Permesso di Ricerca un’area, a trapezio rettangolo rovesciato
di altezza circa 28 km, nel mare fra Giulianova (base minore circa 17 km a
partire da 35 km circa dalla costa) e Grottammare (base maggiore circa 35 km a partire da 25 km
circa dalla costa), per una superficie dichiarata di 695,3 kmq. La concorrenza è stata aperta a seguito
dell’istanza d 508 BR EN della Enel Longanesi Developments (100%) del
16.06.2014; e scade l’1.11.2014. La ELD, alla stessa data, è titolare di altre
istanze nel mare marchigiano, quali la d 507 BR EN di 744,6 kmq. (un quadrato
fra S.Benedetto e Civitanova a ~ 25 km dalla costa, di lato 30 km, più o meno);
la d 506 BR EN di 716,4 kmq, (grosso modo un rettangolo 35x21 kmq, a ~40 km
dalla costa fra Fermo e Camerano); e la d 504 BR GE di 531,8 kmq tra Fano e
Riccione (come un trapezio isoscele rovesciato, ~ 20 km a nord di Ancona).
Immediatamente adiacente a sud, Enel
Longanesi Developments ha presentato, in eguale data (16.06.2014), istanza d
509 BR EN di 739,5 kmq, fra il mare di
Alba Adriatica e quello di Pineto. L’area ha forma grosso modo rettangolare
(~35x22 kmq), col vertice più vicino a ~ 20 km a nord-est di Pescara. La
concorrenza è aperta e chiusa alle stesse date della precedente. Con questa, la
Enel Longanesi Developments è intestataria di 5 istanze contemporanee e
adiacenti, che dovrebbero configurare un “piano” da sottoporre eventualmente
alla VAS (?). La titolarità di tutti i connessi Permessi supererebbe di un
fattore 4 l’area massima consentita dal d.lgs. n 625/1996 (750 kmq); ma già due
Permessi adiacenti aggirerebbero tale limite di legge.
d
1 BP – SP: istanza di SpectrumGeoLimited 26.01.2011; 14510 kmq (da Rimini alla
isole Tremiti); parere favorevole dal Min.Pol.Agr.(Pesca!) 12.12.2011; parere
favorevole Sopr.Ben.Arch. 21.02.2012; parere sfavorevole VIA Regione Puglia
23.04.2013.
d
1 FP – SP: istanza di SpectrumGeoLimited
26.01.2011; 16300 kmq (dalle Tremiti ad
Otranto); parere positivo Sopr.Ben.Arch. 21.12.2012; parere non favorevole Via
Regione Puglia 23.04.2013.
d
2 FP – PG: istanza di
PetroleumGeoServiceAsiaPacific 31.05.2011; 14280 kmq che si sovrappongono a
quelli d1 FP-SP dal meridiano di Bari a Otranto; nulla osta dal Min.Pol.Agric.
28.08.2012; in corso raccolta degli altri pareri.
CONCESSIONI di COLTIVAZIONE:
Istanze
Nel 1988 l’Agip presentò istanza per la
concessione d 26 BC AG, di 58,48 kmq proprio di fronte alla costa dei
“trabocchi” tra Ortona e Fossacesia. L’Agip è stata, dopo molti anni, costretta
ad una riperimetrazione contro la quale è ricorsa al TAR.
L’istanza di MedOil (ora Rockhopper) d
30 BC MD di 109,2 kmq fra Ortona e Rocca s.G., ha ricevuto un preavviso di
rigetto al quale MedOil si è opposta verso il ministero dello Sviluppo Economico,
preannunciando ricorso. L’istanza è all’interno del permesso 269,
artificialmente prorogato per permetterle di avanzare (con Ombrina 2). Essa ha
ricevuto, in marzo 2013, l’approvazione VIA, in seguito all’abolizione, da
parte del ministero Monti-Passera, dell’art. di legge [d.lgs. n. 128/2010,
prestigiacomo] che ne aveva indicato il rigetto, ma è dovuto tornare a una
procedura AIA. La procedura AIA è favorevolmente conclusa e in attesa di
decreto.
Concessioni in Vigore
BC
5 AS : 98,35 kmq, Adriatica Idrocarburi-ENI, sulla spiaggia di Silvi e davanti
a Pineto, ora in contraddizione stridente con le posteriori protezioni del
Cerrano. Senza alcuna obiezione amministrativa, ha ottenuto una proroga, di
dubbia legittimità, fino a oltre 40 anni (12.11.2004); una nuova proroga è
stata chiesta il 13.03.2012. Si articola su 5 piattaforme che raccolgono 4
pozzi in produzione e 4 ormai non eroganti. Raccolta
e trattamento: Pineto.
Fratello est 004
(1978; m 2803) , alla
piattaforma Fratello Cluster in B.C5.AS;
Fratello est 006
dir (1978; m 2444)
Fratello nord 001 DA alla piattaforma Fratello Nord
Fratello Nord 002 Dir
(1979; m 2453)
Simonetta 001, alla piattaforma Simonetta 1 (1993; m 2553)
La produzione di
gas è passata da smc 94.453.448 del 2004 a smc 43.357.650 del 2014.
BC
3 AS : 221,69 kmq, per metà
appena al largo fra Alba Adriatica e Martinsicuro. 100% di Adriatica
Idrocarburi (ENI), conferita il 7.07.1973 e prorogata 2 volte (l’ultima,
l’11.07.2012) fino al 7.07.2018. Si articola su 5 piattaforme a cui afferiscono
3 pozzi in produzione e 11 al momento non eroganti.
