PER UNA MOBILITA' PIU' SANA A LANCIANO

ULTIMO AGGIORNAMENTO: 11 ottobre 2015

Pensierino della sera.
Il "Piano del traffico" a Lanciano: un "piano" che va così piano che non è mai partito.
Le auto continuano a spadroneggiare, la salute ad andare in fumo e le rotonde a proliferare.
Per queste i soldi ci sono sempre, tutto il resto è noia.
Fm

SOMMARIO:
  • doc.n°1 "Bike sharing a Lanciano" - 12 maggio 2013;
  • doc.n°2 "APPELLO PER LE PISTE CICLABILI" da firmare;
  • doc.n°3 "Muoversi in bici come lotta all'inquinamento" - 10 novembre 2011
  • doc.n°4 " Meno parcheggi per tutti, per la salute di tutti" - 18 febbraio 2012;
  • doc.n°5 " La bici di Umberto Veronesi" - 9 maggio 2012;
  • doc.n°6 "Appello al Sindaco: è l'ora delle piste ciclabili" - 29 agosto 2012;
  • doc.n°7 " Una bella iniziativa per promuovere la bici" - 19 settembre 2012
  • doc.n°8 "Una partenza positiva in bici" - 21 settembre 2012;
  • doc.n°9 "Elogio della bicicletta" - 19 aprile 2013
  • doc.n°10 "La supremazia dell'auto non esiste" - 29 settembre 2013 
  • doc.n°11 " Anche la Consulta per l'Ambiente chiede le piste ciclabili" - 13 ottobre 2013
  • doc.n°12 "L'inquinamento uccide: politici ed amministratori locali devono comportarsi di conseguenza (ad esempio riducendo il traffico e favorendo la mobilità pulita)" -              23 ottobre 2013
  • doc.n°13 "Bike-sharing alla deriva grazie all'incuria dell'amministrazione comunale" -    29 novembre 2013 
  • doc. n°14 "A Lanciano tutto fermo sulla mobilità sana e funzionale" - 22 marzo 2014
  • doc. n°15 Appello di NSC e "Codici" all'A.C. di Lanciano sulla mobilità - 13 aprile 2014
  • doc. n°16 "A Lanciano indietro tutta sulla mobilità sana e sostenibile. E la vergogna disabili continua." -3 ottobre 2014
SE VOLETE INTERVENIRE SU QUESTI ARGOMENTI SCRIVETE A francomnsc@email.it OPPURE A info@nuovosensocivico.it : I CONTRIBUTI PIU' INTERESSANTI (FIRMATI) VERRANNO PUBBLICATI.