Eleonora 007 Dir (1986; 2556m), alla piattaforma Eleonora;
Emilio 009 dir A, alla
piattaforma Emilio (2004; m 2755); il pozzo Emilio 8 DIR B è stato in workover
dal 01.09.2013 al 01.12.2013, ma è ora
segnalato in produzione.
La produzione di gas è passata da smc
216.509.727 del 2004 a smc 35.162.074 del 2014.
BC 8 LF: la famosa Rospo Mare a olio, fra
Vasto e le isole Tremiti, di 369,62 kmq in mano a Edison ed Eni. Conferita a
Elf il 9.03.1978, è stata prorogata in dubbia legittimità fino a 40 anni
(9.03.2018). Si articola su 5 piattaforme (una di cui già inattiva) fra cui la
famigerata galleggiante Alba Marina e le rimangono 29 pozzi in produzione + 1
non erogante e 1 di monitoraggio. A fine anno 2012, la vecchia Alba Marina è
sostituita da una nuova, a servizio delle tre piattaforme (Rospo Mare A, B e
C). Al 25 ott 2014 non è segnalato alcun pozzo in produzione, sembra a causa di
una procedura VIA di 2 pozzi in work-over (RM 330 ST iniziato il 7.03 e
terminato il 14.05.2013; RM 334 ST iniziato il 01.03 e terminato il 31.07.2013).
Ha ottenuto il decreto AIA per la perforazione di altri 4 pozzi dalla
piattaforma B
La produzione di olio greggio è
stata nel 2007 (anno migliore) di kg 365.385.000; nel 2011 (anno continuo
peggiore) kg 205.645.000; nel 2012 (6 mesi di fermo) kg 83.373.220; nel 2013 (4
mesi di fermo) kg 155.758.944; nel 2014 ha
estratto kg 227.093.508.
BC 1 LF: S. Stefano Mare, fra Torino
di S. e Vasto fin sulla battigia, per
93,19 kmq in testa a Edison (95%) e a Gas Plus. Pur mantenendo vive 5
piattaforme, ha ormai un solo pozzo in bassa produzione e ben 6 non più
eroganti. Ciò nonostante è stata prorogata fino agli inauditi 45 anni
(27.08.2015) in funzione surrettizia di appoggio e servizio per altre
iniziative in area. Il 13.08.2013 ha chiesto una nuova proroga.
La produzione di gas è passata da smc
10.976.958 del 2004 a smc 4.748.888 del 2007 e a smc 134,668 del 2011 e a smc
193.940 nel 2014.
BC 9 AS: 262,86 kmq tra Pineto e Alba
Adriatica, in testa ad Adriatica Idrocarburi (2/3) ed Edison, ha una sola
piattaforma con soli 2 pozzi produttivi e 4 ormai non eroganti. Manco a dirlo
ha ottenuto una proroga fino a 40 anni (20.11.2018). Raccolta e trattamento:
Pineto.
Squalo centrale 005 dir alla piattaforma Squalo (1980; m
2393)
Squalo Centrale 006
La produzione di
gas è passata da smc 15.624.072 del 2004 a smc 9.915.443 del 2013 e smc
4.783.850 nel 2014.
BC 10 AS: 216,85 kmq fra Roseto d. A.
e Martinsicuro, in testa ai medesimi padroni con 2 piattaforme, 10 pozzi in
produzione e 15 non eroganti. In proroga, per il momento, fino a 40 anni
(27.05.2020).
Emma W 004 Dir A alla piattaforma Emma
Emma W 005
DIR idem
Emma W 006
DIR idem
Emma W 007
DIR A idem
Emma W 008
DIR A idem
Emma W 009
DIR A idem
Emma W 010
DIR A idem
Emma W 012 DIR
idem
Giovanna 006 DIR A alla piattaforma Giovanna
Giovanna 009 DIR
idem (1992; m 1813)
Giovanna 013 DIR A
idem (2009; m ?)
La produzione di
gas è passata da smc 393.315.151 del 2004 a smc 117.801.455 del 2014.
BC 15 AV : 168,79 kmq, di cui una
striscia al largo fra Villa Rosa e Martinsicuro, in testa ad Adriatica
Idrocarburi (ENI) dal 7.09.1984. Tiene viva 1 piattaforma con 1 pozzo in
produzione e 4 non eroganti. Gode di una prima proroga fino al 12.01.2022,
concessa il 15.03.2012.
Pennina 004 DIR A alla piattaforma Pennina in B.C15. AV (B.C3.AS) (2002; m 2918)
La produzione di
gas è passata da smc 2.991.412 del 2004 a smc 201.684 del 2012 e a smc 19(!)
del 2013 e smc 93 nel 2014.
PETROLIO IN TERRAFERMA (Aprile 2013)
Sguardo
sintetico alle iniziative in idrocarburi in Abruzzo, in terra-ferma,
nell’aprile 2013:
Istanze di
permessi di ricerca
Sono al momento
in fase decisoria mediante Conferenza di Servizi le istanze:
n San Buono, presentata il 26.07.2007 da MedOilGas, per kmq 262,86 su 736,3. La Regione Abruzzo ha
chiesto inutilmente l’applicazione della LR 49/2010. ULTERIORE PRECISAZIONE A SEGUITO DI ALCUNE OSSERVAZIONI RICEVUTE: l'operatore MedOilGas (100%), che aveva ottenuto
una prima intesa dal Molise, ottenne una sospensione dell'istruttoria a causa di
richieste varie, tra le quali l'applicazione della LR 49/2010; il ministero ha
inviato il "sollecito" alla Regione Abruzzo il
14.09.2012. Un mese dopo (17.10.2012) la procedura è stata di nuovo
momentaneamente sospesa perchè l'operatore, dando per buona la sua
presentazione VIA del 11.08.208, si era dimenticato che quella era stata del
tutto bistrattata e che doveva ripresentarla modificata: cosa che è stata fatta
l'11.04.2013, sia all'Abruzzo che al Molise. Per il ministero il procedimento è
in fase decisoria in CdS.
n Corropoli, presentata da JKX (ossia Gas Plus) l’1.10.2004, della
quale sono in Abruzzo (TE) kmq 151,64 su 172,3.
n Colle dei Nidi, presentata da Gas Plus-MedOil-Petrorep il
28.04.2006, kmq 83,19 in prov. di Teramo, CdS 21.04.2010.
Sono alla VIA
con soluzione tramite Conferenza di Servizi, per mancate risposte regionali
ai solleciti governativi:
n San Rocco, presentata il 15.06.2006 dalla Compagnia Generale
Idrocarburi per kmq 67,75 in prov. di Chieti. Sollecito in data 03.02.2011;
n Carovilli, presentata da Enel Longanesi Developments l’1.03.2002,
kmq 70,48 su 673,2 in prov. dell’Aquila. Interferisce col Parco Nazionale.
Solleciti il 14.02.2011 e il 19.07.2012.
n Cipressi, presentata da Eni il 28.04.2006, kmq 42,03 in prov. di
Pescara e 102,40 in prov. di Teramo. Sollecito in data 22.07.2012. ULTERIORE PRECISAZIONE A SEGUITO DI ALCUNE OSSERVAZIONI RICEVUTE: l'operatore Eni (100%) si è presentato alla VIA il 23.11.2011. Il ministero ha
inviato il "sollecito" alla Regione il 26.07.2012.
Per il ministero lo stato della pratica è dunque: VIA! Ossia, se non esce in
tempo il decreto si va in CdS (legge Marzano).
n S. Venere, presentata da Eni e Gas Plus il 22.06.2006, kmq 73,12 in
prov. di Pescara. Sollecito in data 01.08.2012. ULTERIORE PRECISAZIONE A SEGUITO DI ALCUNE OSSERVAZIONI RICEVUTE: l'operatore (ENI+GasPlus) si è presentato alla VIA il 22.11.2011. Il ministero
ha inviato il "sollecito" alla Regione
l'1.08.2012. Il 27.08.2012 è stato l'operatore a chiedere l'"intesa" regionale,
in forza di un parere positivo del Com.Coord.Reg. VIA.
Per il ministero lo stato della pratica è:VIA! Ossia, se non esce in tempo il
decreto, si va in CdS (legge Marzano).
n Villa Carbone, presentata da Gas Plus-MedOil il 28.04.2006, per
68,12 kmq in prov. di Teramo. Sollecito del 01.08.2012;
n Villa Mazzarosa, presentata da MedOilGas il 31.03.2006, kmq 13,4 in
prov. di Teramo. Sollecito del 31.07.2012;
Permessi
di Ricerca Vigenti:
Sono in sospensione della decorrenza dei
termini per mancato pronunciamento regionale sull’esecuzione di
un pozzo:
n Civita, di MedOilGas Civita, kmq 278,57 in prov. di Chieti, già
prorogato una volta. Il pozzo non eseguito è il Civita Nord 1. Durante la
sospensione è stato proposto il pozzo S. Liberata 1, non approvato alla VIA
regionale (sett. 2012). Il permesso ospita la futura concessione Aglavizza, già
in corso;
n Ortona, kmq 140,20 in prov. di Chieti, sospeso dal 27.07.2010 in
attesa del pozzo Gagliarda 1 dir. Non ha ancora usufruito di proroghe alle
quali avrebbe diritto;
n Mutignano, di Adriatica Idrocarburi-GasPlus, per 62,85 kmq in prov.
di Teramo e 13,34 di Pescara, Il pozzo Sabbione 1 dir incorse nella LR 02/2008,
che ne causò la sospensione, ma la legge decadde e il permesso, dopo una
riduzione concordata, è tornato in vigore. Ospita la concessione Colle S.
Giovanni, appena rilasciata (gen. 2012);
n Bucchianico, di Adriatica Idrocarburi, 23,26 kmq in prov. di Pescara
e 155,7 di Chieti. Pietra dello scandalo: il pozzo Crecchio 1 dir sospeso dal
27.09.2007. Il permesso, che ospita dal 2002 la concessione Miglianico, ha già
usufruito di 2 proroghe.