 1) BIKE-SHARING le biciclette in condivisione

Sabato 11 maggio è stato inaugurato a Lanciano il servizio di "bike-sharing", le biciclette in condivisione. Ne sono 44 elettriche e 22 normali posizionate in 6 postazioni all'interno della Città [vecchia Stazione/Viali - Piazza Pace (dietro ex-Liceo) - Olmo di Riccio (vicino Chiesa) - Piazza Cuonzo (zona stadio) - Piazza Giovanni Paolo II (Quartiere Santa Rita)- Marcianese (sede protezione civile)]. Per usufruirne bisogna iscriversi all'URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) versando una quota annua di €.20. Comunque per tutti i dettagli potete consultare la pagina dedicata del Comune di Lanciano cliccando QUI .
E' un'ottima iniziativa a sostegno della quale ci siamo sempre battuti in prima persona e della quale diamo atto sia alla vecchia Amministrazione Comunale che l'ha avviata e sia alla nuova che l'ha portata a termine.
Naturalmente si tratta solo di un primo passo in direzione del miglioramento della qualità della vita in Città attraverso una mobilità sempre più sana, efficiente e rispettosa.
Il secondo passo del tutto ovvio è la realizzazione delle piste ciclabili per incentivare ulteriormente l'uso di questi mezzi in una cornice di maggiore sicurezza. (PUOI ADERIRE ALL'APPELLO QUI SOTTO)
Non ci stancheremo mai di ripetere che il progetto sulla migliore vivibilità nei centri urbani dev'essere generale, coerente ed omogeneo. Se andiamo verso una mobilità sempre meno nociva, caotica e stressante allora dobbiamo disincentivare e ridurre tutto ciò che è nocivo, caotico e stressante cominciando dall'uso indiscriminato dell'automobile. Se usiamo meno la macchina facciamo un gran bene non solo alla salute nostra ed a quella degli altri ma anche al nostro portafoglio e non avremmo certo bisogno di nuovi inutili parcheggi. Al loro posto cominciamo a fare qualche giardino pubblico in più.
L'uso della bicicletta è un piacere individuale che diventa beneficio collettivo e condividerne l'utilizzo può accrescere il senso di comunità. Per questo invitiamo tutte le persone ad avvicinarsi senza indugi a questo mezzo di trasporto sano e pratico e soprattutto ad averne il massimo rispetto. Possiamo dirci fiduciosi perchè è già evidente il successo dell'iniziativa e ci aspettiamo che l'Amministrazione Comunale farà di tutto per potenziare questo percorso virtuoso.
Franco Mastrangelo - NUOVO SENSO CIVICO
OSSERVAZIONI AL SERVIZIO DI BIKE SHARING.  
Cominciano a giungerci alcune segnalazioni e suggerimenti riguardo il servizio che riportiamo all'attenzione dell'Amministrazione Comunale dalla quale ci aspettiamo risposte ma soprattutto fatti concreti:
  1. PENSILINE DI PROTEZIONE: sono indispensabili. Tenere le biciclette così esposte alle intemperie significa portarle ad un rapido deterioramento. Non possiamo pretendere giustamente dagli altri rispetto per questi mezzi e poi essere i primi che ne trascurano l'integrità;
  2. PISTE CICLABILI: sono il naturale complemento di questo servizio sia per motivi di sicurezzza nella circolazione e sia nella prospettiva di decongestionamento dal traffico veicolare motorizzato nocivo ed invasivo;
  3. SPECCHIETTI RETROVISORI: aiutano la sicurezza;
POTETE INVIARCI SUGGERIMENTI E SEGNALAZIONI AGLI INDIRIZZI  info@nuovosensocivico.it oppure (diretto) francomnsc@email.it

 2) APPELLO PER LE PISTE CICLABILI
Ci facciamo portavoce delle tante persone che ci contattano sull’argomento conoscendo la nostra sensibilità in materia per RIVOLGERE UN APPELLO AL SINDACO PUPILLO PERCHE’ LA SUA AMMINISTRAZIONE SI ADOPERI SUBITO PER LA CREAZIONE A BREVE DI NUOVE PISTE CICLABILI ALL’INTERNO DELL’AREA URBANA DI LANCIANO soprattutto dopo l'avvio del servizio di bike-sharing, così da poterne usufruire in sempre maggiore sicurezza.

Per aderire all’appello e dargli maggiore forza invitiamo tutti a mandare un’e-mail all’indirizzo francomnsc@email.it indicando nome, cognome e luogo di residenza e scrivendo "ADERISCO" ed a diffondere il più possibile questa iniziativa.


Clicca qui per leggere l'intero articolo.