Sono sospesi per mancanza di
pronunciamento dell’intesa regionale abruzzese sui
permessi stessi i seguenti titoli, originariamente fuori legge per dimensioni,
che, per rientrare, han presentato istanza di riduzione e di proroga non ancora
accolta (!):
n Settecerri, di Adriatica Idrocarburi e MedOilGas, 636,93 kmq in
prov. di Teramo, 244,36 di Ascoli Piceno e 0,88 di Rieti (in tutto 882,17>
750);.
n Fiume Aniene, di LumaxOil, 221,78 kmq in prov. dell’Aquila, 658,67
di Roma e 30,97 di Frosinone (in tutto 911,02 > 750), sospeso dal
28.02.2010. Copre il Parco Naturale dei Monti Simbruini, rettangolo fra Palestrina,
Vicovaro, Avezzano e la Riserva Regionale Zompo lo Schioppo;
n Lago del Salto, di LumaxOil, 416,18 kmq in prov. di Rieti, 81,71 di
Roma e 419,18 dell’Aquila, (in tutto 918,06 > 750). Sospeso dal 28.02.2010,
copre il lago del Salto, la Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia e
parte del Parco Naturale dei Monti Lucretii.
n Sora, di LumaxOil, 476,41 kmq in prov. di Frosinone e 419,09
dell’Aquila (in tutto 895,5 > 750). Triangolo tra Capistrello-Luco dei
Marsi, San Donato val di Comino-Atina e Veroli-Ferentino. Sospeso dal
28.02.2010.
È in corso, secondo la LR 14/2008, il permesso:
--- Civitaquana, di
VegaOil-Petroceltic, kmq 569,83 in prov. di Pescara, 43,49 di Chieti e 1,85 di
Teramo, sospeso fino al 31.12.2009, ripreso, scade ora il 17.12.2013.
Ha presentato domanda di riduzione e proroga il permesso:
--- Pescopennataro, di Adriatica Idrocarburi, solo 5,28 kmq in prov.
di Chieti e 76,35 di Isernia. Non ha ancora terminato il primo periodo di 6
anni iniziato il 19.02.2001 (!!!);
Il permesso Monte
Pallano, di Forest CMI- Intergie, kmq 35,72 in val di Sangro (Ch),
il cui I periodo sarebbe scaduto il 02.05.2010, non risulta aver neanche
chiesto proroghe. Tuttavia ha dato vita all’istanza di concessione Colle Santo,
attualmente in itinere.
Istanze
di Concessione di Coltivazione
n Colle Santo, di ForestCMI-Intergie, kmq 35,72. C’è una VIA negativa
alla Regione contrastata al TAR. Per l’1.10.2012 il ministero ha convocato a
Roma una CdS per approfittare della sentenza TAR, sospensiva del rigetto nella VIA regionale, e
far passare il progetto comunque.
Concessioni di
Coltivazione
Sono, per così
dire, sotto accanimento terapeutico per motivi occulti i seguenti titoli:
n Filetto (Gas Plus). Scaduto a maggio 2012 e prorogato. Un solo pozzo
produttivo: Poggiofiorito 001 bis dir A,
a Ovindoli. Un pozzo non eroga più: il Fonte Filippo 001 dir. Presentata
domanda per Stoccaggio;
n Fiume Treste, in rinuncia dal 2006. Passato a stoccaggio;
n S. Maria Imbaro, in rinuncia mai accordata dal 1994;
n S. Basile, fuori produzione dal 1999, in rinuncia e riattribuzione
(!!)
n Miglianico, di Adriatica Idrocarburi (il famigerato Centro-Oli) che
è improduttivo dal 2004 e scade nel 2022 salvo proroghe;
n Aglavizza, di MedOilGas
Civita, kmq 7,32 (CH). Ci sono state già 2 Conferenze di Servizi e ne è stata
convocata una terza il 20.07.2011. Nulla sembra osti: col parere
favorevolissimo di Cupello, il rilascio è assicurato in dic. 2012;
.
n Castel di Lama (MedOil- Eni-Edison-SviluppoRisorseNaturali) kmq
184,87. Conferito nel 1983, ha una prima scadenza nel 2013. Il pozzo Tronto 001
non eroga e il titolo è fuori produzione dal 1999;
n S. Mauro (Gas Plus-MedOil-Petrorep) kmq 25,12. Conferito nel 1990,
non scade prima del 9.02.2020. Ha in produzione il solo pozzo S.MauroNord
001dir, mentre i due pozzi, S.Mauro 001dir e S.Mauro 002dir B-II Foro, non
erogano più;
È fresca di attribuzione
invece (19.01.2012) la Concessione Colle s. Giovanni, di
Adriatica Idrocarburi e Gas Plus, 22,5 kmq in prov. di Teramo, ancora
registrata come non produttiva. Ha ottenuto il parere favorevole della Regione
Abruzzo (2.08.2011), e i nullaosta dei comuni di Atri e Pineto (22.01.2011),
nonché la dichiarazione di pubblica utilità. Ha un programma approvato (pure da
Pineto) che prevede 2 gasdotti dai pozzi Colle Sciarra a Pineto (DN 4” e DN 8”)
e l’installazione, ancora a Pineto, di un impianto di trattamento gas. (!!!!).
La deriva petrolifera
abruzzese in terraferma, come si vede, è quasi tutta nelle mani della Regione
Abruzzo: perciò chiediamo a questa Regione di interrompere ogni inerzia
onde impedire che scatti il silenzio-assenso e il governo nazionale faccia uso
del suo potere sostitutivo. Del pari chiediamo a tutte le forze politiche
regionali, ed in particolare alla maggioranza che regge il governo della nostra
Regione e che a parole si è sempre dichiarata contraria a questa trasformazione
della Regione Verde d’Europa in distretto petrolifero, di compiere atti
concreti ed opportuni per interrompere questa deriva petrolifera, contro cui si
è sollevata ogni categoria della
produzione e del commercio e l’intera popolazione abruzzese.
PETROLIO IN MARE (Luglio 2013)
Aggiornamento al 5.07.2013 per la costa abruzzese.
Permessi
di ricerca vigenti (5):
°
B.R 268. RG : si appoggia sulla spiaggia fra Francavilla – nord e Ortona – sud
e copre 126,68 kmq in proiezione piana. È stato conferito il 24.03.2005 a
Petroceltic-Italia (40%) e VegaOil (60%) e la sua prima scadenza era fissata al
30.09.2011, ma è stato sospeso il 20.09.2011 (!!!) fino alla pronuncia del
TAR-Abruzzo sul rigetto per
incompatibilità ambientale del pozzo Elsa 2. Nel frattempo, la quota VegaOil è
stata rilevata dalla CygamEnergyItalia (non si sa chi sia, ma si sa che ha
anche rilevato in Abruzzo la quota VegaOil nel titolo Civitaquana più altre tre
quote di titoli a terra, fuori regione).
°
B.R 269. GC : si distende sulla riva fra Ortona – nord e Torino di Sangro e, incredibilmente, a Ortona si sovrappone al precedente R
268. Contiene Ombrina d 30 BC-MD (MedOil 100%) e copre 271,25 kmq.. È stato
conferito il 5.05.2005, ha usufruito di una sospensione per messa in sicurezza
(!!!) il 5.05.2011 e di una proroga il 5.05.2012 La scadenza, manco a dirlo, è fissata al
5.05.2015. È dotato di piattaforma
tubolare Ombrina Mare 2 e del pozzo, produttivo ma non ancora erogante, Ombrina
Mare 002 DIR, [solo arrogante].
°
B.R 270. EL : al largo fra Silvi e Fossacesia, ~30 km a ovest di Ortona, su
144.5 kmq. Conferito a Petroceltic il 15.06.2012, appena un anno fa, sotto il
naso di tutti gli abruzzesi, delle amministrazioni e degli ospiti più o meno
paganti.
°
B.R 271. EL : 327,1 kmq che confinano ad est con R 270, sommandosi. È stato
conferito a Petroceltic (100%: a chi sennò?) lo stesso 15.06.2012, sotto lo
stesso naso vigilante [un altro!].
°
B.R 272. EL : è stato conferito a Petroceltic (100%) meno di un mese prima
della grande manifestazione di Pescara (15.03.2013). “Abbraccia” 474 kmq, da ~
30 a ~ 60 km a ovest della costa fra Pineto ed Ortona. Confina a sud, facendo
tutt’uno, con R 270 e R 271 [e sono 3!].
Concessioni
di Coltivazione (5):
·
B.C1.LF – Santo
Stefano Mare tra Torino di Sangro e Vasto fin sulla battigia. Conferita il 27.08.1970 [43 anni|] e ampliata da 42,5 a 93,19 kmq
il 29.05.1974, ha cambiato 9 volte intestazione e quote dal nov. 1978 e ora è
per il 95% di Edison e per il 5% di Eni: la seconda proroga scade il 27.08.2015,
prima delle nozze d’oro . C’è rimasto
un solo pozzo a meno del 10% di lavoro, mentre 6 altri pozzi sono ormai
sfiatati di vecchiaia. Ci sono anche 5 piattaforme intisichite, di cui una,
dopo la scadenza, dovrebbe addirittura ricevere il gasdotto sub-marino da
Ombrina e restare collegata al locale centro di raccolta e smistamento, a
terra.
· B.C5.AS – dalla spiaggia di Montesilvano e Silvi si
sviluppa per ~ 30 km di larghezza, verso nord, arrivando a quasi 30 km al largo
di Roseto degli Abruzzi (98,35 kmq). Conferita il 12.11.1974, ha subito da
allora due trasferimenti di quote ed ora è di Adriatica Idrocarburi (Eni,
100%). Ha installate 5 piattaforme dai nomi suggestivi (Emma, Giovanna…), a cui
fanno capo 6 pozzi rimasti attivi e 2 ormai strasfiatati. La prima proroga
scade il 12.11.2014, ma sarà rinnovata (o no? Che ne dite?).
· B.C8.LF : Rospo Mare. Conferita a Elf il 9.03.1978, ha
subito 10 riattribuzioni di quote e 5 diversi programmi di lavoro, finendo
nelle mani di Edison (61,7175%) e Eni (38,2825%). Si estende per 369,62 kmq , ~
20 km a est di Vasto e ~ 50 km a ovest delle Tremiti. Ha 3 piattaforme a cui
fanno capo 21 pozzi attivi (erano 29 un anno fa!) e 10 esauriti (solo 1 l’anno
scorso). La sua centrale di raccolta non è a terra ma è la FSO Alba Marina,
appena rinnovata. L’attuale proroga scade il 9.03.2018.
· B.C9.AS : Squalo. Una fascia di una decina di km, ~
altrettanti km a est della costa fra Pineto e Alba Adriatica, per 282,86 kmq.
Conferita il 20.11.1978, ha subito 5 cambi di intestazione delle quote ed è ora
di Adriatica Idrocarburi (66,6667 %) ed Edison (33, 3333%). Ha una piattaforma
(Squalo! Manco a dirlo) e le sono rimasti solo 2 pozzi vivi : ben 4 non lo sono
più. La prima proroga scade il 20.11.2018. La centrale è a
Pineto.