3) MUOVERSI IN BICICLETTA: ANCHE QUESTA E’ LOTTA ALL’INQUINAMENTO.
10 novembre 2011
 
Un merito indiscutibile di Nuovo Senso Civico è quello di battersi non “contro”, qualcosa o qualcuno, ma in difesa di un bene universale e irrinunciabile quale la SALUTE. Salute non è altro che sinonimo di VITA, uno dei termini più abusati nei discorsi pubblici e privati e che poi all’atto pratico il più delle volte viene spudoratamente violato ed offeso.
Difendere la salute (la vita) significa anche combattere l’inquinamento, anch’esso sinonimo ma di morte, grazie ai suoi velenosi lasciti di malattie, tumori e via degenerando.
Nell’ambito dell’inquinamento possiamo distinguere due livelli distinti ma alleati nell’opera di distruzione: quello delle grandi strutture (raffinerie, pozzi e piattaforme di estrazione, centrali a biomasse, industrie chimiche, inceneritori, discariche, mega-elettrodotti, ecc) e quello che potremmo definire quotidiano, quasi (tristemente) familiare.Si va dalle onde elettromagnetiche alle coperture in amianto, dall’alimentazione chimica all’abuso di medicinali e sostanze nocive, dalle caldaie alle automobili. E’ su queste ultime che focalizzerò la mia attenzione in quanto fenomeno più invasivo e diffuso.
Chi si è avvicinato negli anni a NSC così come agli altri movimenti e gruppi che si sono mobilitati, lo ha fatto soprattutto per opporsi allo scellerato progetto di stravolgere la nostra regione con grandi opere molto redditizie per pochissimi e devastanti per tutto il resto della popolazione. E a questo livello ognuno ha fatto ciò che poteva: manifestazioni, raccolta di firme, diffusione di informazioni, tentativi di convincimento. Un lavoro certo impegnativo ma saltuario, periodico, occasionale.
Al secondo livello c’è invece l’opportunità di attivarsi quotidianamente per un impegno che definire tale è forse eccessivo. Assistiamo ormai ad un uso indiscriminato ed insensato di un mezzo che, nato come ipotetica promessa di libertà ed emancipazione, si è trasformato nella nostra camicia di forza, sottraendoci salute, tempo e spazi vivibili (le macchine parcheggiate perennemente davanti agli splendidi rosoni della chiesa di Santa Maria Maggiore sono una ferita sempre aperta). Le polveri sottili in uscita dai tubi di scappamento sono tra i più subdoli e feroci killer in circolazione, il micidiale aerosol quotidiano che siamo costretti ad inalare senza eccezioni, dai neonati in su.
Ma un’alternativa immediata c’è ed è praticabile da quasi tutti ed in quasi tutte le circostanze: la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano per i piccoli e medi spostamenti urbani. Muoversi in bici fa bene a sé stessi per i benefici dell’attività fisica moderata e per la riduzione dello stress (quello della ricerca di parcheggio in primis) e agli altri evitando di aggiungere ulteriori fattori di inquinamento ai già tanti in circolazione. E se ci pensate bene rappresenta un sollievo anche per le tasche, vista la rapina dei costi del carburante.
A questo punto sento alzarsi le prime obiezioni risentite.
Non ho tempo da perdere per andare in bici!” . Invece il tempo (e la pazienza) li perdi proprio nelle code e nella ricerca di un posto utile e non multabile e spesso gli stessi tempi di percorrenza nel breve sono più lunghi con le quattro ruote.
Sì ma in bici respiro ancora di più i gas di scarico e rischio di finire travolto!”: Questo può essere vero ma finchè non scardiniamo questo meccanismo non riusciremo mai a creare quel circolo virtuoso per cui si moltiplicano i “convertiti” e si innesca un positivo fenomeno imitativo. E non potremo mai pretendere dalle istituzioni le piste ciclabili se siamo in quattro gatti a pedalare abitualmente.
In bici ci vanno i poveracci, io mi vergogno!”: E qui scatta un deficit culturale gigantesco: per i benefici collettivi che ne derivano spostarsi in bici possiamo coinsiderarla un’attività “nobile” e se vi capita di andare in tante città tradizionalemnte abituate a quest’uso vedrete pedalare anche persone molto eleganti e distinte, palesemente lontane da una condizione di indigenza!
Per il momento chiudo qui con una nota certamente triste ma che deve darci la spinta per uno scatto di reponsabilità. Ognuno di noi ha potuto verificare negli ultimi anni più o meno direttamente e dolorosamente il diffondersi di malattie spesso mortali anche tra i giovani. Tutto questo non è casuale e non è un castigo di Dio: è un castigo degli uomini, di quello che hanno creato ma soprattutto distrutto. E sono solo gli uomini che possono salvarsi cambiando i propri atteggiamenti e le abitudini, dimostrando nei fatti il rispetto per il primo valore da cui tutto discende: la VITA.
Franco M. Mastrangelo - Nuovo Senso Civico Lanciano


4) MENO PARCHEGGI PER TUTTI, PER LA SALUTE DI TUTTI (a proposito del monitoraggio del traffico a Lanciano) 

18 febbraio 2012


 
Alcuni anni fa l’allora Sindaco di Londra Ken Livingston decise la costruzione nella capitale britannica del più alto grattacielo d’Europa, lo “Shard of glass”, 310 metri e 87 piani di cristallo, che sarà ultimato prima delle Olimpiadi ed ospiterà numerosi uffici amministrativi, tra i quali le Poste. Il progetto fu affidato ad un’eccellenza italiana nel mondo, l’architetto Renzo Piano, il quale chiese al Primo Cittadino:
“Quanti posti auto volete?”
“Tra gli otto  e i dodici”, fu la risposta del Sindaco che si è sempre battuto per scoraggiare l’uso dell’auto privata da parte dei londinesi. E così chi dovrà recarsi in questo avveniristico edificio potrà farlo solo a piedi, in bici o utilizzando l’efficiente e diffusa rete di trasporto pubblico.
Ecco un bell’esempio da seguire.
Lo ricordo a proposito del monitoraggio del traffico in corso in questi giorni a Lanciano che sta dando i suoi primi sconfortanti ma previsti risultati: solo in via per Fossacesia ogni giorno transitano circa 20.000 (ventimila!) macchine, una follia.
L’Italia è dopo gli Stati Uniti la nazione con il più alto rapporto di auto per abitante con la differenza che in America hanno territori sconfinati a disposizione mentre noi viviamo stretti stretti in un territorio molto accidentato con le più alte densità di popolazione al mondo e con splendide città medioevali o rinascimentali certamente non a misura di automobile, ridotte ad enormi garage a cielo aperto. Lanciano non sfugge a questa deriva ed anche ad occhio nudo, senza bisogno di particolari studi, è evidente il delirio di un uso smodato, inutile e arrogante delle quattro ruote.
Già in un mio precedente intervento su queste pagine (vedi http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=1454122590274611807#editor/target=post;postID=3457447944332909803 ) avevo evidenziato la metamorfosi negativa di questo mezzo di trasporto nato come promessa di libertà di movimento ed emancipazione e diventato presto la nostra camicia di forza quotidiana che ci sottrae tempo, spazi e soprattutto salute.
Tutti gli studi scientifici concordano nell’individuare le polveri sottili e tutte le sostanze in libera uscita dai tubi di scappamento come i principali e più diffusi fattori di inquinamento ambientale, veri killer per la salute di tutti a cominciare dai soggetti più deboli.
Le città italiane, Milano in testa, sono da anni prime in classifica in Europa per lo sforamento dei limiti di inquinamento da polveri sottili: un recente studio dell’Università di Milano ha documentato che se il capoluogo e tutta la Lombardia rispettassero le norme UE sull’inquinamento atmosferico si avrebbero ogni anno 93 decessi in meno in città e 173 in regione, guadagnando tutti un anno nell’aspettativa di vita.
Sono convinto, ahimè, che anche Lanciano, se avesse un controllo permanente, si posizionerebbe ai vertici di questa triste graduatoria. D’altronde il mai troppo citato biomonitoraggio condotto dal Mario Negri Sud nel 2010, con i suoi pessimi risultati per la qualità dell’aria nella nostra zona, la dice lunga sull’argomento.
Ebbene è il momento di scelte che ormai non è più il caso di definire coraggiose ma “doverose”. Mi rivolgo al Sindaco Mario Pupillo ed a tutta l’Amministrazione Comunale di Lanciano che con lungimiranza sta cercando di avere tutti gli elementi a disposizione  per decidere il da farsi, incrociando giustamente i dati del traffico con quelli dell’aria. Mi rivolgo anche agli esponenti di tutti i partiti e movimenti presenti in Consiglio Comunale, siano essi al governo oppure all’opposizione.
La parola d’ordine dev’essere disincentivare l’uso dell’automobile attraverso soluzioni alternative praticabili e sperimentate che già hanno adottato con successo in buona parte del mondo, dalle metropoli alle cittadine più piccole. Si tratta di potenziamento e fruibilità del trasporto pubblico, di piste ciclabili e pedonalizzazioni, di “car-sharing” e “bike-sharing”, di scelte energetiche rispettose dell’ambiente, di incentivi anche economici alla mobilità ad impatto zero, ecc., ecc.: basta farsi un giretto virtuale su Internet per rendersi conto di quante soluzioni sono adottabili. E poi c’è tutta un’operazione culturale da fare per rendere evidente che i poveracci sono quelli che vagano da soli in macchina senza meta e non certo chi pedala o va a piedi.
La scelta peggiore, controproducente e antistorica, sarebbe quella di fare altri parcheggi: si andrebbero ad ingolfare ulteriormente spazi che non hanno più spazio e ad avvelenare sempre di più chi è già avvelenato.
Il principale compito di ogni Sindaco, lo ripeteremo fino alla nausea da queste colonne, è quello di difendere la salute dei propri concittadini. Ecco, è il momento di dimostrarlo.
Restiamo in attesa di tutti i risultati dei test in svolgimanto ma con la consapevolezza che la strada da seguire è già segnata da tempo ed è quella di ridurre progressivamente tutte le fonti di inquinamento.
Le scelte giuste, anche se inizialmente impopolari, con l’evidenza dei benefici nel tempo portano in dote a coloro che le hanno fatte un punto d’onore incancellabile.
Franco Mastrangelo