· B.C10:AS : conferita il 27.05.1980, ha avuto i suoi
bei 5 cambi di intestazione quote ed ora è di Adriatica Idrocarburi (51%) ed
Edison (49%), per 216,85 kmq. È posta ~ 50 km a est dalla costa fra
Martinsicuro e Roseto d. Abruzzi e di 25 pozzi, che fanno capo a 2 piattaforme,
sono ormai attivi solo 12 residui. La prima proroga scade il 27.05.2020. La
centrale è a Pineto.
Istanze
di Permessi di Ricerca (3, tutte di Petroceltic):
^ - d 494 B.R-EL: circa 30 km a est di Punta Penna,
fra Ortona e Vasto, a corona nord delle Tremiti, di 373,7 kmq; presentata
l’1.10.2006 da Petroceltic (100%), ha aggirato, con una riperimetrazione, il
parere VIA negativo del Molise, ha riaperto la procedura e ha ottenuto il
nulla-osta dalla Dir. Gen. della Pesca . La VIA è tuttora in corso.
^^
- d 495 B.R-EL: 165 kmq ~ 10 km fuori
Torino di Sangro, fra Francavilla e la stessa Torino. Presentata da Petroceltic
(100%) l’1.10.2006, ha ottenuto il parere positivo del Min. Beni Cult. ma
quello negativo del Min. dell’Amb. (18.05.2012). La VIA è tuttora in corso.
^^^
- d 505 B.R-EL: fra Pineto e S. Vito Chietino ,~ 50 km a est di Ortona, chiesta
da Petroceltic (100%) il 29.02.2008, per 729,7 kmq. Il 24.02.2011 la
Petroceltic ha diffidato il Min. dell’Amb. ad emettere provvedimento VIA; il 6.04.2011 il Min. dell’Amb. ha dato il suo
parere sfavorevole e il 28.09.2011
Petroceltic è ricorsa al TAR, che non si è ancora pronunciato. In un senso o
nell’altro, la fase è decisiva [loro dicono decisoria].
Istanze
di Concessione di Coltivazione:
+ - d 26
B.C-AG : ~ 40 km a est di Ortona, fra Ortona e Fossacesia, 100% Agip (che non
dovrebbe esistere più dal 1998), di 58,48 kmq. Presentata il 15.02.1988, sarebbe incappata in un
rigetto ma, a seguito dell’art. 35 d.lgs. n. 83/2012, le si è riaperta
l’istruttoria (10.01.2013) ed ora è in fase di decisione [= decisoria], senza
ostacoli.
++
- d 30 B.C-MD : presentata il 18.12.2008 da MedOilGas-Italia (100%) è la nostra
carissima OMBRINA, di 109,2 kmq, sulla quale, come è avvenuto e sta avvenendo
per il resto, ne vedremo e sentiremo ancora di veramente belle!
Esercizio di statistiche e previsioni sulla deriva da idrocarburi in
Abruzzo. 29.07.2013.
La verità sui reali risvolti occupazionali.
Quadro Produttivo Attuale.
L’estrazione di gas dalla terraferma
abruzzese è passata gradualmente da 92 915 430 mcs del 2004 a 41 976 336 mcs
del 2012: prima della concessione Colle S. Giovanni ( 18 631 230 mcs nel 2012,
con un solo pozzo in Colle Sciarra) era tuttavia precipitata a 24 111 247 mcs
del 2011 e a 24 091 339 del 2010.
I dati da mare e terra italiani dicono 12
920 948 679 mcs nel 2004 e 8 510 525 374 nel 2012.
Oltre quello di Colle S. Giovanni, il
contributo di ciascuna concessione all’estrazione di gas è stato il seguente:
Filetto: nel 2012, 7 834 919 mcs con un solo pozzo, a
Ovindoli (5 266 994 nel 2007)
San Mauro 2 501 397 mcs con un solo
pozzo (7 124 539 nel
2004)
Cellino 13 008 790 mcs con 12
pozzi (24 763
889 nel 2004)
Le altre 6 concessioni vigenti non hanno
apportato nessun contributo ( 4 sono “morte”): fra loro, Aglavizza è appena
partita e Miglianico, chi sa perché, è ferma dal 2004. Osservazione: le
concessioni Filetto e Colle S. Giovanni possono anche restare stabili, mentre
S. Mauro e Cellino tendono a dimezzare l’estrazione ogni 8 anni.
Il contributo di ciascuna delle 6 (su 7)
concessioni nel mare abruzzese all’estrazione di gas è stato il seguente:
2004 2012
B C1 LF mcs 10 976 958 317 058
B C5 AS 7 849 670 5 213 947
B C3 AS 216 509 727 26 625 622
B C9 AS 1 628 090 1 186 814
B C10 AS 393 315 151 169 448 209
B C15 AV 2 991 412 201 684
Osservazione: soltanto B C5 AS e
B C9 AS possono ritenersi ancora stabili, le altre stanno rapidamente morendo.
L’unico contributo all’estrazione di olio è
venuto, negli ultimi 8 anni, dalla concessione in mare B C8 LF Rospo Mare. Essa
è comunque passata da 262 984 000 kg del 2004 a 205 645 000 del 2011; nel 2012
è stata ferma 6 mesi per incidenti ed esaurimento di alcuni pozzi, rilasciando
solo 83 373 250 kg: degli incidenti non è stato detto niente! Nel 2013 ad oggi
ha lavorato solo 2 mesi (11 699 239 kg), conducendo, per mezzo della
piattaforma Saipem “Perro Negro” i lavori di riparazione di pozzi
“incidentati”. Comunque vada, la produzione, senza l’esecuzione di nuovi pozzi,
si ridurrà di un terzo subito e, pur con nuovi pozzi, si ridurrà a zero in 15
anni.