AGGIORNAMENTO DEL 26 AGOSTO 2012 AL POST:
Siccome l'argomento sta suscitando un certo dibattito, mi preme fare qualche ulteriore annotazione:
  1. Dal punto di vista sanitario: appena un paio di mesi fa l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha certificato in maniera definitiva i sicuri effetti cancerogeni delle emissioni dei gas dalle automobili (vedi precedente post del 12/7/2012). Tutti i più prestigiosi studi scientifici nazionali e internazionali concordano nel ritenere le polveri sottili e ultrasottili in libera uscita dai tubi di scappamento i principali fattori killer che inquinano le nostre città; 
  2. Dal punto di vista economico: mantenere un automobile in rapporto all'uso che se ne fa, tra costo pazzesco dei carburanti, delle assicurazioni e dei costi di gestione, è diventato per moltissimi totalmente anti-economico. Quindi anche da questo versante sarebbe più opportuno rivolgersi e pretendere forme di mobilità alternativa che già sono ampiamente utilizzate in tutto il mondo e che trattano meglio sia la persona che l'ambiente circostante;
  3. Dal punto di vista dei risultati di determinate scelte: fare più parcheggi non risolve il problema perchè anzi si ottiene l'"effetto armadio". Se il tuo armadio scoppia di vestiti è del tutto inefficace comprarne un altro che, in breve, anch'esso si riempirà di nuovo, ma la scelta migliore è svuotare quello vecchio di tutto quanto è inutile e saperlo poi gestire con oculatezza. I parcheggi già presenti in città, se razionalizzati e accompagnati da altre scelte in materia di mobilità, sono più che sufficienti ed anzi, se si sceglieranno percorsi sani e virtuosi, in futuro saranno perfino superflui.
L'IMPORTANTE COME SEMPRE E' SAPERE QUALE STRADA SI VUOLE PERCORRERE, A BENEFICIO DI CHI E QUINDI ANDARE AVANTI CON COERENZA FINCHE' I RISULTATI TI DARANNO RAGIONE.
fm  

5) A PROPOSITO DI TRAFFICO: LA BICI DI UMBERTO VERONESI

 9 maggio 2012


Già avevo scritto sugli sconfinati vantaggi individuali, collettivi e ambientali dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano (vedi: http://nuovosensocivico.blogspot.it/2011/11/diritto-alla-salute.html ).
Sono ormai innumerevoli le voci che si alzano in favore di questo straordinario marchingegno, ma qui di seguito mi piace riportare cosa ne pensa un’autorevole personalità italiana (nonché instancabile “pedalatore” di lungo corso) che risponde al nome di Umberto Veronesi.
In un periodo in cui l’Amministrazione Comunale di Lanciano sta preparando il futuro “Piano Generale del Traffico Urbano” (per il quale Nuovo Senso Civico presenterà le proprie osservazioni), suggeriamo a tutti gli addetti ai lavori di prestare molta attenzione alle parole dell’illustre oncologo:
“LA BICI? FA BENE.  PAROLA DEI MEDICI DI STRASBURGO
Cito un’iniziativa inedita lanciata a Strasburgo, in Francia: da settembre prossimo i medici curanti potranno rilasciare ai loro pazienti una “ricetta” molto particolare, che non prescrive pillole, ma un po’ di sano movimento in bicicletta. Con questa prescrizione in mano, potranno ottenere gratuitamente l’uso delle “biciclette municipali”, che ormai sono una realtà anche in molte città italiane: nate per dare una mano a risolvere i problemi del traffico e per favorire i pendolari che lasciano l’auto a casa e prendono il treno, queste bici acquistano adesso una valenza in più, quella di contribuire alla salute.
Il ciclismo non competitivo, esercizio di tipo aerobico che implica un’attività moderata e utilizza ossigeno per fornire l’energia necessaria alla contrazione dei muscoli, è il metodo ideale per eliminare il grasso corporeo nelle persone che normalmente fanno poco movimento, e a Strasburgo vogliono lanciarlo come un vero e proprio ausilio sanitario, che il Sistema sanitario nazionale deve rimborsare. Non si può non essere d’accordo, soprattutto se si pensa che viviamo in un mondo medicalizzato in cui cresce la tendenza a tamponare con i farmaci gli effetti dannosi degli stili di vita errati, mentre abbiamo a portata di mano i mezzi per ridurne il consumo, a tutto vantaggio sia della salute dei pazienti, sia dei costi dell’assistenza sanitaria.
Provate a immaginare: leggere su una ricetta medica che vengono prescritti “due chilometri al giorno in bicicletta. Velocità: quanto basta” potrà anche essere il segnale di una cultura che cambia, e che sempre di più vede l’interesse dei cittadini a un modo più sano di vivere.
Sarà un’istanza da prendere in considerazione in molti ambiti, e le idee non mancano. Fervono nuove proposte soprattutto nel campo dell’architettura, per la progettazione di quartieri dove gli spazi per gli sport sono totalmente integrati nel processo costruttivo.
Il punto di arrivo di questo percorso è una “welfare community”, una comunità che si prende cura della personale salute in tutte le età della vita: dall’idea che nelle scuole lo sport debba avere una cadenza quotidiana alle biciclette gratuite, per l’appunto. Sulle quali anche i nonni possono rinnovare la gioia salutare di una vita più attiva.”
(Umberto Veronesi, dalla rubrica “La nostra salute” su OGGI del 2/5/2012)
Pedalate, gente, pedalate…
Franco Mastrangelo – Nuovo Senso Civico Lanciano















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