Crescita, Sviluppo, Ascesi
Mistica, Caduta Diabolica: deduzioni dalle statistiche.
L’insieme degli addetti all’estrazione,
che lavora sul territorio e nel mare abruzzesi fra tutte le concessioni,
ammonta a un centinaio di “unità”, di cui poco più della metà residenti in
Abruzzo. Tra i vari turni, ai pozzi di Rospo Mare stanno tuttora lavorando, in
forma transeunte, circa 200 “unità” su Perro Negro, di cui qualche decina d’abruzzesi
di passaggio. Negli ultimi 8 anni l’insieme delle concessioni non solo non ha
prodotto alcun nuovo posto di lavoro, ma ha più che dimezzato gli impieghi
iniziali. Tranne lo smaltimento dei rifiuti, quasi del tutto fuori norme
attuali, non esiste alcuna attività economica indotta dalle concessioni in
territorio abruzzese: le attività portuali, infatti, insieme con i trasporti e
con la distribuzione degli idrocarburi, dei sottoprodotti e dei rifiuti hanno
pochissimo a che fare con le concessioni in essere.
Le principali imprese internazionali, che
prestano servizi tecnologici alle attività di estrazione, pretrattamento e
convogliamento degli idrocarburi, hanno ciascuna una sede importante in Abruzzo
[Slumberger, Becker, Weatherford, Halliburton…] ove impiegano 800 addetti circa,
di cui abruzzesi più dell’80%. Del totale, mediamente il 25% è impiegato negli
uffici, nelle officine e nei magazzini di sede: il resto è, quotidianamente o
con diversa frequenza, inviato in trasferta o in missione, per più o meno metà
in altre regioni italiane (Romagna, Sicilia, Basilicata) e per l’altra metà
all’estero.
Ci sono altri 4000 abruzzesi circa che,
impiegati nel settore “upstream” o nell’indotto dei suoi servizi, sono
permanentemente fuori del paese in ogni parte del mondo: tra essi non sono
inclusi i lavoratori marittimi a bordo delle petroliere e di altri scafi né
quelli dei rifornimenti e dei bunkeraggi.
Tutti i numeri, indicati approssimativamente
con “circa”, erano parecchio più alti nel 2004 e sono continuamente decrescenti
: per un paio di decenni ancora, sotto condizioni inopinatamente favorevoli,
potrebbero però mantenersi stabili.
Sono vigenti in terraferma abruzzese 11
permessi di ricerca, che hanno in progetto, nei prossimi 6 anni almeno, la
perforazione di non più di 10 pozzi in tutto. A questi, se tutte le istanze per
permessi venissero accolte (9), potrebbero aggiungersi da 14 a 18 altri pozzi nello stesso lasso. Nell’arco della
durata dei permessi, cioè in 12+1 anni più sospensioni (circa nei prossimi 15
anni dunque) non possono essere messi in previsione più di 50 pozzi nuovi in
conto “permessi di ricerca”, nelle più favorevoli condizioni di approvazione e
consenso.
Nello stesso periodo (~ prossimi 15
anni) e nelle stesse condizioni (= tutte le istanze approvate), l’insieme delle
concessioni in terraferma non riuscirebbe a richiedere più di altri 8 pozzi.
Nello scenario più esageratamente ottimistico, quindi, potrebbero essere messi
in conto non più di 4 nuovi pozzi per anno, in terraferma, per tutto questo
primo quarto di secolo. Considerando che, attorno ad un pozzo, ruota circa un
centinaio di “unità”, fra annessi e connessi, per ~ 6 mesi, tutto quello che si
riuscirebbe ad ottenere è il ritorno a casa di ~ 200 degli abruzzesi sparsi
altrove, senza un solo posto di lavoro nuovo tranne il turn-over corrente. Niente
altro!
La ricerca in mare è affidata a 4 istanze
Petroceltic e a 5 permessi in vigore (4 Petroceltic) che, studi e progetti alla
mano, potrebbero comportare sì e no un altro nuovo pozzo l’anno nella rimanenza
di questo quarto di secolo. Quando approvate, le istanze di Coltivazione
potrebbero anche richiedere, nello stesso triplo lustro, fino a 10 nuovi pozzi,
mentre le concessioni già in essere, tra lusco e brusco, ne lavorerebbero
possibilmente altri 5 (grasso che cola!). In mare dunque, nel più eccelso
ottimismo chietin-confindustriale, giammai s’andrebbe oltre i 2 “nuovi pozzi”
l’anno, che riporterebbero forse a casa circa un altro centinaio d’abruzzesi
migranti. Niente altro!
Ipotizzando un’attendibile percentuale di
successo del 60% fra terra e mare abruzzesi, un pozzo per l’altro [così sembra
dire la storia], l’eccelso ottimismo chietin-conflittustriale tutt’al più avrebbe dunque 50 altri pozzi variamente
vomitanti per le prossime 2 generazioni, che andrebbero a sostituire i
“morenti”, oltre 60 produttivi, attuali. In un tale rapporto massimo di 5 a 6,
anche ipotizzando la stessa produttività media per pozzo, non c’è quindi verso
che la produzione possa collocarsi a più di ¾ di quella sofferta finora,
checché ne sognino appunto i chietin-conflittuali e i loro fantasiosi
consulenti dell’università aquilana. Nessuna crescita, nessuno sviluppo, nessun
mantenimento nemmeno!
Da tutti i dati di cui si dispone e da
quello che se ne può legittimamente (tecnicamente) dedurre, possiamo dunque
azzardare molto ragionevolmente la conclusione che, acconsentendo alle pretese
paradisiache dei petrolieri, possiamo tutt’al più sperare di riportare a casa
qualche centinaio di nostri migranti, i cui stipendi già sono comunque qua; ma,
non essendo il paradiso di questo mondo, anche tale miserabile speranza è
ridotta a nulla. E non si è neanche accennato all’ambiente, alla salute, alla
qualità della vita, ai danni agli altri settori economici, al depauperamento e
alla de valorizzazione del territorio, alla sicurezza da incidenti e disastri
etc. etc. etc., né si è dato sguardo alcuno ai contesti finanziari, di legalità
e di sicurezza nei quali i progetti di sfruttamento petrolifero prendono piede:
altro che paradiso petrolifero! Ben poco è più brutto di questo inferno: ci
vorrà però qualche prossima puntata per
parlarne. Sopravvivremo?
LE MILLE BALLE BLU
Paolo Primavera, Presidente della
Confindustria teatina, in molte occasioni si è speso per magnificare il progetto di Ombrina Mare
2, piattaforma per l’estrazione di idrocarburi che la Compagnia inglese Medoil
vorrebbe realizzare a circa 6
km dalla Costa dei Trabocchi e che sarebbe affiancata da
una nave gigantesca per lo stoccaggio e la prima raffinazione degli idrocarburi
estratti. Anzi c’è una gara tra il
Primavera e il rappresentante della Medoil a chi le spara più grosse in materia
dei vantaggi che ne ricaverebbe il Paese
in termini di nuovi posti di lavoro, di investimenti, di stimoli all’economia
attraverso l’indotto.
Va al riguardo considerato che le Compagnie, come tutte
le altre numerose società straniere che estraggono petrolio dal nostro
mare, pagano royalties irrisorie, di
appena il 7%. Ma la gran parte delle compagnie non paga nulla in virtù del
fatto che sono loro stesse ad autocertificare la quantità di petrolio estratto
senza che lo Stato eserciti alcun controllo. Esse inoltre godono di un regime
piuttosto generoso di esenzioni durante il periodo di prova (anche per tale
motivo molte compagnie cambiano spesso ragione sociale), di franchigie e
deduzioni dei costi. Il risultato è che l’intero incasso per tutti pozzi
esistenti in Italia è stato nel 2012 di appena euro 276.529.819, e per
l’Abruzzo nel 2011 di appena euro 254.899,33 e nel 2012 di euro 314.415,10.
Poiché queste Compagnie poi mettono sul mercato il prodotto raffinato ai prezzi correnti, non si
vede come, con queste concessioni, il governo possa ridurre la bolletta
energetica del nostro Paese. Infine la manodopera è costituita da pochissime
unità, per lo più specializzatissime, ad onta delle balle spudorate che la
Medoil e i suoi corifei vanno spacciando: insomma a noi resta solo
l’inquinamento e la devastazione di coste di alto pregio paesaggistico.
Ma
veniamo alla Medoil: essa ha in Italia 2 permessi di ricerca in terraferma (per
65,33 kmq), 2 in
mare (tra cui Ombrina; in totale per 286,51 kmq); è titolare unico o unico
rappresentante in 12 concessioni di coltivazione in terraferma (631,70 kmq),
tra cui 4 in
Abruzzzo (compresa la recentissima “Civita” a Cupello) ed è contitolare di
altre 5 concessioni (tra queste, 1
in Abruzzo); è titolare di 2 concessioni di coltivazione in mare (per
48,23 kmq); è in joint-venture in 7 titoli con la Edison (tutti a terra), in 5
con Eni (3 in mare), in 9 la Gas Plus Italiana
(tutti a terra), in 5 con PetroRepItaliana, in 3 con Sviluppo Risorse Naturali
e in 1 con Total E&P Italia (a terra). Orbene, il Ministero espone i dati
delle royalties dal 2008: da essi non
risulta che dal 2008 la Medoil abbia mai versato un euro nelle casse pubbliche
! Dal bilancio della Medoil si può arguire, considerando la spesa per gli
addetti italiani, che essa corrisponde a meno di 20 posti di lavoro in tutto.
Se poi si considerano le società di servizio (Halliburton, Slumberger,
Weatherford, Becker.. tutte con sede in Abruzzo tra Ortona e Pescara) gli
abruzzesi che vi lavorano sono 2 o 3 ! Chi, come la senatrice Federica
Chiavaroli, ha dei dubbi, può andare a consultare il sito del
competente Ministero.
La verità è che trasformare l’Abruzzo e il suo mare in
distretto petrolifero sarebbe una vera sciagura, ed oltre ad avere effetti
devastanti sul territorio e sulla salute della gente, di certo ci farebbe
perdere molte migliaia di posti di lavoro nell’agricoltura, soprattutto quella
dedita ai prodotti d’eccellenza, nella pesca e nel turismo e non creerebbe
condizioni favorevoli allo sviluppo dell’industria manifatturiera.
Enrico Graziani, già
senatore della Repubblica
25 maggio 2013
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